2014 anno nuova e vita vecchia. Ne convenite che la moda maschile
assomiglia molto assaissimo ai piani quinquennali sovietici. E’ dall’ultima
guerra che mi compro giacche e abiti e ho assistito all’inesorabile ciclicita’
dei bottoni.. cinque anni di giacche a due bottoni (quelle della crociera Costa
senza Schettino per l’inaugurazione di ReteMia), poi altri cinque di giacche a
tre bottoni (quella del matrimonio di Donatella), seguiti da un nuovo
quinquennio di due bottoni (quelli della cresima di Sara) e cosi’ via. Ecco
perche’ ho cercato con tutte le mie forze di oppormi all’eliminazione del mio
vestiario figo acquistato ancora in lire alla fine del secolo scorso.. sono
certo che tra qualche mese rivedro’ quegli stessi abiti sulle pagine di Vogue.
Alla fine pero’ l’ha spuntata Lella, la quale mi ha fatto notare che quando lei
mi ha conosciuto, io portavo una taglia 48 e che oggi mi avventuro nei
territori della 52 pianta larga.. e’ proprio vero, l’11 settembre,l’euroe i
fivestar hanno cambiato tutto.. Cosi’ mi sono deciso a collocare nel
contenitore degli indumenti usati i miei abiti all’ultimo grido per fare spazio
alle sue vestimenta. Ora pero’..sfiga nella sfiga si pone un problema.. a causa
dell’iper movimento dei tre mesi di ferie con nuotate a non finire, guerra con
polipi e ultimo raffreddore dopo il vaccino, sono dimagrito di qualche kg e
sono tornato alla 48 taglia mezzasega, quindi rivolgo un appello agli operatori
della raccolta indumenti.. se trovate un giacca firmata Bikkembergs, seminuova,
con la tasca interna destra macchiata da penna indelebile, telefonatemi..
occhio che se risponde una voce femminile dovete dire che e’ per un sondaggio
sui telefoni o un’offerta di olio ipervergine.
Insomma..il fatto di buttare via roba “inutile”per me e’ un aggettivo
riferito solo agli uomini politici o alle imprese di derattizzazione, ed e’ di
difficile applicazione. Sono forse inutili le tende da balcone che sei stato
costretto a togliere perche’ hanno perso il blu originale e sono diventate
color grigio topo malato? Nient’affatto.. il giorno che mi decidessi a dare il
bianco in salotto (improbabile) sarebbero utilissime per coprire i divani quindi
no buttare ergo posizionare in cantina in attesa dell’evento. Miiiii e che dire
delle mollette di legno senza piu’ la molla? Niente buttare, naaa! Se un domani
mi servisse un cuneo per fermare una porta che sbatte basta cercarle nel
cassetto posizionate nella scatola di latta dei biscotti con scritto «mollette
rotte» che andrei a cercarla.. sempre ammesso che non ne trovassi alcune nel
ripostiglio nella scatola che conteneva il prendipolvere con i confetti della
cresima di Patrizia con scritto «piccoli cunei di legno per usi vari». Ma so’
che inesorabilmente finiranno nella differenziata e quello e’ un bel problema..
qui nasce una riflessione attorno alla domanda ricorrente sugli smaltimenti… e
questo dove cazzo lo butto? L’Amiat ci propone una visione del mondo
semplificata, quasi manichea, dove le cose sono o di plastica, o di vetro, o di
legno, ma la realta’ e’ piu’ complessa, molto complessa assai. Gli oggetti
sembrano sfidarti continuamente. ..E me, dove minchia mi butti? Pare domandarti
il vecchio bastoncino da ski che hai in garage. E allora ti accanisci su di
lui.. stacchi la manopola di plastica dal bastone d’alluminio (si’, quelli di
canna di bambu’ li ho buttati nell’antedifferenziata nel 65), separi il
cinturino di pelle e la rondella, ancora di plastica ma morbida e quindi
riciclabile. L’operazione di differenziazione ti ha richiesto piu’ o meno una
ventina di minuti, se li moltiplichi per tutti gli oggetti che devi eliminare,
capisci che sarai pronto quando la finanziaria 2013 permettera’ il
pensionamento del Mario prossimo esodato iperincazzato.
Alla fine carichi tutto sulla macchina e confidi nell’aiuto degli addetti
all’eco-centro di Via Piemonte 25 che suppliscono con la cortesia alle carenze
organizzative e alle rigidita’ dei callcenter numero verde 800.401.692 al
servizio del cittadino che interpellati per aver un aiuto telefonico su cosa
potevo fare dei miei cento chili di giornali che avevo in cantina, considerato
che tutti i raccoglitori esterni erano traboccanti .. avevano risposto..faccia
come dice il suo Amministratore, li lasci in cantina e li deponga quando vede
che i contenitori esterni sono vuoti.. Sti cazz e io mi devo mettere di posta
al controllo degli scarichi per poi partire alla Usain Bolt per poter arrivare
prima del biscottaro che li riempie tutti ed avere l’accesso al
contenitore..quindi ne approfitto di questo post e a tutti gli addetti
all’eco-centro, che mi hanno aiutato a gettare oltre alla carta anche gli
oggetti piu’ diversi e a separarmi dagli affetti piu’ cari, un grazie di
cuore…e per favore..trattatemeli beni..mi raccomando e buon anno a tutti.