Attenzione,
allarme rosso che fa’ passare in secondordine lo Spread.. qui nello
stivale la statistica ha confermato che il male del secolo sta
dilagando.. cazzo stiamo invecchiando e come ben si sa diventar vecchi
e’ una tragedia. Ma fortunatamente non piu’ per i vecchi ma per
l’umanita’ intera ..occhio che se entro il 2050 la vita media dovesse
aumentare di tre anni piu’ delle stime attuali gli elevati costi del
Welfare crescerebbero del 50 per cento. Lo scenario e’ da film
catastrofico. Milioni di vecchi pirla che faranno spola negli ospedali
terremotando i bilanci delle Asl e le mazzette dei politici. I prezzi
delle badanti andranno alle stelle, basta vedere quanto ci e’ costata
Rosy Mauro. Il peso di un esercito di indomiti e canuti
diversamentefacenti a gravare sulle spalle di quei pochi lavoratori
precari rimasti e precocemente invecchiati. I fondi pensione, senza piu’
nessuno che paghera’ la pensione finiranno per andare dal culo,
trascinandosi dietro le Borse, gli Stati e lo stesso Fondo Monetario,
che per la gioia del suo ex presidente Strauss che non e’ quello del
valzer che sara’ costretto a rifugiarsi in Brasile, uno degli ultimi
luoghi del pianeta dove le scuole di samba hanno piu’ iscritti delle
bocciofile e nelle universita’ della terza eta’. Come minchia faremo per
scongiurare lo sfacelo annunciato? Qualcuno dovra’ pur sacrificarsi.
Escludendo che quel qualcuno sia il Fondo Monetario, non resteranno che i
vecchietti del 2050. Se l’assenza di diluvi universali dovesse
malauguratamente protrarsi, tocchera’ mettere in pratica la soluzione
estrema che non sara’ quella del kit della morte dolce ma sara’ quella
indicata da Amis quello che ha depositato il brevetto della cabina della
morte e in un suo famoso libro dove illustra come entrare nella cabina
al compimento del novantesimo anno, dopo aver fatto una bella
bicchierata, schiacciare un bottone e adios mondo de mierda. Per lo
spread, questo e altro.