Participio
passato di un amico, copio e incollo un suo commento che tenta di
spiegare come una parte di Italiani Onesti Imprenditori passa realmente
guadagnare meno di un loro dipendente:
Caro
Togotuentinain leggo volentieri i tuoi scritti e pure io faccio dei
post e sono post di vita reale, leggendo il giornale mi rendo conto
delle assurdità nell’apprendere che gli imprenditori dichiarino guadagni
inferiori ai loro dipendenti ma il fatto e’ che io davvero guadagno
meno dei miei dipendenti e anno per anno sto mettendo dentro quello che
ho guadagnato in questi anni, quindi
VADO VIA, VADO VIA DA QUESTO PAESE ! ...per favore non chiamarmi
vigliacco, non lo sono. Tu sai che sono un piccolo imprenditore nel
settore della strumentazione scientifica, lavoro con il pubblico e con
il privato. Solo ieri, dopo la riunione di chiusura anno 2012 con il mio
commercialista, scopro con rammarico che dopo aver lavorato un anno
circa per 12-13 ore al giorno, controllato le spese, assicurato lo
stipendio regolare a i miei dipendenti, pagato le tasse, mi ritrovo le
"perdite" in aumento rispetto il 2011, con un fatturato del 2012 che e'
cresciuto rispetto al 2011 di un 12%! Ma vengo pagato a 9 mesi. Così non
posso andare avanti, non POSSIAMO andare avanti. In questo paese fare
imprenditoria e' un suicidio, qui si rischia anno dopo anno di
rimetterci la salute e fare solo debiti. Nel 2012 il solo capitolo di
interessi bancari in una piccola azienda come la mia ammonta a circa
30.000 euro e fortunatamente non sono ancora in mano ai cravattari
nascosti, ma solo a quelli ufficialmente riconosciuti dallo Stato ossia
alle Banche ( potrei dar lavoro ad un giovane con questi soldi ) per non
parlare dei costi per i trasporti.....ed infine questo assurdo
stritolamento delle tasse. Amo il mio paese, ma e' tempo di andare,
rimettersi in discussione a quasi 50 anni...ma in un paese che merita
persone come me ( e credimi in Italia ce ne sono milioni di persone
oneste e perbene). Alla fine mi ritengo fortunato, ho la possibilità di
regalarmi gli anni che mi restano grazie al fatto di aver sposato una
donna che e' nata in un paese dove la parola "EQUITÀ " e' nel DNA della
gente e della classe politica che li guida, il CANADA.
Mi ritengo fortunato, e mi dispiace non poco per tutti gli italiani onesti non abbiano la mia stessa opportunità "agevolata", vorrei portarli tutti via con me, per dimostrare loro che significa vivere in un paese dove l'onestà e' un principio sacrosanto, dove la dignità non e’ calpestata, dove lo stato c'è e si cura del cittadino, dove gli anziani e pensionati vengono stimolati a partecipare...a rendersi utili per la società , dove i bambini sono tutelati in tutto e non c'è spazio per i disonesti. Invierò la presente agli indirizzi che mi hai consigliato ma nutro fondati dubbi sulla loro pubblicazione, il mio non è uno sfogo del futuro emigrante e sento un forte dolore per non aver potuto salvare anche i miei dipendenti e volendo far del male a loro cederei la mia ditta anche gratuitamente ma il fisco non me lo permetterebbe e quindi non mi resta che una soluzione ..FARE LE VALIGE e abbandonare la mia isola. Ti auguro un sereno Natale e continuero’ a leggerti con piacere.
Mi ritengo fortunato, e mi dispiace non poco per tutti gli italiani onesti non abbiano la mia stessa opportunità "agevolata", vorrei portarli tutti via con me, per dimostrare loro che significa vivere in un paese dove l'onestà e' un principio sacrosanto, dove la dignità non e’ calpestata, dove lo stato c'è e si cura del cittadino, dove gli anziani e pensionati vengono stimolati a partecipare...a rendersi utili per la società , dove i bambini sono tutelati in tutto e non c'è spazio per i disonesti. Invierò la presente agli indirizzi che mi hai consigliato ma nutro fondati dubbi sulla loro pubblicazione, il mio non è uno sfogo del futuro emigrante e sento un forte dolore per non aver potuto salvare anche i miei dipendenti e volendo far del male a loro cederei la mia ditta anche gratuitamente ma il fisco non me lo permetterebbe e quindi non mi resta che una soluzione ..FARE LE VALIGE e abbandonare la mia isola. Ti auguro un sereno Natale e continuero’ a leggerti con piacere.
Un abbraccio Francesco