Lumerete pluriosi vocaboli ne la mea lingua Togolese, ch'i' m'ho piuttosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole, colle quali bene esprimere lo concetto de li post mia. Se l'ipotiposi del sentimento personale fosse capace di reintegrare il proprio subiettivismo alla genesi delle concomitanze, allora io rappresenterei l'autofrase della sintomatica contemporanea di togo tuentinain nick di carluccio demetrio bonzi.
venerdì 6 novembre 2009
In questa stagione gli amori diventano anemici. Affaticati , pallidi, smorti insomma come la nostra pelle dopo due mesi dal ritorno estivo...Forse sti amori hanno bisogno solo di un poco di montagna. Diciamo una settimana o giu’ di li..dai. d'altronde dopo un ragguardevole numero di giorni tu e lei, lei e te, l'orribile peso della ripetivita' comincia a farsi sentire. E cosi' si arriva al livello di tolleranza zero. Son le fisse che stancano le unioni. Quelle abitudini bizzarre e insensate con le quali ci fustighiamo a vicenda. Parliamo di Lino. Non riesce a mangiare l'uva senza prima averla sbucciata e separata dai semini. Media di tempo per ogni acino una cinquina di minuti. Per il prosciutto opera col bisturi asportandone la parte grassa. Se malauguratamente per caso gli capita l'incombenza del panino, si va alle calende greche. I pezzettini che sbucano fuori dalla michetta, si tolgono uno per uno sistemandoli nel punto dove manca. Insomma ci va’ il tempo che ci va’ no?. Intanto alla donna del Lino e' venuta una faccia che non ha nulla da invidiare ad una ciotola di Ciappi. E' una natura morta che parla. Ma anche lei non scherza. Tutte le volte, dopo aver parcheggiato, le prende la fissa di tornare indietro a controllare se ha chiuso la macchina. Se ci sta lo spazio per salire all’auto vicina. Sempre. Anche se nel frattempo si e' inerpicata per dieci minuti in salita sul Sacro Monte. La Giovanna (appunto moglie del Lino e' ossessionata dall'ordine, casa sua e' tutto un coordinato, ha persino il copriwater in tinta come il copriletto. E' cosi' suonata che quando scopa (nel senso di espletamento dovere coniugale) ogni tanto si blocca e rifa' il letto. Tiene anche i biscotti nell'armadio per ordine alfabetico: abbracci, baci, baiocchi, stelline e togo. Il suo compagno (Lino) dopo 40nni di fidanzamento e milioni in agopuntura, ancora non si e' deciso a sposarla. Dice che non si sente pronto. La Giovanna ha anche il vizio di ottimizzare gli spazi ed e' soprattutto economa, col cibo avanzato se rimane una forchettata di spaghetti e due cucchiaiate di brodo vegetale, mette tutto assieme in un contenitore per risparmiare spazio, difatti il buon Lino non e' piu' uomo… e' un Labrador, abituato com'e' a trangugiarsi quelle sbobbe. Giovanna litiga con Lino perche' il rotolo della carta igienica va sistemato col foglietto che scende dall'alto ma lui si ostina a metterlo con lo strappo che sbuca da sotto e del resto lui il bidet lo fa con il fondoschiena verso l'acqua mentre lei porge la passeretta al getto. Primo o poi la Giovanna seguira' le orme di Ombretta che dopo 15 anni ha mollato il Teodoro. Motivo? Tutte le volte che andavano in pizzeria lui mangiava la pizza tutta dentro e poi con la crosta intera faceva il volante della macchina e Brummmmmmmmm. All'inizio l'Ombretta lo trovava esilarante poi, dopo 3 lustri di repliche cazzute, ha pensato che poteva farne a meno (di lui ..non della pizza). E si e' messa sai con chi? Ma col Pizzaiolo ovviamente.