Niente.
L'estate non sta finendo… tocca dirlo ai Righeira. Stanno rifiorendo le
rose, maturano forsennatamente i limoni e persino le surfinie pare che
abbiano un moto di resurrezione. Non so voi ma io sono pronto per
ripartire per le ferie. Pronto per riballare la danza Kuduro
a costo di svitarmi il bacino e ribaltarmi come Bambi quando voleva
imparare a camminare. Questo caldo smodato ha fatto maturare anche la
Marcuzzi, quella alta che beve lo yogurt e fa tanta cacca, che ha
partorito una bella bambina. E sai come l'ha chiamata? Mia.
Che non e’ esattamente un nome. E' un pronome possessivo… ma tant'e’.
Tra l'altro il parto e’ stato velocissimo. Pare che in venti minuti
l'abbia sparata fuori come un tappo di champagne. Sara’ stato merito del
bifidus o della strada battuta? No, perche’ quello manda via il
gonfiore ma non pensavo tutto quel gonfiore… Puo’ anche darsi che appena
sente del gonfiore non stia a guardare la causa, fa che eliminarlo e
fanculo. E dire che ci sono donne che per partorire ci mettono giorni…
Invece lei…Frann…Come quando metti il piede sul tubetto dentifricio.
Comunque.
Nonostante l'autunno sia in considerevole ritardo e’ gia’ arrivata
puntualissima l'influenza. Meta’ Borgaro e’ gia’ spiaggiata a letto con
la febbre da somaro e la voce a raglio d'asino. Anche l'otite e’ molto
gettonata. Non si sente piu’ un tubo. E questo in alcuni casi puo’ anche
essere un vantaggio perche’ se qualcuno vuole dirti che sei un cretino
ne puo’ approfittare tanto non sei udente. Il problema e’ di noi maschi
che a 38 di febbre vediamo gia’ la Madonna e i ragni giganti che
camminano sul soffitto. Insomma con due linee di febbre e ritorniamo
bambini chiamando la mamma. Hai presente il maschietto sul divano e ogni
tanto tiriamo fuori il classico eeeehhh... che e’ un lamento di chi
ormai sta tirando le cuoia da un momento all'altro,con l'occhio che dice
non so se arrivo a domani,chiama il prete che mi sento debole come
Violetta..quella della Traviata quando e’ sul punto quando ormai la
tubercolosi se la porta via. Poi quando stiamo male mandiamo giu’
qualunque cosa ci danno, avete notato? Anche se ci propinano due palline
di cacca di topo, le sbattiamo giu’ con un sorso di grappa. Appena ci
ammaliamo abbiamo gia’ due centimetri di barba, giriamo con la
vestagliona slandra, quella da maniaco sessuale al parco, odoriamo di
filetto di platessa al vapore e borotalco e dimentichiamo come si
cammina, strisciando i piedi spingendo le pantofole in avanti. E
perdiamo l’abbronzatura estiva e diventiamo grigi come il bollito il
giorno dopo.
Vabbe’
per fortuna che abbiamo uno che e’ inossidabile in Padania che sarebbe
il papa’ del Trota... il Bossi. Quest'estate si e’ capottato, ha fatto
testa coda in casa e si e’ rotto un polso, no? Ma l'altro giorno ha
fatto vedere il dito medio quindi vuol dire che ha ripreso la
funzionalita’ dell'arto. Gli vengon bene anche il gesto dell'ombrello,
le corna, solo sul ..ti faccio un culo cosi’.. a due mani sente ancora
un po' di fastidio. Adesso tra l'altro sembra che oltre al Trota entri
in politica anche un altro figlio del Bossi, che si chiama Liberta’. Liberta’ Bossi.
Ne ha anche un terzo che si chiama Eridano Sirio. Si vede che
l'Umbertone dava i nomi con le cose che gli piacevano, strano che non
ne abbia chiamato uno Celoduro…Se avesse avuto una figlia magari la
chiamava Roma ladrona. Comunque anche il Liberta’ adesso debutta in
politica. Bossi e’ un po' come Gheddafi, che per ogni figlio ha trovato
un posto. Speriamo che li abbia piazzati tutti e abbia finito, cosi’
rimane qualche posticino libero anche per i figli degli altri. Magari
per quello di Di Pietro.