Caro figlio,
ti scrivo queste poche righe per farti sapere che ti ho
scritto. Se ricevi questa lettera, vuol dire che e’
arrivata. Se non la ricevi, fammelo sapere, cosi’ te la
rimandero’. Scrivo lentamente perche’ so’ che tu non sai
leggere in fretta.
Qualche tempo fa tuo padre ha letto sul giornale che la
maggior parte degli incidenti capitano entro un raggio di un
chilometro dal luogo di abitazione. Allora abbiamo deciso di
traslocare un po' piu’ lontano. La nuova casa e’
meravigliosa. C'e’ una lavatrice, ma non sono sicura che
funzioni. Proprio ieri ci ho messo dentro il bucato, ho
tirato l'acqua e poi il bucato e’ sparito completamente.
Il tempo qui non e’ troppo brutto. La settimana scorsa ha
piovuto due volte.. la prima volta per tre giorni e la
seconda per quattro.
A proposito della giacca che mi avevi chiesto, tuo zio
Carlo mi ha detto che spedirtela coi bottoni sarebbe stato
molto caro (per via del peso dei bottoni).......Allora li ho
staccati. Se pensi di riattaccarli, te li ho messi tutti
nella tasca interna.
Tuo fratello Gianni ha fatto una grossa minchiata con la
macchina.. e’ sceso e ha chiuso di scatto la portiera
lasciando dentro le chiavi. Allora ha dovuto prendere il taxi
e tornare a casa a prendere il secondo mazzo di chiavi, e cosi’
anche noi abbiamo scesi dalla macchina.
Se vedi la Marisa.. salutala da parte mia. Se non la vedi,
non dirle niente.
Ora ti saluto perche’ devo correre all’ospedale, tua sorella sta per
partorire ma non si sa’ ancora se sara’ maschio o femmina e quindi
non so’ dirti se diventerai zio o zia.
la tua mamma che ti vuole sempre tanto bene.
P.S.: anche stavolta volevo metterti anche un po' di soldi, ma avevo
gia' chiuso la busta.