Turna ura si’. E' di nuovo in pista il Natale. E dire che abbiamo riposto i sandali non piu’ di tre settimane fa. Le cimici continuano allegramente a riprodursi sui panni stesa della vicina e le rose sul terrazzo non fanno che fiorire e rifiorire considerate le punte di 15° che con la vetrata diventano 20°. Miracoli del buco… nell'ozono. La Giuseppa che e’ ancora abbronzata come un emiro, ha gia’ apparecchiato il suo solito presepe meccanizzato. Un allestimento degno delle migliori scenografie di Pieraccioni. A parte la capanna bistrato multipiano, il bue e l'asinello a grandezza seminaturale, e un ufo al posto della stella cometa, lei ha appeso con le puntine da disegno un cielo che e’ talmente tempestato di stelle luminose che piu’ che la notte di Natale a Betlemme, evoca quella di Ferragosto di Casalbordino. In piu’, avendo lei un esubero di re magi, dodici per la precisione, li ha disposti tutti in fila come se si trovassero alla posta a riscuotere la pensione invece che a pregare al capezzale del littlebaby. E ha anche alloggiato i due gesu’ bambini. Avendone un paio non voleva far torto a nessuno. Dice che almeno si fanno compagnia gemellare. Ho assistito, ammetto, con una certa apprensione, anche ad una impressionante moltiplicazione di laghetti a specchio. Almeno cinque o sei, con allegata parure di pennuti. Come mai? le ho chiesto. Niente. E’ che ogni volta che mi metto la cipria mi scivola dalle mani lo specchietto e quello del laghetto del presepe mi e’ sempre sembrato un buon modo di fare riciclo anziche’ buttarlo nell’indifferenziata. Tra i pastori ho notato anche una Pendrive 10Gb, un’astronave di starwars e Bart Simpson il piu’ impestato dei figli di Homer. Segni inequivocabili della globalizzazione. Le ho consigliato a questo punto di sistemare anche vicino all'arrotino, uno che vende gli incensi e un altro i biglietti della Lotteria Italia. Per dare al tutto una nota di attualita’. Mica cosi’ strampalato se si considera che quest'anno, nella via dei presepi di Napoli, San Gregorio Armeno, a far compagnia alla statuina del Berluska e la Ruby dell'anno scorso e’ comparsa la nuova nata. La statua di Belen col Corona e relativo cuoricino in mano. Che il cielo ci perdoni. Resta il fatto che la Giuseppa e’ degna figlia di suo padre Gustavo (menando..nando per gli amici) che per anni ha allestito il presepe sul campo da bocce della polisportiva trenitalia piazzandoci il plastico della ferrovia napolicaserta e la pista delle macchinine telecomandate. Ho notato pero’ che quest'anno e’ andata leggera col muschio. Di solito esagera. Ne mette dappertutto. Si fa la scorta gia’ in novembre quando va per famiole nei boschi del Canavese. Il problema e’ che l'anno scorso la sua gatta Budina ha talmente apprezzato l'idea che ha pensato bene di utilizzare tutto quel ben di dio di muschio come lettiera, e per tutto l'avvento ci ha fatto dentro un bel cagotto, all'insaputa della padrona. e n’e’ accorta poi la Marghi, che nel tentativo di risollevare una povera lavandaia piovuta giu’, si e’ ritrovata tra le mani la smerdata vigliacca. ..Maramao.., ha commentato Budina. Che tradotto dal gattese significa.. Ti e’ gustato il mio regalo trucida..e vai col tango che porta fortuna..alla lavandaia ovviamente e datti una lavata natalizia.