OPERA DEGRADATA – NESSUN DIRITTO
Come da Consulente Legale Informatico dell’Avv. Valentina Freudiani
LUCIANA LITTIZZETTO
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Una notizia bagianerrima. Turbopirla. Io so che vi piacciono quelle notizie che riguardano un po’ il mondo della scienza e un po’ il mondo del sesso. Quelle notizie che non si sentono in televisione perche’ Luciano Onder non ha cuore di divulgare. Cosi’ devo farlo io. Dopo il Viagra e il Cialis, sai la pillolina da 24 ore che ti rende il bandolero mai stanco, ebbene amici un’altra novita’. L’ha inventata una dottoressa americana. Tale Ira. Ira Sharlip. Che nome, Ira. Andresti tu da una dottoressa che si chiama Ira? Quella capace che ti fa l’esame prostatico con un sassofono. Comunque Ira ha annunciato che la sua squadra di ricercatori ha trovato un rimedio alternativo. Una pomata che non da’ effetti collaterali come fanno invece le pillole. E’ una pomata che ora e’ ancora in via di sperimentazione ma presto sara’ sul mercato, che la spalmi su Willis e lui si risveglia come la bella addormentata. Tra l’altro di colpo. Per cui devi fare anche attenzione, se rivive cosi’ di scatto, che non ti parta un falabrac che ti sfonda la retina. Questa crema pare che sia una bacchetta magica. Da spinacio a zucchina in un nanosecondo. Come nei filmati del National Geographic quando fan vedere il deserto dopo che ha piovuto. Che esce il germoglio… fiut
Questa pomata e’ a base di ossido di azoto e per ora l’hanno sperimentata solo sui topi, peraltro con esiti miracolosi... Cosi’ c’e’ scritto. Cosa gli saran venute? Delle puntine da disegno? Dei pinoli? Delle lancette di orologio? Chissa’. Quindi occhio state attenti. Se vedete un topo che resta sollevato da terra non e’ un pipistrello che vola basso, e’ stata Ira. Sara’ per quello che la pomata e’ ad uso topico?Eheh.. Tra l'altro, mi chiedevo, come avranno fatto ad applicare la pomata esattamente li’, sul willissino topesco? Basta un minimo errore e il topo si gonfia tutto, diventa grosso come un tapiro. Pero’ guarda… Noi pensiamo alla ricerca e immaginiamo tutti in camice, uno che guarda il microscopio, l’altro che gira con la provetta che fuma, e due che scrivono formule al computer, invece c’e’ stato qualcuno che per mesi ha smanettato il Willissino ai ratti. Pensa. Magari e’ gente che tra dieci anni prenderà il Nobel. E ai quali qualcuno stringera’ la mano con cui spalmava willis ai topastri. Ma tornando all’invenzione. Posologia. Si tratta di sfregare Willis, con la pomata. Fine del lavoro. Una pratica che in un certo senso, pomata o non pomata, e’ stata un po’ sempre alla base di tutta quanta la faccenda, giusto? Non e’ che generalmente sto Willis lo sbatti, lo strizzi, lo pieghi a fisarmonica, lo tiri come si fa per vedere se e’ smagliato il collant. No. Lo sfreghi. Come la lampada di Aladino. Solo che non esce il genio. Rimane tuo marito. Forse, secondo me, spiace dirlo all’urologa, ma Willis si attiva anche sfregandolo con altro, con la maionese, la besciamella o col Sidol per lucidare l’ottone e a volte anche senza niente eheh. Che poi ti sembra di fare l’amore con uno dei Rockets. Conta il gesto, piu’ che la sostanza spalmata... L’importante e’ che qualche crema o pomata deve esserci, credo, perche’ sfregandolo a secco Willis alla lunga si magnetizza, come la Bic che se la sfreghi forte sul maglione tira su i pezzettini di carta. Oppure fa le scintille elettrostatiche come i pigiami acrilici. Rischi che ti parta una scarica elettricacomeal mago Albus Silente che ti incenerisce la suocera in cucina.