domenica 31 agosto 2014

Aneddoto di fine estate







Ebbene, sono partiti quasi tutti..ne sento la mancanza e se penso alla prox settimana sotto acqua, senza i vicini con figlioli scassapalle, una voglia di togliere il telo dall'auto e riportarmi in quel del pie' di monte.. vabbuo' ciancio alle bande e tiriamoci su il morale con il classico aneddoto legato alla tecnologia distruttiva.. io non so voi ma qui erano tutti col ditino sullo smart che selfavano.. e che dire della foto sul vicino spiritoso di turno..
allora...
Tre uomini sono seduti nudi in una sauna.
Improvvisamente si sente un “Beep”.
Il primo uomo preme il suo avambraccio e il “beep” cessa.
Gli altri lo guardano interrogativamente.
E’ la mia agenda elettronica”, dice lui, “ho un microchip sotto la pelle del braccio”.
Dopo pochi minuti un telefono squilla.
Il secondo uomo alza il palmo della mano e se lo porta all’orecchio.
Quando finisce la telefonata spiega: “E’ il mio cellulare, ho un microchip nella mano”.
Il terzo uomo di SanGiorgioCremano sentendosi decisamente arretrato tecnologicamente, esce dalla sauna…. Dopo pochi minuti ritorna con una striscia di carta igienica che gli penzola dal culo. Gli altri lo guardano stupiti.
Sto ricevendo un fax”.
Buona fine estate a tutti.

martedì 19 agosto 2014

I love Toret

Vorrei sapere come hanno fatto a mettere nei commenti del precedente post ste tre righe venditorie fatte dai sostenitori dei Cornuti Spargiacqua di Torino dialettalmente appellati TORET ovvero dissetatori stradali aventi rappresentivamente la capa del maschio muccoso che vomita H2O ..

Cuscino hand made

Cuscino realizzato interamente a mano, fronte in tela di cotone con logo I LOVE TORET applicato e stampato, retro in lino, dimensioni 35x35 cm, chiusura lampo imbottitura inclusa.




A parte del fatto che godo come un falco salvato dal serpente toro sapere che col prezzo di una trentina di euro mi cucco un cuscino con la cerniera inclusa nel prezzo ...azz sono poco meno di 3.000 gli aficionados nostalgici bevitori stradali che hanno sostenuto comprando non solo cuscini ma anche tazzine e soprattutto magliette recanti il simbolo dei cornuti vomitosi di H2O di cui sopra.
E' proprio vero che per fare soldarelli basta aprire un sito e pressare sul cuore delle persone e il gioco e' fatto, quindi ho intenzione di farne uno per i nostalgici dei gettoni telefonici o meglio ancora riproporre i clic-clac rompiballe o le cartoline da applicare con la molletta stendipannolini sul telaio della bici per fare il rumore della motoretta con la modica cifra di una decina di caffe presi in piedi alla stazione.
Ad ogni modo se volete esser cornuti-sostenitori proiettatevi su questo link www.ilovetoret.it patrocinato dalla SMAT e dalla Regione del Gianduja che anacronisticamente mentre ti dicono che l'acqua e' preziosa e di non consumarla a vuoto, ti chiedono soldini per sostenere di ghisa che butta via l'acqua in continuazione e si parla di circa 2.000 litri nelle 24 ore (essendo appunto perennemente aperti) che moltiplicato gli 800 toretti sparsi nella citta' della ex Fiat fanno 1.600.000 litri sparati nel PO per poter dissetare in preponderanza solo i piccioni cagatori e forse qualche ciclista della domenica che ha la borraccia vuota..
Troverei opportuno partecipare per l'applicazione di un corno a mo' di rubinetto per evitare lo spreco ma.. mi si dice che se anche la si chiude, l'acqua andra' persa ugualmente a causa delle tubazioni colabrodo come quelle di Casalcolabrodino e quindi ecco l'anacronismo del risparmio e della nostalgia Torettuosa.
A pensare alla riparazione no eh.. il solo pensiero che io la pago 1,63 eurini piu' IVA al mtc mi fa' fare quattro calcoli il cui ammontare potrebbessere l'equivalente del costo di uno sterratore con relativa tubazione sostituita a una decina di Toret sparacqua oppure all'applicazione di un sistema di chiusura dello spreco.
Tale chiusura potrebbe appunto essere applicata ad un corno del Toretto da piegare o un anello al naso del Toret da ruotare nel senso antiorario.
Forza Torinesi, adottate sto Toret e vi sara' data anche la spilla e il certificato di adozione e per i patiti, pure un adesivo da applicare sulla car, vicino alla coppia buoi con la testa che ciondola alle curve e occhi che si accendono quando frenate che avrete certamente sul lunotto sopra il ricamo multicolor che vi ha fatto la Zia Marietta.
Il prox post e' indirizzato a quell'inserzione su subito.it per la sega a mano.

mercoledì 13 agosto 2014

Garbino salva UE


Ha un nome..Garbino ed e' quel vento caldo che ti prosciuga i marroni. Fuori sono scomparsi come per miracolo i merindios vacanzaioli, chiusi in casa all'ombra di una soppressata corretta pecorino mentre lumano in TV i danni che subiscono sti poveri nordisti travolti da esondazioni grandinacee.. in questi frangenti e' di pra e anche mmatica pestare sui tasti alla ricerca di un qualcosa che ti faccia dimenticare questo vento africano e mi sovviene un vecchio post ancora attuale,, cambiano i suonatori ma la suonata e' sempre la stessa...
I tempi sono grami, tutti hanno debiti e vivono spartanamente e pensare che la soluzione e' qui sotto i peli della narice e mo' vi declamo...
Un giorno arriva un turista tedesco e si ferma in un piccolo alberghetto in quel di Casalcoso.
Dice all'albergatore che vorrebbe vedere le camere e che forse si ferma per  il pernottamento e mette sul bancone della ricezione una banconota da 100 euro come cauzione.
Il proprietario gli consegna alcune chiavi per la visione delle camere.
Quando il turista sale le scale, l'albergatore prende la banconota, corre
dal suo vicino, il gioielliere che gestisce il minimarket e salda i suoi debiti.
Il Gioielliere Markettoso prende le 100 euro e corre dal contadino che gli porta la frutta e paga la sua pendenza alias puffo.
Il contadino prende le 100 euro e corre a pagare la fattura presso la
Cooperativa agricola di Pollutri.
Qui il responsabile prende le 100 euro e corre alla bettola o piola e paga la fattura delle sue consumazioni.
L'oste consegna la banconota alla vulvivendola che lavora nel chiavisterio dove il turista sta controllando le camere e salda cosi’ il suo debito per le prestazioni ricevute a credito.
La vulvivendola corre con le 100 euro al chiavifricio e salda il conto per
l'affitto della camera del lavoro.
L'albergatore rimette le 100 euro sul bancone della ricezione nello stesso posto dove il turista tedesco le aveva lasciate come cauzione.

In quel momento pero' il turista tedesco scende le scale, riprende se sue 100 euro e se ne va dicendo che non gli piace il posto in quanto ha sentito dire che a Casalcoso chiudono sempre l'acqua presto alla sera e la riaprono tardi al mattino ed inoltre di buonora i pescatori martellano i granchi che hanno nelle reti battendo sulle barche e fanno un casino della...e quindi lascia Casalcoso e s'invola in lidi migliori..
Morale della favola
- Nessuno ha prodotto qualcosa
- Nessuno ha guadagnato qualcosa
- Tutti hanno liquidato i propri debiti e guardano al futuro con maggiore ottimismo.

Ora sapete con chiarezza come potrebbe fungere il pacchetto di salvataggio UE...
Non fatevi inchiappettare da altri..fatevi inchiappettare da me che sono un sapone ..Lella chiudi sta porta che stai facendo entrare i 42 gradi che ci stanno fuori e i marroni sono al limite della tenuta stagna...

mercoledì 6 agosto 2014

Sogno o son d'esto?

Tu m’attrai, duro cuore di calamita …
ma cio’ che attiri non e’ ferro volgare che’ questo cuore
e’ puro come acciaio. Sospendi la tua forza d’attrazione
ed io non avro’ piu' la forza di seguirti.


Ve lo ricordate Uilliam Scachespaire cosa diceva Elena a Demetrio compagno di merende di Lisandro che miravano ad Ermia? Gran casino ma siccome io mi chiamo pure Demetrio elocubro il post di mezzestate.. Osservo e noto meno turisti quest’anno, il popolo degli undicimilioni ha ridotto la vacanza nonostante gli 80 eurini elargiti dall'abatino e sono rimasti quindi i turisti mordi e fuggi locali della domenica che non hanno vacanzato… Il Casalese o abitante di Casalbordino Su, della domenica e’ una locusta in uno sciame di locuste, un tarlo divoratore che segue un percorso assolutamente casuale nel suo piccolo, ma facilmente prevedibile nella sua polimorfa e caotica unicita’.. il tracciato di uno zigzag planetario simile nei minimi particolari dai planning delle agenzie di viaggio o, piu’ facilmente dallo sviluppo delle grandi arterie di comunicazione, le Autostrade Nel Sole e mi ricordo dei viaggi che si facevano hillo tempore per venire qui al mare.. socchiudo gli occhi steso sul lettino foderato dal mio amico Dario, sdraiato al sole con MP4o5 all’orecchio con sottofondo di musica sparati dai nuovi impianti spiaggia e mi ci vedo mentre la macchina rallenta, il caldo vento di inizio estate smette di sferzarmi la faccia attraverso il finestrino aperto, mi fermo all’autosgrillettato.. bei tempi quando si avvicinava il tipo con la faccia da castigatore e la solita domanda. “Ehi amico, ti serve un Ipad nuovo?”. Scarto l’amico dealer e mi trovo davanti il classico camionista che fortuitamente e’ rimasto senza benzina e senza portafoglio che propone l’acquisto del rolex che lui vuol fare fuori datosi che e’ un ricordo della sua ex quindi e’ un di piu’ e che per uno come me e’ l’abbinamento ideale con i miei Ray-Ban e difatti faccio vedere il mio e come Daytona originale mi dona proprio, sono un figo eccezionale consapevole che non devo andare a Napoli altrimenti addio Rolex e addio braccio, quindi considerando anche che casualmente la mia faccia da pirla passo e chiudo che mi da l’aspetto di uno che non puoi convincere facilmente, mi perdo anche l’occasione del camionista cornuto rolexoso e mi tuffo nel fresco precotto dell’area di servizio.. goduria selvaggia nell’isola di pace, ristoro, ritrovo, il Grande Spirito dell’Autogrill mi accarezza la schiena e mi asciuga di colpo il sudore, scatenando il primo brivido, la prima emozione, la quasi certezza del mondo migliore.
Secondo brivido, stessa intensiva.. le pizze, appena sfornate, mi guardano, la margherita addirittura, mi implora “Quero tu labios rojos, tu boca carnosa. Prendimi e saro’ la tua pizza!”, Forse il flashback era di una vecchia pubblicita’ di birra ma fa istess, faccio un giro nella vetrina adiacente ed anche un paio di “Positano” ed una “Rustichella” ci provano. Mi guardo attorno, migliaia di occhi mi guardano.. l’orso Barry all’ingresso della zona ristorante, i tuttifrutti plastificati in confezione multicolor, gli yogurt da bere, i culatelli, le lonze e le stronze che buttano la cicca per terra, i tranci di parmigiano reggiano rigorosamente terremotati e persino dallo scaffale dei barattoli un ragu’ al cinghiale mi fa l’occhiolino e mi imbarazza in quanto il mondo intero sa' che sono vegetariano e non tradisco (per la serie del ..se tradisci non perdono..). Gli altoparlanti nascosti nel soffitto diffondono una canzone da diabete di una cantante americana, poi il rauco lamento di un idolo italiano.. i grandi successi si succedono (bisticcio di parole fortuito) cosi’, come una serenata fuori orario per un flirt fuori luogo, fino a quando l’antifurto all’uscita pigola un allarme di circostanza e giuro che non ho castigato nulla. No problem era un falso allarme programmato, alle casse ti guardano con occhi da pesce muert e fanno segno di andare affanculo, tutto scorre verso la siesta, i signori e le signore in coda aspettano di pagare i souvenir gastronomici, le sigarette e le gomme senza zucchero che sostituiscono il dentifricio e nascondono l’alito che ammazza. Finita la margherita sorseggio un the alla pesca in lattina sarebbe meglio un bel bicchiere di vino di quello tosto ma i punti patente non me lo permettono e se per caso mi dovessero far dare un’alitata nel palloncino son membri amari. E’ bello stare ancora un po’ li’ a ciondolare tra gli scaffali anzi, approfitto dell’andamento flaneur di altri come me per sbirciare le copertine dei rotocalchi piu’ in voga e qualche giornaletto preporno con la Belen che mostra farfalla Santiago e patata. lo Spirito dell’Autogrill mi manda segnali per comprare una raccolta tre-per-uno con cellophane nero a riprova del vero hardcore, ma ormai la porta e’ aperta e la mano bollente del parcheggio mi agguanta con forza. Ricontrollo il navigatore e mi ributto nella mischia e l’autostrada sfreccia di nuovo appiccicosa sotto di me spegnendo i miei ricordi autostradali e quindi mi sveglio dal sogno a occhi aperti sempre steso sul lettino sfondato all'estremita' causa cucitura cedente e pensare che glielo avevo detto a Pasqualino..non reggeeee e vabbuo'.. e’ ora di fare un giro agli scogli e castigare un poco di cozze considerato che quelle a riva targate turiste non sono commestibili e poi stanno prendendo il sole… meglio sole che male accompagnate tipo Oberon con la regina delle fate Titania dalla faccia d'asino.