martedì 22 dicembre 2009

MAO 3 - Enamorado


Ancora con quello sguardo sognante, MAO, la tipica espressione da gatto innamorato, cotto a puntino e pronto da servire sull'altare dell'amore e del matrimonio. Muso serio, occhi alla zuava persi nel nulla, sdraiato sulla mia poltrona a pensare alla tua bella, la gatta del piano di sopra, l'amore della tua vita.
Finira’ che cosi’ ti ammalerai. Mangi appena da sopravvivere, piluccando svogliato dalla tua ciotola, per tornare subito sulla poltrona ad ammirare il soffitto in estasi, come se d'improvviso ne dovesse discendere la tua micia trasportata da due cupidi alati.
Cosa ci vuoi fare, amico mio, e’ parte della Vita. Quando uno e’ innamorato, gli sembra di viaggiare su di una nuvola e di vivere su quella nuvola dimenticando tutto quanto lo circonda e vivendo solamente con chi ama, leggero come una piuma, i rumori attorno sono melodie e anche le cose piu’ interessanti e coinvolgenti, perdono il loro interesse, annebbiate dall'immagine divinizzata di lei.
Ti puoi imporre di pensare ad altro, di fare le solite faccende quotidiane come se nulla fosse, ma non e’ cosi’, perche’ ogni cosa che vedi, ogni azione che compi, anche la piu’ banale, piu’ insignificante, sembra che ha farla sia un altro, una tua copia clonata e creata per questo, per non farti distrarre e lasciarti sognare solamente il tuo amore. Dimenticarlo anche per un solo momento sarebbe un atto di tradimento inconcepibile che lei, meraviglia dei tuoi sogni, non merita come non merita di vedere o sentire azioni che fai solamente per sentirti amato da lei ed avere ogni minuto la conferma del suo amore per te.
Tutto e’ diverso per l'innamorato che vive in un'altra dimensione, fatta d'attese, sospiri, momenti di totale intronamento e il tutto sotto il continuo pensiero…ma lei mi ama come l'amo io? sta pensando a me in questo momento, come io sto pensando a lei? che cosa stara’ facendo adesso?
Il telefono, la cassetta della posta in portone, quella elettronica del computer, diventano piccoli tabernacoli dove, momento dopo momento, si va a sbirciare nella speranza che dentro ci sia un messaggio di lei, le sue parole, la sua voce, contatti dove si spera di trovare qualcosa che ci avvicini al nostro amore come fosse una sacra reliquia che, appena avuta, ci fa sentire in paradiso senza nemmeno dover attendere il giorno del giudizio, sentire quel profumo inconfondibile e pensare che quello che hai li e’ stato nelle sue mani opps zampe nel tuo caso caro MAO.
E poi parlano di pene d'amore, quelle degli amori delusi, traditi. Non e’ cosi’. Le pene d'amore iniziano subito, basta un leggero ritardo di cinque minuti all'appuntamento dove tu sei arrivato mezz'ora prima e sei gia’ in ansia, basta non vedere acceso il suo nick o il prolungarsi di un’attesa senza riscontri per farti sentire un rovesciamento di stomaco, un vuoto incolmabile. Il silenzio del telefono, inoltre, diventa un assordante rumore che farebbe impallidire quello del vulcano di Krakatoa che esplode.
Una sua lacrimuccia diventa una tragedia di proporzioni immani che deve essere subito riparata con un regalo ed una sfilza di sorrisi da incantare un intero collegio femminile.
Qualunque cosa ti passa per la testa la scrivi e una volta spedita, la vorresti immediatamente fermare perche’ ti sei dimenticato di aggiungere un altro "ti amo" alla sequela che precede la tua firma. Se poi la lettera e’ sua, la consumi e ingiallisci con gli occhi a forza di leggerla che sembra tu l'abbia lasciata un'intera estate sulla spiaggia sotto il sole.
E si’, mio caro MAO, l'amore ti travolge, ti accelera i battiti del cuore cosi’ tanto da far impazzire un elettrocardiogramma e ti manda allo sballo il respiro per l'aria che inghiotti ogni volta che la vedi o senti in voce e ti inciampi nelle parole scivolando in banalita’ e frasi strozzate o in lunghi silenzi, come se camminassi su di un pavimento cosparso di biglie. In verita’, vorresti ascoltarla parlare, dissetarti con la sua magnifica voce, ma non sei capace di tacere e continui a parlare tu, finche’, alla fine della telefonata, ti sembra di aver sostenuto un soliloquio.
L'amore ti fa poeta, caro MAO, e nei momenti di maggior tensione ti verrebbe istintivo parlare in rima e assumere l'atteggiamento di un menestrello che canta la sua adorazione sotto il balcone della sua bella. Ti prende la passione dell'immagine, la sua, e scatti migliaia di foto tra le quali passi ore a scegliere la piu’ bella che non troverai mai perche’ la piu’ bella e’ la realta’ e il suo sorriso, alla fine, sul cartoncino lucido sembra innaturale, forzato, come il cartellone pubblicitario di un dentifricio. Ma che te ne importa, cio’ che conta e’ avere una sua immagine da conservare sul cuore, da ammirare nei momenti di solitudine e adorare come fosse un santino. Ah, l'amore, MAO, ti trasforma, ti rende ricco, ti riempie l'anima e ti colora il mondo coi colori della bandiera della pace dei pacifisti.
MAO. MAO! Ma mi stai ascoltando? Hai sentito quello che ti ho appena detto? MAO, mondo pirla, datti una mossa cazzo!
Ho capito, sei proprio cotto amico mio. E' meglio che ti lascio in pace sul divano a fissare la chat. Chiamera’? Non chiamera’?Si colleghera’?
Me ne vado, vado via, sta tranquillo, me ne vado e ti lascio solo e lascio il pc acceso e non occorre che mi mostri le unghie e rizzi il pelo! Me ne vado e ti lascio a sognarla nell'attesa che ti chiami!
Ma guarda che carattere questo pirla di gatto! Speriamo che la sua gatta entri in rete altrimenti prevedo la serata tesa come una corda di violino. E tutti zitti col muso lungo.