E
si ..i nonni non sono piu’ quelli di una volta. Piu’ passa il tempo e
piu’ ringiovaniscono. Sara’ la pratica dell’allevamento nipoti che fa
’st’effetto qua. Il nipote fiacca il corpo ma rivitalizza il cervello e
si sa che il cervello, per chi ce l’ha e’ una risorsa di vitalita’
straordinaria. Pero’ ci sono anche nonni che superati i 70 invece di
smazzare a Villa Tapparelli, si dilettano sul Facebook o Twitterano come
uccellini novelli, anziche’ guardare il “Pensioni in Rete” su
Antenna25 .. si sintonizzano su Mtv, posano la Coppola Basco Aber e si
cacciano in testa il cappellino Muhlbauer con visiera girata
all’indietro tipo Aquile d’Attacco. E le nonne non sono da meno vedi la
Carmen. Un tempo, superata la soglia dei 55 , scattava inesorabile la
tintura dei capelli. Azzurra. Permanente, e una bella colata di gran
turchese. Adesso non ci pensano nemmeno. Che i capelli azzurri se li
faccia la Fata Turchina. Meglio tenersi la propria chioma grigio
carlinga di Boeing e se tinta dev’essere che sia… O un bel rosso mogano
Giovanna menopausa o un ganzo biondo stoppa che fa tanto fine e non
impegna. Quando penso ai miei nonni, che son stati vecchi da subito a
cinquant’anni, penso che in fondo io sono anche un po’ quello che son
stati loro. Pare che ci vogliano almeno cinque generazioni prima che si
perdano le caratteristiche genetiche. Quindi significa che io posseggo
tracce del mio nonno bis. Infatti ho due palle cosi’ come lui, beh
insomma non esageriamo.. non proprio cosi’ ma quasi dai. Una cosa mi
ricordo bene. Non si incazzavano mai. E parlo di nonno Baldassarre non
di nonno Gervaso, quello col mezzotoscano spento in bocca e la
tabacchiera quella di osso nero e iniziali dorate con dentro il tabacco
fine che ti faceva sternutire, ebbene si..lo confesso appena la mollava
tiravo pure io da sbarbato e godevo come un falco a furia di sternuti,
poi son passato alle canne fatte con fogli della prealpina giornale
prettamente longobardo avvolgenti la barba del granturco..due cannate e
ti sembrava di essere in paradiso non appena riprendevi fiato. Nonno era
uno con le ultrapalle gestiva la sua fonderia e come ricordo ho
l’Alberto da Giussano in fusione unica… la gestiva non da padrone ma da
amico con i suoi dipendenti e nonostante il suo essere burbero era amato
da tutti. Quando nonna Lina se n’e’ ita lui ha deciso che il suo treno
era arrivato alla stazione e dopo il funerale ha sistemato tutte le sue
carte si e’ sfilato la cintura e l’ha raggiunta. Oggi i nonni che dico
io e non sono quelli dell’inizio e tu caro erede che fai sei anni hai la
sfiga di avere tre tipi di nonni grazie ai vari divorzi, il primo ha la
sindrome di Peterpan e mangia pane e computer e lo lascio perdere per
convenienza, la seconda e’ giustificata per l’impegno di lavoro e
l’ubicazione distante.. ma i terzi cazzo, quelli con la puzza sotto il
naso che ho la fortuna exparentelare, hanno la Tata al culo, se cade un
fazzoletto, suonano il campanello per farlo raccogliere e se per caso lo
raccolgono, deve intervenire il dottore di famiglia con al seguito lo
zio Vescovo (prete sarebbe troppo riduttivo) con tutti gli oli santi del
caso.. curare il nipote che sta a due ville di distanza naaaaa loro
hanno gia’ dato e se per caso occorre dare un’occhiata al nipotino..
bada bene che non sia il giorno del Bridge o della riunione del Clan dei
Sopravvissuti 7 Generazione Seguaci di San Pancrazio (setta derivante
dai legamenti crociati).Ti faccio gli auguri… e’ proprio vero e mi
spiace per te, non ci sono piu’ i nonni di una volta e se al due di
ottobre festa dei nonni o grandparents day ti scorderai della ricorrenza
sarai giustificato perche’ non farai altro che rendere pan per
focaccia.