Sono
tempi di incipiente albeggiante lessico nuovo fra la fresca popolazione
degli utenti di computer, di internet e succedanei. Uomini e
anche donne, giovani e
anche vecchi, trabacadores e
anche pensionati, esperti e
anche
imbranati parlano fra di loro ..al telefono, in tram, in ufficio, ai
giardini, alla spiaggia,al supermercato … non soltanto dei prodigi della
rete, ma anche e soprattutto degli inconvenienti delle loro
apparecchiature.
Si scambiano notizie di miracoli e
anche di scherzi, di successi e
anche di bidoni.
C’e’ chi ogni sera riesce a vedere la Belen nuda con le mani in tasca e
c’e’ persino chi riesce a non vederla mai.
C’e’
chi fierissimo manda in un amen al cugino in Australia le foto del vaso
di gerani che finalmente, sul balcone, ha buttato fuori qualcosa e
C’e’
chi riceve continui messaggi da una bagnina di Vasto che dice di essere
eccezionalmente in zona Casalschiumino e di volergli fare, ad ogni
costo a basso prezzo, il ..bocca a bocca.. alla Pamela Anderson. Scambi
di inconvenienti, si’, ognuno teso a far si’ che il suo, quello da lui
patito, appaia come il piu’ tragico, il piu’ trucido, il piu’ brutto di
tutti. Il mouse e’ definito molto piu’ terrificante del topo che da
secoli si muove ratto (appunto) nel grande armadio di casa.
C’e’
sfoggio di parole anglotecniche: «Il mio desktop sembra impazzito, e il
tuo?». «Ce l’ho con il mio server», dice uno con lo stesso tono con cui
una volta il conte diceva al duca sua omologo di avercela con il
proprio cameriere. «Entro in una community», fa il manager imitatore
inconscio del grande leader industriale che ad un certo punto si ritiro’
in un convento. Fioccano anche le telefonate: «Il mio computer scrive
ha il desktop in blu, secondo te cosa devo fare?». E il parere quasi
medico: «Mandalo in windstream, cosi’ si riassetta (sta per resetta) e
impara». Pronuncia inglese, si capisce, da paria indiano con lingua
allappata.
Ogni
tanto un esseoesse al negozio, si cerca di dire al telefono, per una
diagnosi e una terapia non costose, di cosa il computer soffre, la
risposta e’ terribile: «Mi sa che lei senza accorgersene ha toccato il
Bios e l’ha sconfigurato».
Un
senso di vergogna come l’ex bambino messo di fronte al fatto di aver
toccato, senza volerlo ma non senza apprezzarlo, la maestra.
C’e’
quello che ha comprato il computer soltanto per il porno e non riesce
neppure a collegarsi con il sito di un convento irlandese e chiede
all’amico esperto informazioni fra il mitico e il mistico: «Tu che del
computer sei un dio, riesci a dirmi come posso acchiappare quelle
benedette favolose donne nude, senza essere convogliato su un numero
dedicato che costa una cifra pari ad una trasfusione di portafogli?”.
Boh..
Anche..
C’e’..
basta
con ste tecnologie innovative forse e’ meglio usare i coriandoli come
carta igienica..da tutte due le parti e poi lavarli e stendere ad
asciugare.. ma questo non c'entra come disse la marchesa sedendosi sul
paracarro.. ad majora.
Ps..sto sentendo alla radio che in Germany e’ passata la legge che sulle carte d’identita’ si aggiungera’ una terza identita’ oltre maschio e femmina (M or F or X) e mi sovviene il colmo per un cinese che e’ quello di molile per un male inculabile.
Pace e pene a tutti.