Settimana
Santa, settimana di piccole privazioni per prepararci allo
strafogamento Pasquale (Lino per gli amici) e soprattutto settimana di
riflessioni. Il tempo ci e’ ostile ma noi contrariamente giovani
appartenenti alla setta degli adepti sindromati peterpaneschi affiliati
alla alla GASP (Gioventu’ Anziana Senza Pudori) non ce ne facciamo di
problemi. Agli effetti molti
eterni delfini sembrano condividere il destino di Carlo d’Inghilterra,
invecchiato in sala d’attesa, o quello di certi enfant prodige che col
tempo smarriscono il prodige e si tengono solo l’enfant. Se pero’ oggi
persino un settantenne puo’ sembrare un giovanotto arrembante e’ perche’
i contrariamente giovani non mollano assolutamente la presa… e pensare
che non molti anni fa’ i quaranta-cinquantenni erano rottamati o
riciclati in mestieri tipo nonno a tempo pieno con annesso nipote e/o
cagnolino, giornale, con la prospettiva discussionale a base di
colesterolo, trigliceridi esami vari clinici e iter pensionistico
bloccato...
Il problema e’ che in Italia il narcisismo sta diventando una malattia senile non riconosciuta dalle esenzioni mutualistiche. Altrove e mi riferisco extra italy il capo di un partito (banca,ufficio, ospedale, universita’) si congeda dal palcoscenico e scivola con tutti gli onori dietro le quinte o nella buca del suggeritore. Qui invece il contrariamente giovane, rimane aggrappato al proscenio con le unghie e con i denti e se e’ il caso anche con la dentiera. Gli incarichi consultivi, prerogativa sacrosanta dei vecchi saggi, lo deprimono molto assai tantissimo. Lui il C.G vuole esserci, apparire, contare e in certi casi anche cantare. E cosi’ innesca l’effetto-tappo (ogni riferimento e’ puramente casuale) poiche’ si rifiuta di scendere dal palco del lavoro, chi gli sta dietro non riesce ad avanzare e quelli ancora piu’ dietro neppure a salire sul palco. Deve aver confuso il prolungamento della vita con quello della poltrona. Forse perche’ per lui solo la poltrona e’ vita. O pirla scendi da sto palco del cazzo e guardati allo specchio.. ormai sei quello che tu una volta definivi fossile matusa rimbambito, largo ai giovani cinquestelle e vai sulla tua panchina col giornale a leggerti le tue percentuali di colesterolo e trigliceridi e fai spingere il tuo mezzo di trasporto dalla badante transylvanica.
Il problema e’ che in Italia il narcisismo sta diventando una malattia senile non riconosciuta dalle esenzioni mutualistiche. Altrove e mi riferisco extra italy il capo di un partito (banca,ufficio, ospedale, universita’) si congeda dal palcoscenico e scivola con tutti gli onori dietro le quinte o nella buca del suggeritore. Qui invece il contrariamente giovane, rimane aggrappato al proscenio con le unghie e con i denti e se e’ il caso anche con la dentiera. Gli incarichi consultivi, prerogativa sacrosanta dei vecchi saggi, lo deprimono molto assai tantissimo. Lui il C.G vuole esserci, apparire, contare e in certi casi anche cantare. E cosi’ innesca l’effetto-tappo (ogni riferimento e’ puramente casuale) poiche’ si rifiuta di scendere dal palco del lavoro, chi gli sta dietro non riesce ad avanzare e quelli ancora piu’ dietro neppure a salire sul palco. Deve aver confuso il prolungamento della vita con quello della poltrona. Forse perche’ per lui solo la poltrona e’ vita. O pirla scendi da sto palco del cazzo e guardati allo specchio.. ormai sei quello che tu una volta definivi fossile matusa rimbambito, largo ai giovani cinquestelle e vai sulla tua panchina col giornale a leggerti le tue percentuali di colesterolo e trigliceridi e fai spingere il tuo mezzo di trasporto dalla badante transylvanica.