Sta
crisi 11 settembre mi sta davvero stretta, perdi piu’ tempo a fare il
controllo che il viaggio intercontinentale. Tempi belli erano quelli dei
viaggi ad Amsterdam? Quello con l’Inter- Rail e lo zaino in spalla. So
che ve lo ricordate se avete la mia eta’, cosi’ come mi ricordo io le
insinuazioni del poliziotto di frontiera che, salito sull’Holland
Express durante il viaggio di ritorno chiedeva di poter controllare i
bagagli. Nel mio caso, la guardia di frontiera fu particolarmente
attratta da uno zainetto (il famoso sacco dove i libri diventavano
orecchiuti e tondi) che, casualmente, era sul pavimento dello
scompartimento, seminascosto dalle mie gambe. «E se ci trovo dentro
qualcosa - mi disse - mi rispondi che non e’ roba tua e che l’ha
dimenticata un tuo amico?». Non dissi un cazzo e lui, rovistando, tiro’
fuori dallo zainetto tutto il contenuto, li dentro avevo un paracalli
che usavo per la sbarra mentre facevo ginnastica, un paio di calzini
spaiati, l’abbonamento del tram con tutti gli appunti e numeri di
telefono..insomma la cosa piu’ simile ad hashish che trovo’ fu il
magnesio che usavo per nn scivolare in palestra ..Eppure, ancora oggi,
quando, rientro in Italia e attraverso la frontiera, avverto un piccolo
brivido. No, non e’ piu’ come una volta, quando gli amici ti chiedevano
di portare un tocco di libanese e due semini di maria giovanna e tu
cominciavi a tremare cento chilometri prima del confine.. no, adesso ti
chiedono mentre vai in Francia.. mi porteresti due scatole di
antidepressivi per mia moglie, sai, la mutua non lo passa e la’ costa 25
euro anziche’ 52. Mi prenderesti le aspirine che la’ costano meno? E lo
Stilnox per dormire in aereo, avresti voglia di portarmelo? In Francia
costa un terzo. E il latte in polvere per il neonato. E le bustine per
il bruciore di stomaco.. E la pasta adesiva per il capolavoro del tuo
dentista... E cosi’, tu fai il viaggio di ritorno con la valigia piena
di medicinali da distribuire ad amici e parenti e per tutto il tragitto
rimastichi due amare riflessioni.
Riflessione numero uno:
una
volta all’estero compravo cose divertenti (e non necessariamente
arrotolabili in una cartina), oggi mi riduco ad acquistare lenitivi per
gli acciacchi dell’eta’ e latte in polvere per il nipote della
portinaia.
Riflessione numero due:
e’
possibile che una medesima confezione di farmaci, stesso dosaggio,
stessa marca, stessa composizione, al di la’ del confine costi molto
meno che di qua? E’ possibile che nessun politico, di destra, di
sinistra o di centro, sia mai riuscito ad opporsi allo strapotere delle
case farmaceutiche che ci derubano? E’ mai possibile che tutti cerchino
sempre di mettercelo nel… Azz…e in quel momento ti accorgi di aver
dimenticato di comprare le supposte per lo zio Pompeo.