lunedì 29 novembre 2010

Ai denigratori di Belen




Leggo il post che hanno fatto per la Belen e rispondo a tutti quei commenti di Invidia.

Risposta N° 79

Quando si parla di Belen scatta quel meccanismo di difesa che alcuni o molti mettono in atto perche’ si sentono sminuiti con un’altra persona e provano quel senso divorante di frustrazione che evidenzia la mediocrita’ della sua religione. Questi commenti evidenziano come si possono consolare rispondendo alle inquietudini che li divorano e in ultima istanza imputridisce le loro anime o cervelli e consente di giustificare la loro grettezza e la loro avidita’ sino a far credere che siano virtu’e che per loro le porte del cielo si spalancheranno mentre la Belen che avra’ avuto il suo paradiso in terra sara’ divorata dalle fiamme dell’inferno. Questi tentativi sleali di sminuire gli altri e di distruggere cio’ che una persona come la Belen che e’ nata in un paese dove per sopravvivere al regime che aveva ha dovuto combattere e tirare fuori le unghie e fare quella che e’ riuscita fare partendo esattamente da zero e in poco tempo. Lei ha utilizzato cio’ che aveva in suo possesso e percio’ e’ gretto impedirle di fare cio’ che sta facendo, quindi abbandonate o commentatori questo senso d’inferiorita’ e di inadeguatezza e non impedite la possibilita’ di accedere a quella parte di Voi che avrebbe voglia di mettersi in gioco pr apprendere cio’ che c’e’ di nuovo e migliorare la Vostra situazione. Provate a spogliarvi di tuttoe poi andate in un paese straniero e cercate di fare come ha fatto la Belen e poi ne riparliamo. Amen

ps. anche coi capelli corti non e' male ma (come tutte le sue connazionali) sta meglio con quelli lunghi.

...More

venerdì 26 novembre 2010

L'aminchia




OPERA DEGRADATA – NESSUN DIRITTO

Come da Consulente Legale Informatico dell’Avv. Valentina Freudiani

LUCIANA LITTIZZETTO

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato a discrezione di togo29 e comunque non sistematicamente.
Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale, ai sensi della legge 62 del 7/3/2001. Alcune immagini sono frutto di una ricerca attraverso la rete e/o prelevate da siti all'apparenza di pubblico dominio,ma se il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all’autore del blog che provvedera’ alla loro pronta rimozione
.

Il sire nostro che e’ in the sky ne ha fatta un' altra delle sue. Io lo amo. Amo Berlucchi perche’ se non ci fosse lui il mio mestiere non avrebbe senso. Sai che ci sono comici che si vogliono trasferire in Italia perché c'e’ Berlu? E' instancabile quell'uomo li’. Un rotolone regina di iniziative che gli vengono cosi’, senza nessun sforzo. Un talento naturale. Senti l'ultima. Il sire l'altro giorno e’ andato in fissa. Voleva dare una botta nuova all'arredamento di Palazzo Chigi. Solo che tra la crisi di governo, il fatto che doveva andare a Seul, l'inondazione di Vicenza, e la spazzatura di Napoli, non ha avuto tempo di andare all'Ikea. Cosi’ ha pensato bene di farsi portare due statue romane da una tonnellata e mezza l'una. Marco Aurelio e sua moglie Faustina. Lui con le fattezze di Marte e lei di Venere. Trasferiti dal Museo delle Terme di Diocleziano a Palazzo Chigi appunto. Sai, a Palazzo Chigi non e’ che puoi far fare un murales o mettere i faretti sul soffitto… devi mettere qualcosa di artistico… Inizialmente il sire aveva pensato i sette nani di marmo e Biancaneve in posizione da bunga bunga, cosi’, per strappare un sorriso e alleggerire, poi ha pensato di tenersi più sul classico e ha fatto trasportare ’sti due trumoni della bellezza di 1400 chili di marmo.

Poi quando sono arrivati li’… tragedia. Ha visto che alla Venere mancava una mano e al Marco Aurelio, mancava niente popo di meno che… il walter. C'aveva gli amici di maria ma al posto del walter un buco. Caaapirai… partito l'embolo… Ha cominciato a dire: ma come? Uno senza pisello da me? Ma da Bondi posso capire, da Buttiglione pure, ma da me no, eh? E quindi? Quindi prima li ha girati di schiena, perche’ non poteva vedere assolutamente ’sto buco nero… per’ non andava bene. Per uno che dice «meglio essere appassionato di belle ragazze che essere gay», mettere un didietro in bella vista e’ un'onta. Fa disordine. E poi pensa che ti pensa, ha telefonato a quelli dei Beni culturali e ha detto: «Scusate, potete cortesemente fare una minchia?». E quelli han subito risposto: «E' ben gia’ quello che facciamo, non ha visto a Pompei? Son venuti giu’ i muri proprio per quello». «Ma non ne avete uno in magazzino di walter?». «Abbiamo quello del mulo di Sansone, e’ troppo?».

«Dipende… Quant'e’?». «Ottanta centimetri». «Cribbbio no, troppo… Non c'e’ nient'altro?». «Abbiamo quello di riserva del David di Michelangelo». Insomma, se l'e’ fatto costruire apposta. Chissà, avra’ consultato qualche rappresentante che e’ arrivato col catalogo dicendo: «Vede, Presidente, partiamo da quelli mignon da 3 cm fino a questi modelli della linea Rocco Siffredi, che sembrano dei kalashnikov…». Insomma crollano le case a Pompei ma si ergono i walter a Palazzo Chigi… Tra l'altro non si puo’. Non e’ che si puo’ aggiungere cosi’ a orecchio robe che non ci sono… No, perche’ se parte ’sta moda qua, e’ un attimo che quello rimetta le braccia alla Venere di Milo e allarghi le spalle al David di Donatello che ce le ha strette che sembra Jude Law… Berlu e’ capace che se gli parte la briscola domani mette al Colosseo gli infissi di alluminio anodizzato e le finestre scorrevoli…

giovedì 25 novembre 2010

Pellegrinaggio alla Mecca




Il pellegrinaggio alla Mecca e’ il quinto pilastro dell'Islam ed e’ un atto obbligatorio che pero’ puo’ essere compiuto solo a determinate condizioni. Ogni musulmano pellegrino ha l'obbligo di recarsi alla Mecca almeno una volta nella vita, i riti previsti dal Corano durano cinque giorni e la data d’inizio, che cambia leggermente di volta in volta, viene decisa dall’alta corte saudita in base al calendario lunare. Quest’anno, secondo le stime del Riad, hanno partecipato due milioni di pellegrini ed e’ cominciata il 15 di Novembre 2010. Il pellegrinaggio costituisce un evento importante nella vita del credente, rappresentando un mezzo di purificazione. Nel viaggio verso e attorno la casa di Dio l'uomo chiede perdono per i suoi peccati e viene purificato attraverso il suo pentimento e la celebrazione dei riti. Il musulmano, dopo il pellegrinaggio, porta il titolo meritorio di Hajji e dovrebbe tendere verso una vita devota.
Dall’Italia sono partiti 3.200 musulmani pellegrini, dalla Francia 30.000, dall’Austria 3.000, dalla Germania 17.000, dall’UK 25.000 la parte maggiore e’ dall’Indonesia e Pakistan e vengono concessi permessi uno ogni mille abitanti per evitare come in passato e’ successo nel 1.990 un sovraffollamento che ha causato la morte di 1.426 persone e su questi trasferimenti il Riad e’ inflessibile sul numero dei pellegrini che possono partecipare.
Altro evento e’ la festa del sacrificio che ricorda come Abramo fosse pronto a sacrificare il figlio Islam per obbedire a Dio e per l’occasione sono stati sgozzati 12 milioni di agnelli solo nell’Arabia Saudita.
Il Hajji ha come prima tappa Mina che sta vicino alla Mecca, dove i pellegrini piantano le tende e fanno scorta di acqua. La seconda e’ il monte Ararat, luogo sacro in cui Maometto pronuncio’ l’ultimo discorso prima di morire. Segue la lapidazione di Satana nella valle di Mina, durante la quale vengono lanciati sassolini contro tre Steli che rappresentano il demonio. La conclusione e’ alla Mecca con i sette giri attorno alla Kaaba che e’ un edificio cubico situato piu o meno al centro del grande cortile della moschea.. nel suo lato orientale e’ collocata la pietra nera che e’ un blocco di minerale di colore nero e di origine sconosciuta (la tradizione vuole che l'abbia portata sulla terra l'arcangelo Gabriele dal paradiso terrestre) gia’ sacro ad Abramo e agli arabi preislamici, a cinque piedi dal suolo, in un castone d'argento. Essa e’ oggetto di venerazione ma non di adorazione e dopo aver completato i giri (il tawaf), i pellegrini pregano preferibilmente alla stazione di Abramo dove lui costrui’ in origine la Ka’aba, qui si beve l’acqua della sorgente di Zamzam e poi l’ultimo rito del pellegrinaggio e’ la corsa (sa’y) che ricorda l’affannosa e disperata corsa fra due colline rocciose di safah e Marwa da parte di Hagar la madre di Ismaele che trovo’ l’acqua della fonte di ZAmzam indicatale dal piedino del piccolo. Ora il pelelgrinaggio e’ concluso e il pellegrino e’ completamente desacralizzato e volendo puo’ visitare la Moschea del profeta alla Medina e visitare la tomba del Profeta e dei suoi nobili compagno nella forma prevista dall’Islam. Tornando al Hajji occorre precisare che il primo dovere dell'Hajj e’ l'Ihram (l'ingresso in stato di purezza e consacrazione rituale). Il musulmano pellegrino deve conoscere il luogo ed il momento per l'Ihram. Si devono anche conoscere le cose da fare prima di entrare in stato di Ihram, il suo significato e le preghiere che dovrebbero essere recitate prima e dopo l'Ihram. Riassumo cio’ che si deve e non si deve fare durante lo stato di Ihram in modo da essere pronto.
- Lavare interamente il corpo, rimuovendo ogni traccia di sporcizia e sudore.

- Gli uomini devono togliersi qualsiasi abito cucito, od abiti attillati od aderenti a qualsiasi parte del corpo (ad. es. camicie e calze) e coprirsi con due teli da avvolgere intorno al corpo. Si possono portare, senza calze, qualsiasi tipo di sandali (anche se hanno cuciture) o scarpe che non coprano le caviglie. E' desiderabile che i due teli siano bianchi e puliti (appena lavati o nuovi).
- Le donne devono togliersi tutto cio’ che e’ fatto per coprire la faccia, ma tenere i capelli ben coperti e nascosti con un velo non trasparente. Secondo quanto ha tramandato il Profeta il viso e le mani devono restare scoperti ad eccezione di indumenti ed ornamenti destinati a renderle attraenti. Alcuni credono che le donne debbano portare abiti di colore verde. Tale opinione e’ una balla. Non vi sono colori prescritti.
- Dopo il bagno, ci si deve profumare, se possibile, il corpo. Non si deve profumare, tuttavia, l'abbigliamento Ihram. Le donne devono usare il profumo con moderazione, per evitare di attrarre l'attenzione su di loro.

martedì 23 novembre 2010

Semper Nutellae



De inutilitate nascondimenti barattolorum Nutellae
ab illusibus mammibus.


Nutella omnia divisa est in partes tres:
Unum: Nutella in vaschetta plasticae.
Duum: Nutella in viteris bicchieribus custodita.
Treum: Nutella sita in magno barattolo (magno barattolo sì, sed medium est si magno Nutella IN barattolo).

Nutella placet omnibus pueris atque puellis sed, si troppa Nutella fagocitare, cicciones divenire, cutaneis eructionibus sottostare et brufolos peticellosque supra facie tua stratos formare atque, ispo facto, diarream cacalleramque subitaneam venire.
Propterea quod familiares, et mamma in particulare, semper Nutella celat in impensabilis locis ut eviteant filiis sbafare, come soliti sunt.

Sed domanda spontanea nascet: si mamma contraria est filiales sbafationes, perché Nutella comprat et postea celat?
Intelligentiore fuisse non comprane manco per nihil…sed forse mammae etiam Nutella sbafant: celatio altrui non est vendetta trasversalis materna propterea quod ea stessa victima fuit, sua volta, matris suae.
“Sic heri tua mamma Nutella celavit, sic hodie celis filiis tuis”.

Sed populus totus cognoscit ingenium puoerorum si in ballo Nutella est: vista felinos similante habent ut scruteant in tenebris credentiarum; manes prensiles aracnidarum modo ut arrampiceant super scaffalos sgabuzzinarum; olfactum caninum-canibus superior- per Nutellam scovare inter in togus vigintinovem mucchios anonimarum marmellatarum fructarum.

Memento semper: filius, inevitabile, nutella scovat sed non semper magnat.
Infactum, fruxtratione maxima filii si habet quando filius scovat barattolorum sed hoc barattolus novus atque sigillatus est, propterea quod si filius aprit et intaccat barattolum intonsum, sputtanatus fuisse!
(Eh!Erat novus…).
Hoc res demonstrat omnibus mammis nascondimentos novorum barattolorum Nutellae fatica sprecata esse.

Non fruxtatione maxima, sed notevolis incavolatio si habet si filius ritrovat barattolorum quasi vacuum, giusto minima cum nutella et alcunam partem manducare non potest quod barattolum vacuum buttatum fuisse ab mamma, non conservatum, inde semper minimum fondum Nutellae rimanendum est.
Hoc res demonstrat omnibus mammis nascondimentos quasi vacuorum barattolorum Nutellae ulteriore fatica sprecata al quadratum esse.

Unica possibilitas felicitatis filii est rinvenire barattolorum medio vacuum et medio plenum, in hoc modo dues o tres cucchiailli Nutellae videantur sbafandi sunt.
Sed, post sbafationem, ad editandum sgamati esse mamorandae sunt smucinatio atque mischiatio Nutellae rimastae ut si fingeat nemo toccavit nemo magnavit.
Etiam, primariae imoportantiae res, cucchiallus lavare asciugareque ne tracciam ullam lasciare.

Hac termia ipotesis unica ragione est pro fatica mammarum, sed ulteriores domandae spontanea nascunt.
Ne valet la penam?Hoc casinus toto per tres cucchiaillos fetientos Nutellae ?Qui ve lo fecit fare ?
Et, postea, postea, non vi lamentatis si filii, provati astinentiarum Nutellarum, drogaturi sunt!
Ullae lacrimae coccodrillarum accettatae sunt: non diciate non avvertendi non fuissimus.


Oro nero in Costa Azzurra

Hai un bel dire l’oro nero, le royalties da nababbi mediorientali, le trivelle off shore che raspano come dannate in acque un tempo smaglianti ma ora impagliuzzate dalla manna dell’idrocarburo. Sulla costa azzurra stragiurano, avvampando di indignazione, che l’oro lo hanno gia' e lo estraggono da piu' di un secolo, l’oro bianco, le spiagge, il solleone, l’internazionale dei miliardari che non fa mai fagotto neppure quando il resto della Francia intirizzisce abbracciata al costosissimo termosifone. L’unico petrolio che a loro interessa e' quello che estraggono dai portamonete degli emiri e degli oligarchi che comprano ville e parcheggiano yatch-portaerei davanti alle coste del Var che e' un piacere vederli. Ma la puzza, gli antiestetici residui oleosi, i pesci morti li lasciano, educatamente, a casa loro. E invece no.


balena Mediterraneo

l paese di un presidente, Nicolas Sarkozy il rasoterra di oltralpe, che ha fatto venire i rimorsi all’universo con l’obbligo di essere ecologista pena la distruzione, ha varcatoa tutto vapore la soglia infera delle ricerche petrolifere autorizzate proprio in faccia a uno dei gioielloni della natura francese. A meno di trenta chilometri, tra l’altro, dal parco marino di Port Cros. E' una conferma... il presidente-catacumeno del Vangelo verde ha commesso negli ultimi tempi parecchie cazzate, da quando ha scoperto cioe' che le contingenze del bilancio statale sono da anteporsi della salvezza del pianeta. Tra qualche giorno, entro fine novembre, i determinatissimi tecnici di una societa' inglese che ha ottenuto l’appalto, la Melrose Resources, cominceranno a bombardare con i fasci di cannoni sismici il fondo del Mediterraneo che in questa zona ha profondita' anche di 2600 metri, la festosa sintassi dei permessi e' tutta regolamentare con bolli controbolli cazzi e controcazzi anche se il loro bombardamento di onde acustiche renderanno la vita difficile a una decina di specie di mammiferi marini gia' inguaiati nelle bolge del rischio di estinzione, in questo mare si affolla. ingenuamente sta razza di pesci e' convinta di essere al riparo dagli uomini bastardi e dall'economia, un arca di Noe', orche, i delfini che seguivano la nostra vela e balene, orche e tartarughe..Il guaio mioo e' che pure dove ho la residenza italiana al mare stanno facendo ricerche petrolifere. Ci sono cmq i soliti fuoriditesta di Greenpeace che hanno fiutato che la faccenda vada a finire in un disastro e parlano di dossier sicurezza molto insufficienti assai..abbasso il petrolio, abbasso le compagnie petrolifere, abbasso anche il prefetto di Bouches du Rhone.. abbasso Casalbordino e tutti prezzolati e figli n'drocchia. Pesci, tenete duro perche' chi l'ha duro la vince.

Hyeres

lunedì 22 novembre 2010

Tavolas leggiorum Nutellae

ECCE VERAS

TAVOLAS LEGGIORUM

NUTELLAE

Tavolae leggiorum Nutellae duae sunt: tavoletta lactis atque tavoletta fondentis. Supra has duas tavolettas scriptae fuerunt unicae ed inimitabiles leges Nutellae.

1) NON AVRAI ALTERAM NUTELLAM ALL'INFUORIBUS MIHI

(Hoc comandamentum significat quae nos cum ereticis blasfemibusque di Ciaocrem manco ci parlamus).

2) NON NOMINARE NOMINEM NUTELLAM INVANO

(Specialmente si in adiacentiae tibi c'est amicus a dieta, qui postea colto fuisse ab scompensibus).

3) AMA NUTALLAM TUAM COME TE STESSUM

(Hoc comandamentum non est exhortatione ad Nutellam amandi in modo superiore, noo, sed in modo inferiore: infactum multi inter nos amant Nutellam più sé stessorum! Esagerati sunt!).

4) HONORA PANEM ET NUTELLAM

5) RIMEMBRATI SANTIFICANDI FIESTAS... DUPLORì, KINDER ET GIA' QUAE CI SIAMUS BRIOSS ATQUE CINQUE CEREALIIS

6) DACCI HODIE PANEM ED NUTELLAM QUOTIDIANO

7) NON DESIDERARE NUTELLAM D'ALTERAE MARCAE

8) NON BESTEMMIARE

(Ad exemplum "Porcus Ferrerus!" aut "Mannaggia nocciolarum!"aut “Nutellam maialam”aut “Nutellam bucaiolam”).

9) NON FORNICARE

(Hoc stranum verbum, "fornicare", directum est pro mammibus et significat "Mammae! Non nascondetis barattolos Nuttelae in fornibus! Quae postea semper qualcunum distractus appicciat fornum et succedunt certos casinos madonnarum quae manco ce l'immaginamus, giuda faust").

10) NON COMMETTERE PECCATOS GOLAE, IN PARTICULARE NUTELLISTICHAE SMAFATIONES

(HOc ultimum comandamentum unicum est qui, si non observatus, non necessita confessionis, propterea quod punhitio est automatica, gravibus cum sconvolgimentibus adipos, cutaneis, atque intestinalis).

Hoc degalogus totus semper observando est properea quod in fine mundi, quando cioe’, magna cum disgratia, alberi nocciolarum et piantes cacaorum extinti fuerint, in Apocalisse, insomma, ci sara’ iuditium universalem. I captivi spediti fuerint ad infernum ubi Satana Dietologus li nutrira’ cum yogurtibus, dietor saccarinaque, tavolettis cruscarum, grissinis integralis Slim Fastque, et alla domenica, ut si festeggeat, una bustina Pavesinorum! I boni, contra, in Paradiso spediti fuerint, ubi accolti ad Ambasciatore Rocher, in tripudio cherubinium et Pane Degli Angeli, magnare potranno hoc mundum hoc altrumque, in una parola 'na cifram, et realizzerannunt sognum totorum hominum mortalorum: sbafare Nutellam per eternitare sine ingrassare, sine brufolos, in saecula saeculorum.

domenica 21 novembre 2010

The Creation of Nutella




Once upon a time, many, many, many, ma ‘na cifra of many years ago, at the beginning of the initiation of the mond, there was the caos.
One day, God (God is the nome d’art of Dio), God, who was disoccupated, had a folgorant idea and so God created the Nutell.
And God saw that the Nutell was good, very good, very very good, good ‘na cifra.
The mangiation of God was long,
He manged one million of barattols of Nutell sfrutting the fact that God has not a Mamm that strills if you sbaff too much Nutell…
And after this mangiation, God invented the Water Closed Run,the cors in the cabinet,and some Nutell’s derivates like the red bubbons, the panz, the cellulit and ceter, and ceter.
After di which (dopodiche’) he invented Adamo ed Eva (after callshe putann eva) and all the paradise and he diss to Adamo and Eva.. Now you have all the Paradise, you can do everything, very tutt: you have the permission to eat, to drink, to kiss, to scop (sweep), nothing lavor, nothing affitt, nothing concors of impiegats, nothing cod alla post, nothing IRPEF, ILOR, IVA e minchiat various).
Only very ozious life: television, telenovels, GF, island of the famous, football, fotcojons, moviols, process of Monday, appell of Tuesday, cassazion of Wednesday, and ceter, and ceter.
You have gratis restaurants, cinemas, theaters, all the Paradise is yours: air-conditioned, autom riscaldament, moquette,parquett, troyett,fighett, tresset, bidet, omelette, eccet, eccet…
There’s just one thing, remember: in tutt the Paradise just one thing absolutely prohibited. Come, come to me in the giardin dissed God: this is “the Nocciol , the alber of the Nutell.
Only this alber of the Nutell is prohibited, because I like the Nutell very much, very very much, much ‘na cifra and I want all the Nutell, tutt the Nutell for me.U understand?”
Well..good nain god ma good times, ite in the paradais.
During the prim temps, Adamo and Eva stetter very happy.
Adamo said: “What a cool!” (“Cool” is not in Italian “freddo”, no, What a cool means “Che cul”).
“All the Paradise is nostr!” And everyday, ognigiorn, they discovered something new.
A lot of scoperts, many scoperts,many many scoperts, ‘na cifra di scoperts.
One day the scopert of the hot water, one day the scopert of the spaghettis, one day the cigarettes, and ceter, and ceter.
But one day, a trist day, a very very trist day, trist ‘na cifra, Adamo and Eva fecer the scopert of the first colazion.
And after the scopert of the cappuccin, the scopert of the aranch succ, the scopert of the cornetts, they understood that something was mancant.
“Eva!” said Adamo Don’t you think that qualcos is mancant here, proprio here, ‘ncopp this fett?
“Second me” Eva risposed “‘ncopp the fett you have to metter burr and marmelade.”
“No, no Eva, you know that the marmelade schif myself.
I want ‘ncopp this fett something very particular, very very particular, particular ‘na cifra.
“What do you think about the Nutell?”
“No, Adamo you are scording that the Signor said that’s vietat!”
“Yes, I remember, but only a little assaggiation, don’t succed nothing!”
And sto pirlett de Adamo sces in the cortil where the alber of the Nutell was and he pres a small barattol and spalmed the brown cream on the fett and assagged the Nutell. Mmmmmm good neh?
Adamo and Eva don’t ebber the time to exprimer the godiment that the tuons and fulmins apparved in the ciel and one voice said:
“Potevamo stupirv you with special effects, but I’m God, not Fantagod!
Adamo, Eva, come here!
I’m very incazzed with you, very very incazzed dic per davver, incazzed ‘na cifra. one biog cifra neh! How did you permit to tocc the Nutell?
“Didn’t you remember that it was prohibited?”
“azz!” esclamed Adamo “It was prohibited!” Oh, sorry, God, I’m very very sorry, sorry ‘na cifra verament my God, I really really was completelyscordat…”
“Don’t do that fint tont cojonett d’un Adamo, I’m God, I can see everything, very tutt, and I know that you and the woman have deliberatament assaggiated the Nutell. So you have a big punhition, a very castig for your peccat, very very big peccat.
But siccom I’m sconfinatly good, you can choose, you have two scelts:
“Scelt number 1:
nothing Nutell for ever and ever in the secols of the secols, amen!”
“Nooo!”
Eva was piagnucoling
“It’s a thing very tragic, very very tragic, tragic ‘na cifra!”
“Aspett mignottell!”
said God
“Don’t be frettolous woman…”
Scelt number tue (2):
“U can take the Nutell, no problem, let’s prend, prend, but for you is the cacciation out of the Paradise.
U will have to lavorar with the sudor of your front, U will zapp the terr, you’ll have mal of schien and, like this don’t bastass, everytime you will mang Nutell, the malediction of the brufols, of the mal of panch, of the cagarel will be cadent on U.”
“Aleyukkukkuuuuuu’’!
esclaimed Adamo
“Thank you God, thank you, we don’t interess the cacciation dal Paradise, the important is to have the Nutell!
“Goodbye! Lebewohl, Au revoir,Adios,Ciao, ciao!”
And so Adamo and Eva were cacciated and this original peccat and this malediction cadded on lor and on lor discendents, and on the discendents of the discendents sino a me togo tuentinain.
Infact, tutt’ogg, you can veder in the pubblicity all the ragazz that per aver one fett of pan and Nutell they scalan the mountains they stay in a tend al fredd and al gel and ceter, and ceter.
But the final pensier of tutti noi is
“It’s meglio faticar and soffrir with the Nutell piuttost che the Terrestr Paradise senz the Nutell”.
Large leaves, close the street, your say that I have told my.


sabato 20 novembre 2010

Sbagliando ..s'impera.



“La pioggia nel pineto” e’ una tra le piu’ belle poesie di D’Annunzio. E’ rivolta alla donna amata, Ermione. La scena si svolge in un bosco, nei pressi del litorale toscano, sotto la pioggia estiva.

Il poeta passeggia con la sua donna, Ermione e la invita a stare in silenzio per sentire la musica delle gocce che cadono sul fogliame degli alberi. Inebriati dalla pioggia e dalla melodia della natura, il poeta e la sua donna si abbandonano al piacere delle sensazioni con un’adesione cosi’ totale che a poco a poco subiscono una metamorfosi fiabesca e si trasformano in creature vegetali.
La poesia originale ricca di enjambement e similitudini. Le rime sono libere e sono presenti molte onomatopee. La seguente poesia dissacrante e mackironica invece e’ rivolta a chi e’ stato comprato un cappello e un vestito che costa un tesauro e ha dimenticato l’ombrello a casa nei giorni autunnali, per esigenze goliardiche il “Taci” iniziale e’ sostituito da un delciato “Silenzio”..si sarebbe potuto mettere “Muta” oppure il piu’ cattivo “Zitta” ma e’ stata optato il docle invito per un “Silenzio” e mentre posto, fuori dal mio loculo vedo la pioggia che cade incessantemente da qualche giorno e assaporo il fatto di essere al riparo, penso a chi senza casa ha il suo cartone e panchina bagnati e mi ritengo fortunato, anche in presenza dell’IGMK in zona Gamma che era al 4% 13 mesi fa e spero che con la pioggia non progredisca, ma io mi chiedo che sara’ mai sto IGMK....forse ho scoperto ..Istituto Gemmologico Mezzo Karato quindi devo aver inghiottito un solitario e cosi’ ho risolto la mia curiosita’ e vai con la pioggia sperando che il Gabriele non vibri nella fossa..ma se anche lo facesse, la pioggia di certo non si fermera’..

E piove sui nostri volti che sembrano diventare elementi della selva, piove sulle nostre mani, sui nostri abiti leggeri, sui freschi pensieri che l’anima nuova schiude, sulla illusioni della vita e dell’amore che ieri t’illuse, che oggi m’illude, o Er Mio Neh.

Silenzio.

Il cielo e'diventato tutta una nube

Vedo oscurarsi le tube

Non vedo l’ombrello

Ma odo sul mio cappello

Di paglia..Da venti euro e cinquanta

la gocciola che si schianta

Come una bolla

Tra il nastro e la colla.

Per Giove piove sicuramente.

Piove sulle matrone vestite di niente

Piove sui bambini recalcitranti.

Piove sui mezzi guanti

Turchini, piove sulle giunoni,

sulle veneri a passeggio,

piove sovra i cafoni,

e quel che peggio,

piove sul mio cappello

leggiadro che ieri ho pagato

che oggi si guasta,

piove, governo ladro.

+++++ (respiro e contunuo)+++++

e piove a dirotto

da tutte le nubi

piove dai tubi

sfasciati

dell’acquedotto del cielo.

Piove sui cani spelati,

piove sul melo e sul tiglio,

piove sul padre e sul figlio,

piove sui putti lattanti,

sui sandali rutilanti,

sul Pegaso bolso,

piove sul tuo vestito,

che m’e’ costato un tasauro,

piove sulla salvia e sul lauro,

sell’erba e sul rosmarino,

piove sulle vergine schive,

Piove su Pasife e Bacco,

piove persin sulle pive nel sacco.

E piove soprattutto

Sul tuo cappellino distrutto

Mutato in setaccio,

che ieri ho pagato

e che adesso e’ uno straccio o Ermione

che scordi a casa l’ombrello

nei giorni di mezza stagione.

venerdì 19 novembre 2010

Smutandamento.




Questo post e’ copiato integralmente dal “pensiero Debole” che “La Stampa” di TO ospita su inserto della Sig.a Luciana Littizzetto” nella terza settimana di Novembre 2010. Lo stile e’ il solito ma noto meno sarcasmo ed e’ come dire un poco piatto, forse dovuto al prezzo delle castagne salito a 9€ al kg o forse dovuto alla pioggia insistente che ci colpisce da qualche giorno, ma meglio questo che un calcio nelle palle no?


Ulla… ullala… ulla ullalà… C'abbiamo avuto pure Lady Gaga a Torino… parla parla pà… Ma come si potrà mai chiamare, un concerto di Lady Gaga, una Gagada? Cosa hai fatto ieri sera?Mahguarda, sono andata a vedere una bella Gagada. Quasi quasi mifaccio anch'iounbel vestito di sanato. Sai che lei agli Mtv Awards è arrivata con un vestito fatto di carne? Praticamenteun tailleur all'albese…Domani mi faccio fare un reggiseno di bresaola e un paio di mutande di lardo calde per l'inverno anch'io… Che tipa però… trasgressiva, trasgressiva e poi sai comesi chiama veramente? Sai qual è il veronome di Lady Gaga? Angiolina Germanotta. Giuro. Si chiama Angiolina Germanotta. Un nomeda panettiera. Panificio Germanotta. Solo grissini stirati a mano.Anche un nome da sarta, di quelle che quando misurano indugiano sul cavallo.

Anch'io voglio cambiarmi il nome. Un po' più International… Lucy in the sky… Ciao Le Pupe… Lady Combineuse… mi piacerebbe anche molto Lady Gogamigoga… Tra l'altro non so se sapete ma tra le pupe trendye le ocone fashion è partita una nuova moda che si chiama Upskirt. In che cosa consiste? Consiste nel non mettersi più le mutande. Non dico levarsele dopo essersele messe, no, dico dino nmettersele proprio.Va di moda andare in giro senza mutande però coi vestiti corti. Neanche un fil di tanga. Zero. Vediamo i lati positivi. Se non altro non devi sempre star lì a tirarti su e giù le mutande. Che per qualcuna è un lavoro che spezza le braccia. Senza mutande però con abito corto giropassera. Certo. No, perché uno potrebbe anche piazzarsi addosso un saio da frate sotto sta pelata come una nespola… chi la vede? Perché l'obiettivo è che qualcuno la intraveda e si chieda: ma è senza mutande? Fine dell'obiettivo. Tra l'altro non è neanche tanto stagione... Novembre… la mattina sali in macchina e c'hai già il parabrezza gelato, figurati la yolanda. Che choc termico. Dalla trapunta alla steppa…

Da 20 grandi a 2… Devi orientarle il bocchettone dell’aria calda perché si scongeli… Forse le dive americane si portano dietro il phone ogni tanto la sbrinano. Bisognerebbe dire a Marchionne di mettere nei cruscotti anche il disegno della Yole per orientare la ventola… Comunque da Sharon Stone, a Britney Spears, a Lady Gaga a Paris Hilton, tutte smutandate. E tutte fotografate mentre op, accavallano le gambe o scendono dall’auto. Che capisco ancora l'accavallaggio, anche se anche lì devi essere capace. Io quando accavallo le gambe sembro le mucche quando sbattono la coda… pataflap… C'è chi accavalla con garbo, e chi come me che accavalla con disagio. Ti spiego. Nell'accavallare un ginocchio deve passare sopra all'altro, i miei invece sbattono. Io non accavallo, suono le nacchere con le rotule. Ecco. E poi scendere dall'auto. Capirai. Già devi fare le stirubacule… C'è uno storcibudella, un girolimoni, un turnichè che non è che la vedi in 3d bella chiara e nitida, vedi un origami stropicciato, intravedi solo il musino, come il criceto nella cotonina… Torneranno le scarpe con gli specchietti davanti? Molto probabile. No, ma poi, le varie Lady, Sharon, Bibi, Gaga, Paris, e Ciape d'argent, tutte queste sexissime, finisce che le riconosci poi dalla topazia, invece che dalla faccia… E quella senza mutande con una foto di Bin Laden sulla yolanda chi è?». «E' la Britney,è contro la depilazione…».

giovedì 18 novembre 2010

Film gratis in streaming

Collegati al sito Internet di Film Review e fai click sul pulsante Registrati presente nel riquadro Accedi alla community di Film-Review in alto a destra. Compila, la registrazione e clicka sul pulsante Completa registrazione.


Dopo esserti registrato, digita il tuo nome utente e la tua password nel modulo di identificazione presente in alto a destra clicka sul pulsante Login. Per sfogliare il catalogo di film da guardare gratuitamente, devi clickare sulla voce FILM GRATIS nel menu.

Passo 2

Per guardare un film fra quelli disponibili, basta semplicemente cliccare sulla voce GUARDALO GRATIS!. La lista completa dei film che possono essere visti on-line, senza uscire di tasca un soldo, è visualizzabile cliccando sulla voce Altri titoli.

Passo 3

Oltre che su Film-Review, è possibile vedere serie TV e film gratis su Internet anche dal sito Web di Yalp!, facendo click sulla voce VIDEO presente nel menu e spostandosi poi fra le sotto-categorie disponibili (in particolare: Film&Serie TV e Documentari).

Passo 4




lunedì 15 novembre 2010

domenica 14 novembre 2010

Vorrei



Vorrei tornare fanciullo, vorrei sentire l’odore della miscela della mia motoretta, vorrei spremere il dentifricio nel vasetto della crema notte, vorrei togliere il mastice dal vetro appena messo e fare le palline da tirare ai piccioni, vorrei rompere i vecchi termometri far uscire il mercurio e divertirmi con le gocce che escono si congiungono e si dividono, vorrei mettere lo zucchero nel serbatoio della moto del portinaio che non lascia giocare a pallone i ragazzi, vorrei fare la mia impronta sul marciapiede di cemento fresco, vorrei mettere le puntine da disegno nella ruota del postino che porta sempre le multe, vorrei fare un rutto modulato lungo 10 secondi, vorrei evitare di invecchiare, vorrei che fosse sempre estate, vorrei credere che l’astronauta sia un lavoro da poter fare anche di giorno perche’ di giorno non ci sono le stelle e non si sa dove atterrare, vorrei credere che un amico rimanga amico e non tradisca mai,vorrei credere che la Ferrari sia migliore della RedBull, vorrei infine pensare e credere che Babbo Natale il carbone te lo porta solo se sei stato cattivo.

venerdì 12 novembre 2010

Antonacci

http://cbonzi.files.wordpress.com/2010/11/biagio-antonacci.jpg

OPERA DEGRADATA – NESSUN DIRITTO

Come da Consulente Legale Informatico dell’Avv. Valentina Freudiani

LUCIANA LITTIZZETTO

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato a discrezione di togo29 e comunque non sistematicamente.
Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale, ai sensi della legge 62 del 7/3/2001. Alcune immagini sono frutto di una ricerca attraverso la rete e/o prelevate da siti all'apparenza di pubblico dominio,ma se il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all’autore del blog che provvedera’ alla loro pronta rimozione
.

Nell’ultimo numero di «Vanity Fair» c’e’ la foto di Biagio Antonacci completamente nudo in copertina. Pelato come un lombrico, solo con un lp a coprirgli il walter. Manco un cd. Un 33 giri di quelli grossi. Se pensi che ad alcuni basterebbe un bottone... Dice che a 47 anni si sente finalmente libero di fare qualcosa che la gente da lui non si aspetta. Ma guarda Biagio che avevi anche altre opzioni. Per esempio, potevi affittare un Tir, andare a Napoli e portarti via qualche tonnellata di spazzatura. Per dire. Oppure non so, tuffarti in una piscina di pastiglie Valda, stabilire il record di maggior numero di aghi di pino mangiati in dieci minuti. Tante, tante cose potevi fare per sentirti libero a 47 anni, non era necessario piantarti nudo e a gambe larghe sulla copertina di «Vanity Fair». Poi non so se avete notato ma quelli che si fan fotografare nudi son sempre unti... ma perché? Li devi mica friggere... Te li devi portare a letto. E poi uno cosi’ vuncio ti fa subito l’alone sulle lenzuola. Cosa ne fai? Prima di coricarti lo impani?

Comunque, l’uomo che si spoglia davanti alla donna rimane da sempre uno spettacolo della natura, e’ come vedere un gatto che cade nella tazza del cesso. Fa ridere e tenerezza insieme. Allora.. finche’ c’e’ da levarsi camicia o t-shirt se la cavano tutti. Sembra che nuotino nella polenta, ma ne vengono a capo senza infamia. E soprattutto senza lode. Tranne i pirla che provano a levarsi la camicia senza sbottonare i polsini. Op op, tric trac, un attimo e restano ammanettati da soli. E’ quando tocca alla parte sotto che vengono a galla i problemi. E li’ ci sono diverse tipologie di maschio. C’e’ quello che non sta mica tanto li’. Se vede che c’e’ del chupa in arrivo fa che calarsi braghe e mutande fino alle caviglie. Trac. Si pela da solo come una banana. Devo dirti che subito l’effetto e’ bello. Peccato solo che sotto le caviglie si forma un cocktail di mutande jeans scarpe e calze tutto saldato insieme dal quale lui non ne viene mai pii’ fuori. Una specie di piedistallo. Tu resti marmorizzata a guardarlo, come l’allodola ipnotizzata dal serpente, e lui comincia a saltellare come quelli che fanno la corsa nei sacchi. Un giocatore di Subbuteo. Passa da superfigo a supercretino in un nanosecondo. Poi c’e’ quello che per mete’ e’ preso dalla foia, e per meta’ conserva un minimo di cervello. E cosa fa? Si leva una scarpa. Una sola. Sfila un pantalone, la mutanda la leva via da una parte, e cosi’ con una gamba e’ libero di muoversi,ma l’altra si porta dietro tutta una zavorra di scarpa pantalone e mutanda, che lui cerca di togliersi scalciando come i muli quando li ferrano. E poi c’e’ il posa-piano. Il precisino. Mister Calmini. Che si leva con ordine le scarpe, le mette vicine, si leva i pantaloni, li piega, toglie le mutande e tiene i calzini. E di solito lo Zar, che prima se ne stava impettito come l’imperatore quando saluta l’esercito, e’ gia’ tornato alle dimensioni del kiwi. Corto pelosetto e verde di paura.

Signori? Sappiatelo. L'uomo nudo coi calzini sotto il ginocchio fa senso quasi quanto vedere un coccodrillo che mangia una zebra. Il primo stilista che mette il velcro ai vestiti da uomo lo faccio santo..

martedì 9 novembre 2010

venerdì 5 novembre 2010

Angeli con una sola Ala


Il Vescovo Antonio Bello aveva uno stile suo nel pregare 
e una delle sue invocazioni recitava cosi’:
 

Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita.
Ho letto da qualche parte che gli uomini
sono angeli con un'ala soltanto..
possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte nei momenti di confidenza oso pensare, Signore,
che anche Tu abbia un'ala soltanto,
l'altra la tieni nascosta...
forse per farmi capire che Tu non vuoi volare senza me.
Per questo mi hai dato la vita,
perche’ io fossi tuo compagno di volo.
Insegnami allora a volare con Te
perche’ vivere non e’ trascinare la vita,
non e’ strapparla, non e’ rosicchiarla (morderla)..
vivere e’ abbandonarsi come un gabbiano
all'ebbrezza del vento..
vivere e’ assaporare l'avventura della liberta’
vivere e’ stendere l'ala, l'unica ala con la fiducia di chi sa di avere nel volo un Capo grande come Te.
Ma non basta saper volare con Te, Signore..
Tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello,
e aiutarlo a volare.
Ti chiedo perdono, percio’, per tutte le ali
che non ho aiutato a distendersi..
non farmi piu’ passare indifferente davanti al fratello
che e’ rimasto con l'ala, l'unica ala,
inesorabilmente impigliata nella rete
della miseria e della solitudine
e si e’ ormai persuaso di non essere piu’ degno di volare con Te..
soprattutto per questo fratello sfortunato dammi,
o Signore, un'ala di riserva.

 
Ora passiamo alle considerazioni, una Positiva:
 
"Siamo angeli con un'ala sola...

possiamo volare solo restando abbracciati..."



E' una frase stupenda...

ricca di significato...



L'ho pensata spesso...

e mi sono interrogato sul suo profondo significato....



Abbiamo bisogno di un'ala qualsiasi...

o per volare ad alta quota...

dobbiamo trovare la nostra ala...

quella per la vita...

e se non la si dovesse trovare...

sarebbe un volare a bassa quota...
 
 
E l’altra negativa:
 
Pero’ pensandoci bene con 2 ali 
volando,si cade al suolo e ci si sfracella,
mentre con una sola ala 
non c’e’ questo rischio.
Quindi meglio soli.

Esiste altra considerazione?

Crema


OPERA DEGRADATA – NESSUN DIRITTO

Come da Consulente Legale Informatico dell’Avv. Valentina Freudiani

LUCIANA LITTIZZETTO

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato a discrezione di togo29 e comunque non sistematicamente.
Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale, ai sensi della legge 62 del 7/3/2001. Alcune immagini sono frutto di una ricerca attraverso la rete e/o prelevate da siti all'apparenza di pubblico dominio,ma se il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all’autore del blog che provvedera’ alla loro pronta rimozione
.

E torniamo a parlare di scudi. Alf, il ministro Alfano, che abbrevio in Alf apposta per non chiamarlo col finale Ano, bene Alf, sta smarmigando ancora con ’sto Lodo Berlu. Adesso si discute sulla reiterabilita’. Cioe’ ci si domanda se questo scudo possa valere anche se Berlu smette di fare il presidente del Consiglio. Frattini ha proposto lo scudo automatico. Che appena Berlu fa un cazzata ecco che si apre l’ombrello. Io proporrei gia’ che ci siamo il paraballe giudiziario. Berlu lo indossa e si para dai colpi bassi dei giudici nani che gli arrivano all’altezza dei gioielli. Eventualmente anche il «guscio anti caduta» come quelli dei telecomandi. Secondo me, Alfy, se alla fine gli fate un guscio Meliconi su misura e’ la cosa migliore.

Ma cambiamo genere e spostiamoci nel mondo dei contraccettivi femminili. Grandi novita’. Gli inventori del prodotto sono un po’ come quelli degli assorbenti. Stakanovisti. Non si fermano mai. Farebbero la gioia di Marchionne. E adesso dopo la pillola, il cerotto, l’anello, le spirali e mai piu’ finito, e’ spuntata la crema. La nuova cremina anticoncezionale. Basta spalmarsela addosso e lei rilascia poco a poco un ormone progestinico che blocca l’ovulazione. Funziona esattamente come il cerotto, solo che non si stacca e non rischi di trovartelo appiccato alla fronte dopo una notte agitata. Ci saranno vari gradi di protezione? Tipo che se una va a letto col marito basta la crema pasticciera, ma se va a letto con... Ligabue per esempio, ci vuole il fattore di protezione 26? Con Russell Crowe che e’ maschio all’ennesima potenza devi dare la prima mano, aspettare che asciughi, dare una seconda, passare la carta seppia e alla fine fare anche le rifiniture. E alle volte filtra lo stesso. E poi dove te la spalmi? Vicino alla yolanda fara’ più effetto? Se la stendi li’ intorno, nella zona calda diciamo, la’ dove la festa impazza, il walter arriva al galoppo. Secondo me pero’ fai una boiata perche’ metti sulla strada giusta lo spermatozoo. Meglio darsela sotto le ascelle per depistare. Non troppo lontana dal punto utile, pero’, se no non fa in tempo. Tipo che se per esempio te la spalmi sulle orecchie secondo me prima che arrivi all’utero sei gia’ incinta di due gemelli... Ne basta pochissima, dicono. Si’, ma non per me. Io mi conosco, io sono paranoica. Io se devo dipendere da una crema per non restare incinta mela spalmo un tubo per volta, mi faccio il bikini di crema, che un eventuale walter in visita scivolerebbe come le anguille di Comacchio prima di centrare il bersaglio. E poi, se sbaglio tubetto? Se credo di mettermi l’anticoncezionale e invece mi ungo con l'autoabbronzante? Mi ritrovo nera come Eto’ e oltretutto incinta.

Conoscendo i maschi vedrai che, sperimenta che ti sperimenta, faranno una crema che oltre a essere anticoncezionale avra’ anche un effetto anticellulite e idratante. Cosi’ che passera’ il concetto che piu’ fai l’amore e piu’ usi la crema, piu’ ti va via la cellulite. Cosi’ se il tuo lui ti becca in bagno che ti spalmi la crema ti vola sulle piume pensando ecco che ci siamo. E invece tu magari ti stavi solo facendo la ceretta a caldo e lui si ustiona il walter.

Come camuffare indirizzo IP

Scarica il programma Free Hide IP sul tuo PC. A download ultimato apri, facendo doppio click sul file appena scaricato (FreeHideIP-3.6.5.6.Setup.exe) e, nella finestra che si apre, fai click sul pulsante Next.

Accetta quindi le condizioni di utilizzo del programma, cliccando sul pulsante I Agree, e fai click prima su Next, poi su Install e Finish per terminare il processo d’installazione e avviare Free Hide IP.

Nella finestra che si apre, clicca sul pulsante Try per accedere alla schermata principale di Free Hide IP. Per nascondere il tuo indirizzo IP e iniziare a navigare in modalità anonima sul Web, tutto quello che devi fare e' cliccare sul pulsante Hide IP (sulla sinistra) e attendere che al posto della bandiera italiana venga visualizzata una bandiera americana con il tuo nuovo indirizzo IP al centro della finestra.

Per accertarti che il tuo indirizzo IP sia stato realmente nascosto e modificato, clicca sul pulsante Check IP InfoFree Hide IP. (sulla destra) e verifica che nella pagina del browser che si apre sia visualizzato lo stesso indirizzo IP presente accanto alla bandiera USA nella finestra principale di

Adesso sei libero di navigare in Internet con il massimo livello di privacy con tutti i principali browser Web (Internet Explorer, Firefox, Chrome). Una volta terminata la navigazione, puoi tornare al tuo vero indirizzo IP cliccando sul pulsante Stop Hide collocato nella parte sinistra della finestra principale di Free Hide IP.


giovedì 4 novembre 2010

This is your song

Estrarre immagini da un PDF




Ecco come estrarre tutte le varie immagini da un pdf trovato in rete. Seguite il link sotto.

mercoledì 3 novembre 2010

Ristrutturazione

Penso con terrore ad un’eventuale ristrutturazione del mio alloggio, sono esperienze che nessuno augurerebbe al peggior nemico, ma che a tutti prima o poi, toccheranno. Per sentito dire di solito, il primo passo del calvario consiste nello svuotamento cassetti, armadi, bauli, cassepanche nei quali, anno dopo anno, si sono accumulate le testimonianze di una vita, sotto forma di foglietti, giornali, lettere, quaderni, cartoline. Libri, fiori secchi, fotografie, taccuini, agende, soprammobili, portachiavi reclame, biglietti ferroviari, aerei e quant’altro e’ stato buttato li con finta noncuranza, ma con la segreta convinzione che un giorno quei poveri oggetti inanimati ci avrebbero spalancato immensi paesaggi nella memoria, regalandoci il profumo ineffabile del ricordo.

L’operazione in se’, appare crudele..si deve selezionare, decidere che cosa ha senso conservare ancora, e cosa invece puo’ essere gettato senza rimpianti. Cos’e’ quel bigliettino? L’invito ad una festa dei diciott’anni di un compagno di scuola ormai senza volto; la cartolina di una fuggevole conoscenza estiva; il biglietto d’ingresso a un museo visitato chissa’ quando e chissa’ con chi e ci accorgiamo che di tanti affetti, di tante passioni, di tante speranze, ormai ben poco resta. Quelle che pensavamo reliquie dell’eta’ piu’ bella, sono soltanto cartaccia, buona per il macero.

Alla fine contempliamo quella montagna di rifiuti ..dei momenti di vita negati, dimenticati, lasciati scivolare via. E di fianco, la modesta scatola di cartone dove abbiamo riposto cio’ che ancora conserva un significato, ancora ci parla, ancora ci commuove. E’ una scatola molto piccola, non terra’ molto posto. E cio’ che ci portiamo dietro, e’ la misura tangibile del nostro esistere. E poco quel che resta di noi. Poco, pochissimo. Nulla a confronto dell’importanza che ci attribuiamo, ogni mattina, svegliandoci.