Sto
pensando ad un riscaldamento sottopavimento e sotto parete e il che
vuol significare ad una ristrutturazione e penso con terrore al casino
che ne deriva ma occorre prevedere che ci riservera’ il futuro, sono
esperienze che nessuno augurerebbe al peggior nemico, ma che a tutti
prima o poi, toccheranno. Per sentito dire di solito, il primo passo del
calvario consiste nel lasciare l’appartamento vuoto con relativo
svuotamento cassetti, armadi, bauli, cassepanche nei quali, anno dopo
anno, si sono accumulate le testimonianze di una vita, sotto forma di
foglietti, giornali, lettere, quaderni, cartoline. Libri, fiori secchi,
fotografie, taccuini, agende, soprammobili, portachiavi reclame,
biglietti ferroviari, aerei e quant’altro e’ stato buttato li con finta
noncuranza, ma con la segreta convinzione che un giorno quei poveri
oggetti inanimati ci avrebbero spalancato immensi paesaggi nella
memoria, regalandoci il profumo ineffabile del ricordo.
L’operazione
in se’, appare crudele.. si deve selezionare, decidere che cosa ha
senso conservare ancora, e cosa invece puo’ essere gettato senza
rimpianti. Cos’e’ quel bigliettino? L’invito ad una festa dei
diciott’anni di un compagno di scuola ormai senza volto.. la cartolina
di una fuggevole conoscenza estiva.. il biglietto d’ingresso a un museo
visitato chissa’ quando e chissa’ con chi e ci accorgiamo che di tanti
affetti, di tante passioni, di tante speranze, ormai ben poco resta.
Quelle che pensavamo reliquie dell’eta’ piu’ bella, sono soltanto
cartaccia, buona per la differenziata.