mercoledì 4 aprile 2012

peXaro docit.

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Il mio grande difetto e’ quello di non far parlare gli altri,  per la serie non mi interessa cio’ che gli altri pensano di me ma solamente cio che penso io degli altri insomma difficilmente transito su blog altrui ma a volte merita trovare una persona che in qualche modo ti fa arrivare a fondo pagina con la curiosita’ di leggere anche l’altra e questo e’ il caso di un marchigiano  ed esattamente peXaro che sta a significare che la sua ubicazione e’ Pesaro.. In rete ha scritto la sua avventura di giovane padre in chiave satirica e se ne avrete voglia basta andare sui motori e fare una ricerca, io vi do un assaggio e siccome l’ho incontrato in rete cinque anni orsono non so se si e’ ritirato o meno eccolo e ve lo presento nella sua descrizione di papa’.. anche dopo diversi anni ho riletto con piacere i suoi interventi, forza peXaro fatti leggere..

Parto da papa’

La bibbia del giovane padre

ATTENZIONE!

Si consiglia la lettura ai soli uomini.
E alle sole donne non accompagnate dal proprio avvocato.





Lo so come la pensi, tranquillo: non te ne può fregare di meno del nome di un bambino che comunque chiamerai “ehi tu” per il resto della vita.
Ti anticipo però che lasciare che sia la tua compagna a  decidere in assoluta autonomia l'anagrafe del nano non è proprio possibile.
Non è possibile a meno che non si usi la tecnica giusta per evitare fatali errori.
Per esempio sono fatali errori rispondere con svogliatezza alle sue proposte, oppure ostentare un completo menefreghismo sull’argomento, o ancora pensare di avere veramente un potere decisionale sulla questione.
Siccome sei scemo, eccoti degli esempi.

Caso 1: svogliatezza
Lei – Che ne dici di Gianno?
Tu – Cosa? Ah… beh, Gianno! Si…. ok, hai visto mica il mio manga?
Lei – No (mente). Sai cosa? Dato che vuoi leggere prendi la mia enciclopedia del bebè e proponi anche tu qualche nome.

Caso 2: menefreghismo
Lei – Che ne dici di Gianno?
Tu – Che rottura di palle ‘sti nomi! Scegli tu e basta, ci vuole così tanto a capirlo?
Lei – No (mente). Sai cosa? Ho le nausee: mi metto a letto finché non mi sentirò meglio. Pensa tu a tutto il resto.

Caso 3: iniziativa spontanea
Tu – Ho deciso! Che ne dici di Gianno?
Lei – No (è sincera). Sai cosa? Tieni la mia enciclopedia del bebè: leggila e proponi qualche altro nome che Gianno è orrendo. E poi ho le nausee: mi metto a letto finché non mi sentirò meglio. Pensa tu a tutto il resto.

Il rischio è di passare buona parte dei nove mesi ad arrovellare quel povero, ultimo neurone sulla questione “nome”.
E’ perciò fondamentale individuare la tecnica giusta per risolvere la bega con il minor dispendio possibile di tempo ed energie da parte tua; l’obiettivo è essere escluso dalla stanza dei bottoni. Hai tre opzioni tra cui scegliere.

            Opzione 1
Fingi una forte crisi di panico ogni volta che tua moglie tira fuori l’argomento; insisti sull’importanza della scelta, sulle antiche maledizioni del “nomen omen” e del “soprannomen amen”, sull’enorme responsabilità che questa volta non sei in grado di gestire.
Dopo i primi due attacchi lei comincerà ad escluderti dal tavolo delle scelte. Di tutte le future scelte. Tant’è...

            Opzione 2
Dille che ti piacerebbe chiamare tuo figlio come tuo padre: non riuscirai nemmeno a terminare la frase che lei avrà già deciso di non interpellarti più al riguardo.

            Opzione 3
Falle capire che, per il bene di un bimbo nato nel ventunesimo secolo, è fondamentale aderire alla fantastica moda dei nomi assurdi e sottolinea oltretutto la tua ferma volontà di perseguire l’assoluta originalità nel settore.
Distinguersi sarà l’unico obiettivo.
Ecco una casistica incompleta, ma sufficiente allo scopo, delle varie categorie di demenza in cui si costringe il genere umano, con tanto di nome da proporre alla tua compagna.

            Toponomastica geografica
Nomi esistenti: Oceano, Asia, Oriente, Brooklyn, Assisi, Artico…
Nome da proporre: Lidodiromagna

            Distorsioni, trascrizioni o traduzioni di nomi stranieri
Nomi esistenti: Maicol, Chevin, Endriu, Saron, Stiv…
Nome da proporre: Ciacnorris

            Divi e personaggi
Nomi esistenti: Diego Armando Maradona, Suellen, Thelma Louise…
Nome da proporre: Ragionierfilini

            Nomi storici e commemorativi
Nomi esistenti: Cristoforo, Benito, Adolfo, fino al capolavoro del trittico “Geronimo, Chochis e Apache”… sono soddisfazioni!
Nome da proporre: Pipino (con soprannome “il Breve” incluso)

            Eroi mitologici, fantastici, fumettistici
Nomi esistenti:  Kal-el (il vero nome di Superman), Electra, Flora...
Nome da proporre: Iltromba

            Nomi mutuati dalla natura
Nomi esistenti: Pesca, Diamante, Falco, Tiger, Lupo, Delfina, Luna…
Nome da proporre: Diarreo

            Aggettivi
Nomi esistenti:  Divina, Selvaggia, Scolastica, …
Nome da proporre: Bustrofedico (per il suo futuro modo di gattonare per la stanza)

            Multinazionali
Nomi esistenti: McDonald, Porsche, Apple…
Nome da proporre: ferramentagasperotti

            Giorni della settimana
Nomi esistenti:  Mercoledì, Venerdì e Domenica (chiuso gli altri giorni)
Nome da proporre: Plutonedì

            Tragici giochi di parole
Questa categoria dipende unicamente dal tuo cognome e quindi non ho i dati per affrontare l’argomento in questa sede; fatevi un giro su internet o andatevi a leggere il libro “Piacere, Felice Mastronzo” sull’argomento (quello è un libro da avere*, altroché spendere i soldi in una cagata come questo) e scoprirete l’esistenza di nomi quantomeno pittoreschi come…
Nomi esistenti: Felice Mastronzo, Perla Madonna, Strato Insidioso, Vera Vacca, Benedetta Topa, Tremendo Porcile, Felice Della Sega, Ave Maria, Maddio Santo, Pasta Agnese, Culetto Rosa, Recupero Domenica, Pacifico Settembre, Leon Cino, Bianco Natale, Sabato Malinconico, Domenica D’Agosto, Chiappa Rosa, Pino Silvestre, Massimo Voltaggio, Luce Scala, Tranquilla Piscia, Guido Collauto, Massimo Orgasmo, Gustavo La Pasta …
Nome da proporre: proponete un gioco di parole con il vostro cognome altrettanto terribile; il risultato sarà che la tua compagna non vorrà più interpellarti sulla questione.

* onestamente io non l'ho letto, ma con un tema e con un titolo così non può che essere un capolavoro

Basterà perciò impegnarsi su una sola di queste tre opzioni per raggiungere il risultato.
Quanto ci hai messo? Cinque minuti? Allora adesso hai qualcosa come 234 ore improvvisamente libere!
Coraggio, pesca un’altra carta.

Finito la prima delle sessanta puntate da sei minuti caduna, se vi interessa peXaro cercatevelo, non e’ il mio genere di lettura ma l’ho letto e mi sono acculturato..insomma mi son fatto un culo cosi