giovedì 13 ottobre 2011

Primi Raffreddori.

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Niente. L'estate non sta finendo… tocca dirlo ai Righeira. Stanno rifiorendo le rose, maturano forsennatamente i limoni e persino le surfinie pare che abbiano un moto di resurrezione. Non so voi ma io sono pronto per ripartire per le ferie. Pronto per riballare la danza Kuduro a costo di svitarmi il bacino e ribaltarmi come Bambi quando voleva imparare a camminare. Questo caldo smodato ha fatto maturare anche la Marcuzzi, quella alta che beve lo yogurt e fa tanta cacca, che ha partorito una bella bambina. E sai come l'ha chiamata? Mia. Che non e’ esattamente un nome. E' un pronome possessivo… ma tant'e’. Tra l'altro il parto e’ stato velocissimo. Pare che in venti minuti l'abbia sparata fuori come un tappo di champagne. Sara’ stato merito del bifidus o della strada battuta? No, perche’ quello manda via il gonfiore ma non pensavo tutto quel gonfiore… Puo’ anche darsi che appena sente del gonfiore non stia a guardare la causa, fa che eliminarlo e fanculo. E dire che ci sono donne che per partorire ci mettono giorni… Invece lei…Frann…Come quando metti il piede sul tubetto dentifricio.
Comunque. Nonostante l'autunno sia in considerevole ritardo e’ gia’ arrivata puntualissima l'influenza. Meta’ Borgaro e’ gia’ spiaggiata a letto con la febbre da somaro e la voce a raglio d'asino. Anche l'otite e’ molto gettonata. Non si sente piu’ un tubo. E questo in alcuni casi puo’ anche essere un vantaggio perche’ se qualcuno vuole dirti che sei un cretino ne puo’ approfittare tanto non sei udente. Il problema e’ di noi maschi che a 38 di febbre vediamo gia’ la Madonna e i ragni giganti che camminano sul soffitto. Insomma con due linee di febbre e ritorniamo bambini chiamando la mamma. Hai presente il maschietto sul divano e ogni tanto tiriamo fuori il classico eeeehhh... che e’ un lamento di chi ormai sta tirando le cuoia da un momento all'altro,con l'occhio che dice non so se arrivo a domani,chiama il prete che mi sento debole come Violetta..quella  della Traviata quando e’ sul punto quando ormai la tubercolosi se la porta via. Poi quando stiamo male mandiamo giu’ qualunque cosa ci danno, avete notato? Anche se ci propinano due palline di cacca di topo, le sbattiamo giu’ con un sorso di grappa. Appena ci ammaliamo abbiamo gia’ due centimetri di barba, giriamo con la vestagliona slandra, quella da maniaco sessuale al parco, odoriamo di filetto di platessa al vapore e borotalco e dimentichiamo come si cammina, strisciando i piedi spingendo le pantofole in avanti. E perdiamo l’abbronzatura estiva e diventiamo grigi come il bollito il giorno dopo.
Vabbe’ per fortuna che abbiamo uno che e’ inossidabile in Padania che sarebbe il papa’ del Trota... il Bossi. Quest'estate si e’ capottato, ha fatto testa coda in casa e si e’ rotto un polso, no? Ma l'altro giorno ha fatto vedere il dito medio quindi vuol dire che ha ripreso la funzionalita’ dell'arto. Gli vengon bene anche il gesto dell'ombrello, le corna, solo sul ..ti faccio un culo cosi’.. a due mani sente ancora un po' di fastidio. Adesso tra l'altro sembra che oltre al Trota entri in politica anche un altro figlio del Bossi, che si chiama Liberta’. Liberta’ Bossi. Ne ha anche un terzo che si chiama Eridano Sirio. Si vede che l'Umbertone  dava i nomi con le cose che gli piacevano, strano che non ne abbia chiamato uno Celoduro…Se avesse avuto una figlia magari la chiamava Roma ladrona. Comunque anche il Liberta’ adesso debutta in politica. Bossi e’ un po' come Gheddafi, che per ogni figlio ha trovato un posto. Speriamo che li abbia piazzati tutti e abbia finito, cosi’ rimane qualche posticino libero anche per i figli degli altri. Magari per quello di Di Pietro.