giovedì 20 marzo 2014

Far a butto.

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Tutti segnano sul calendario della macelleria le varie cose da ricordare, scadenze, compleanni, annotazioni che interessano come la mia che recita..10 anniversario morte del Farabutto e capita sempre agli inizi di primavera che avverra’ oggi alle 17,57… questo termine non mi capita tra le orecchie di sovente se non per il ricordo da quando e’ morto il pirla ad opera del suo stesso suocero.. Rosarno non perdona.
Se fosse ancora vivo, oggi sarebbe profondamente in crisi sentendosi dare del farabutto, come vorrebbe la nuova accezione che il piu’ grande linguista degli ultimi 150 anni ha dato al termine.
Per la serie…Sbagliando, ancora e per sempre.
Farabutto e’ un'offesa a cui sono molto affezionato. “farabutto” urlava il pirla davanti alla tv ogni volta che vedeva o veniva nominato il miglior dito medio degli ultimi 150 anni.
Per me farabutto era il suo sinonimo dal 1994.
Il pirla intui’ subito le potenzialita’ del miglior illusionista degli ultimi 150 anni e per questo non posso evitare questo insieme di rabbia e mentre vado a dare la definizione esatta per conto mio ovviamente senza avvalermi dei linguisti o dei blowjobbisti e del resto so sbagliare da solo no? Allora…
Dicesi Farabutto colui che piglia per il culo il prossimo, che luccica oro pataccato, che riempie di stronzate la mente delle persone, colui che ha inventato il trompe d'oeil sulla testa.
Farabutto e’ un individuo di poco conto, spregevole e fannullone, cialtrone, mascalzone,tutto cio’ che finisce con one ma letteralmente "ladro di frodo", persona sleale e senza scrupoli e nel singolare canaglia, filibustiere, figlio di vulvivendola e nipote di bagascia cugino d’androcchia. Farabutto e’ colui che rimane vittima delle sue stesse vittime, (spero presto che possa capitare anche all’andranghetoso suocero che l’ha fatto fuori, ovviamente senza augurare male a nessuno).
Farabutto non e’ mai chi dice la verita’, al massimo lo e’ chi la dice quando e’ troppo tardi.
Quando non si puo’ fare piu’ niente che anche se si fanno cose, sono cose da farabutti, da gente che trova il coraggio di farle fuori tempo massimo. E secondo Voi a chi sto dando del Farabutto? Aspetta che giro lo specchio..dubbio amletico, verso di me o verso il…
Amo il prossimo mio come me stesso (azz mi voglio davvero male allora).

mercoledì 19 marzo 2014

Para d'osso.



E anche questa e’ fatta....disse la Marchesa alzandosi dal cesso...vabbe’ sono in vena (questo lo disse disse l’ago) di considerazioni anche perche’ mi sono alzato all’alba, il gallo non ci credeva e l’ho preso in contropiede e cosi’ ho fatto in tempo sentire un dibattito alle 7 del mattino, ovvero nel cuore della notte, sto gallo davvero dormiva ancora e io con un occhio chiuso, il sinistro tarda a svegliarsi …difatti mentre mi siedo a tavola per la colazione faccio segno alla Lella che mi ha preparato il caffelatte con la crusca.. di fare poco rumore perche’ il sinistro dorme ancora, dicevo mentre prendevo posto a tavola ho acceso la Tv per vedere se davano previsioni sul tempo che dovrebbe rovinarsi per il WE con un colpo di coda invernale e sapere come sarebbe stata la giornata ed ecco i soliti dibattiti e 5 parole su 10 erano dichiarate dei Paradossi.. lo so che al risveglio non si deve mai riflettere ma sto paradosso mi ha colpito di brutto, sara’ l’eta’.. sto paradosso il cui significato e’ quello di un fatto privo di logica come quello del mio risveglio e del post in questione, eppure non sono andato allo strip e la bottiglia della grappa non e’ vuota.
Paradosso..bah.. mi do' una rimuginata cervicalizia.

Paradosso ’ a parer mio e’ un contrasto violento tra quella che e’ la valutazione corrente e la mia personale svalutazione di un qualcosa che va’ contro la logica.. incomincio a svegliarmi e apro anche il sinistro e continuo con la mia definizione tra il listino dei valori morali e il mio listino prezzi per inventario, fra cio’ che ho sempre pensato e il suo improvviso opposto e’ come dire che il dolore non e’ un male.
Penso che sia l’illecita concorrenza che la tortuosa sega mentale o la civetteria del pensatoio fa’ alla sana, onesta, sincera casalinga verita’,  insomma un culo con due buchi.. alias una presa per il culo.
Fra i valori intellettuali penso debba essere collocato allo stesso posto della poesia, a pari livello insomma e non alle cazzate che posto qui.
Come la poesia e la realta’ considerata da un certo angolo o angolazione visuale, cosi’ e’ l’idea vista sotto una certa luce.
Quindi il Paradosso non e’ contrario alla verita’ perche’ non va’ contro la verita’ ma la cerca, la sfiora, l’accompagna, le taglia la strada e la oltrepassa. 
Naa..Non sono d’accordo con quello che dicono li in televisione e pensare che ho pagato il canone, loro avranno il loro punto di vista e io spengo la TV, questa crusca non mi piace e’ troppa sofisticata a me piace quella dei maiali e non sta caghetta di neonato filtrata che non ti fa’ godere come un selvaggio quando sputi il pezzo che ti rimane tra canino e incisivo..bah il caffelatte si e’ raffreddato e mi domando dove sta’ il Paradosso…dai..buona jornata e anche oggi mi sparero' un paio d’ore di bici con stesura orizzontale e quale pata-nua sul tavolo da picnic alla mandria circondato dal villico che raschia il prato (tanto ho le cuffiette e lo stereo a palla..chi lo sente?)..
 

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lunedì 17 marzo 2014

Acqua e Vino.


Primavera che incalza, processionarie che scendono dalle conifere, gite fuori porta che invitano ad alzare il gomito per il brindisi di fine inverno e post dedicati al beveraggio tipo questo che in parte e’ dialettalmente Meneghino e l’e’ un dialog tra l’acqua, el vin che per divertis el fa l’ Bosin.. Ovvero si tratta di un contrasto strofato tra due nemici giurati, il vino e l’acqua, che cantano ognuno le virtu’ proprie citando i difetti dell’altro.
L’attacco iniziale e’ del vino, che accusa l’acqua di essere una “pitocca”

che no l’e’ stada olter creada
che a bordega de spess la strada,
a purga’ tutt’i immondizi,
a lava’ gio’ tutt’i sporchizi
ch’el gener uman po’ genera’
tant nei strad, com in di ca.
A netta i rob pu’ cattivv
Tant di mort, come di vivv.
Fina basass a tegni nett
I ospedal, coi Lazaret………..

Ribatte l’acqua:………

Te provaroo con cent reson
Che l’Acqua del Vin l’e’ gia’ provaa
Pu utilil l’e alla sucetaa, 
perche’ ‘l mond fors gnanc on di’
nol podaravv vivv senza de mi.
Te savaree per pont segond
Che i prim ch’abitaa sto noster mond
Han vivuu asquas do mila agn
Senza bevv vin, ne’ provà i dagn,……….

A questo argomento subito il vino controbatte:

certo che vi fu’ chi conobbe solo l’acqua, ma dopo che il male di vivere, le dolorose vicende legate alla condizione umana… solo il vino fu capace di alleviar le delusioni e le amarezze all’uomo, infondendo in lui forza e vigore, allegrezza, vitalita’, piacere della socialita’.
Pero’, ribatte l’acqua, a causa di te, vino, quanti divennero schiavi del bere facendo male sia agli altri che di se stessi…
E il contrasto continua con altri argomenti classici.. il vino allieta le mense dei potenti ed anche le feste dei poveri, mentre l’acqua serve tutt’al piu’ per “netta’ piatt, e scudell, /da a bevv ai Asen in del navell”..
Il vino ha la capacita’ di far parlare all’uomo ogni lingua (Todesc, Turc, Spagnoueu, latin/ basta bevv di segg de vin./Vinum bonum letificat el coeur di Savi, e pu’ di Mat), il vino e’ molto utile, sicuramente illustre e vanta una storia antichissima, pero’ l’acqua, come negarlo?, e’ ancora piu’ antica… di che cosa sono fatti i corsi dei fiumi, le immensita’ dei mari?
 La disputa si conclude con una pacificazione, soddisfacente per i contendenti.
Ne escono male solo i poveri osti di quei tempi.. perche’ litigare tra noi si chiedono alla fine e all’unisono l’acqua ed il vino, non stiamo forse sempre insieme, nello stesso posto, mischiati fraudelentemente  nelle botti e nelle caraffe degli osti?
Ma non andranno avanti per molto a mischiare il vino, tra pochi anni costera’ piu’ l’acqua del vino e quindi cessera’ l’interesse mesciatorio.
Forza ragazzi, si sa’ che per andare avanti nella vita occorrono i mezzi e due quartini fanno un mezzo.
Oremus
Padre nostro che sei in cantina,
sia lodata la tua medicina,
venga a noi il tuo buon vino
purche’ sia Quintarelli e genuino...

Sia fatta la tua volonta’,
nel goderne in forte quantita’,
dacci oggi la nostra sbornia quotidiana
e riempi i nostri bicchieri,
come noi li riempiremo ai compagni bevitori.

Non ci indurre in astemia,
ma liberaci dall'acqua e cosi’ sia!
 


sabato 15 marzo 2014

Allarme Cabina.







Attenzione voi del 44 Voi che pensate di scattarvi la fototessera in cabina.. allarme rosso che fa’ passare in secondordine lo Spread e le belinate del Toscano amico del Berlushatz.. qui nello stivale la statistica ha confermato che il male del secolo sta dilagando.. cazzo stiamo invecchiando (parlo per me) e come ben si sa’ diventar vecchi e’ una tragedia. Ma sfortunatamente non piu’ per i vecchi ma per l’umanita’ intera ..occhio che se entro il 2050 la vita media dovesse aumentare di tre anni piu’ delle stime attuali gli elevati costi del Welfare crescerebbero del 50 per cento. Lo scenario e’ da film catastrofico. Milioni di vecchi pirla che faranno spola negli ospedali terremotando i bilanci delle Asl e le mazzette dei politici. I prezzi delle badanti andranno alle stelle. Il peso di un esercito di indomiti e canuti diversamente facenti a gravare sulle spalle di quei pochi lavoratori precari rimasti e precocemente invecchiati nonostante la dieta delle cozze. I fondi pensione, senza piu’ nessuno che paghera’ la pensione a cominciare dal Toscano finiranno per andare dal culo, trascinandosi dietro le Borse, gli Stati e lo stesso Fondo Monetario, che per la gioia della Christine che sara’ costretta a rifugiarsi in Brasile, uno degli ultimi luoghi del pianeta dove le scuole di samba hanno piu’ iscritti delle bocciofile e nelle universita’ della terza eta’. Come minchia faremo per scongiurare lo sfacelo annunciato? Qualcuno dovra’ pur sacrificarsi. Escludendo che quel qualcuno sia il Fondo Monetario, non resteranno che i vecchietti del 2050. Se l’assenza di diluvi universali dovesse malauguratamente protrarsi, tocchera’ mettere in pratica la soluzione estrema che non sara’ quella del kit della morte dolce ma sara’ quella indicata da Amis quello che ha depositato il brevetto della cabina della morte e in un suo famoso libro dove illustra come entrare nella cabina al compimento del settantesimo anno con qualche apertura al novantesimo ma solo nel mio caso, dopo aver fatto una bella bicchierata, schiacciare un bottone e adios mondo de mierda. Per lo spread, questo e altro.