Porfido perfido.
Per chi non
conosce il paese mio che sta ai pie’ delle Prealpi do’ una rapida illustrazione
sulla citta’ dormitorio dove i ragazzini come passatempo hanno l’alternativa
tra il rovesciare il gabinetto di Piazza Agora’ o l’incendio dei cestini
plasticati stradali finta imitazione di quelli in ferro battuto posti in quel
di Assisi tracciando come pollicino la via del ritorno sulle fiancate delle
auto parcheggiate nei controviali col classico chiodo arrugginito che solitamente
si ritrova nella ruota anteriore sinistra del mezzo di trasporto.In questo
quadro prevotazionesco elettorale l’imbarazzo dell’Emblema Borgarese passa
dall’Orologio ad Acqua che di certo non e’ servito per marcare il tempo, al Monumento
Ferroso finta ruggine al… babaaam recupero delle vie della citta’ vecchia che
delimita il camminamento pedonale con dissuasori art motiscassolacar e con il
rivestimento della pavimentazione di Cubetti di Porfido tipo old Rome. Questi cubetti
di porfido hanno sempre avuto uno status ambivalente.. creatura della terra,
inerte sotto i nostri piedi, e creatura dell’aria, pronta a volare alta nel
cielo durante le manifestazioni da parte dei fratelli cresciuti dei ragazzini
di cui sopra. L’ultima generazione di amministrazione cittadina ha ritenuto che, visto il consolidarsi della pace
sociale, il cubetto di porfido potesse tornare protagonista nelle
pavimentazioni urbane. Inutile negarlo, rispetto alla grigia banalita’
dell’asfalto, il Sampietrino da’ al fondo stradale una patina di aristocratico
distacco, un tocco di nuovo, o forse d’antico. Peccato che la posa del porfido
debba essere effettuata a mano, cubetto dopo cubetto, sopra un fondo di sabbia
accuratamente livellato, riempiendo gli interstizi con pazienza certosina e non
con cicche di sigarette. Peccato inoltre che il fondo in porfido dovrebbe
essere rifatto piu’ spesso del trucco della Belen e che si riempia di buche piu’
di una forma di gruviera in fase di maturazione. Peccato quindi che un selciato
in porfido, tra posa e manutenzione, debba costare come un figlio in un
collegio svizzero. Possiamo ancora permetterci di imbellettare le strade,
quando facciamo morire gli ospedali, la scuola pubblica, le poste, la polizia
urbana? Dico «imbellettare» perche’, se e’ vero che in alcuni casi il porfido
completa il ricordo della Borgaro vecchia in altri non e’ che una cravatta di
seta indossata su una camicia piena di toppe. Quale potere magico avra’
mai una striscia di porfido per riconciliarci con queste brutture? Mi domando
se non fosse stato meglio usare sti soldarelli per altre forme di investimento…
a parte l’Ipad dei ragazzi della seconda elementare e dell’orto sassoso per pensionati?
Penso sarebbe opportuno stabilire delle Priorita’ Caro Futuro Sindaco Borgarese?
Cerca di pensarci bene, prima che qualcuno riscopra l’uso del cubetto di
porfido ma non sui campi di bocce.