martedì 23 novembre 2010

Oro nero in Costa Azzurra

Hai un bel dire l’oro nero, le royalties da nababbi mediorientali, le trivelle off shore che raspano come dannate in acque un tempo smaglianti ma ora impagliuzzate dalla manna dell’idrocarburo. Sulla costa azzurra stragiurano, avvampando di indignazione, che l’oro lo hanno gia' e lo estraggono da piu' di un secolo, l’oro bianco, le spiagge, il solleone, l’internazionale dei miliardari che non fa mai fagotto neppure quando il resto della Francia intirizzisce abbracciata al costosissimo termosifone. L’unico petrolio che a loro interessa e' quello che estraggono dai portamonete degli emiri e degli oligarchi che comprano ville e parcheggiano yatch-portaerei davanti alle coste del Var che e' un piacere vederli. Ma la puzza, gli antiestetici residui oleosi, i pesci morti li lasciano, educatamente, a casa loro. E invece no.


balena Mediterraneo

l paese di un presidente, Nicolas Sarkozy il rasoterra di oltralpe, che ha fatto venire i rimorsi all’universo con l’obbligo di essere ecologista pena la distruzione, ha varcatoa tutto vapore la soglia infera delle ricerche petrolifere autorizzate proprio in faccia a uno dei gioielloni della natura francese. A meno di trenta chilometri, tra l’altro, dal parco marino di Port Cros. E' una conferma... il presidente-catacumeno del Vangelo verde ha commesso negli ultimi tempi parecchie cazzate, da quando ha scoperto cioe' che le contingenze del bilancio statale sono da anteporsi della salvezza del pianeta. Tra qualche giorno, entro fine novembre, i determinatissimi tecnici di una societa' inglese che ha ottenuto l’appalto, la Melrose Resources, cominceranno a bombardare con i fasci di cannoni sismici il fondo del Mediterraneo che in questa zona ha profondita' anche di 2600 metri, la festosa sintassi dei permessi e' tutta regolamentare con bolli controbolli cazzi e controcazzi anche se il loro bombardamento di onde acustiche renderanno la vita difficile a una decina di specie di mammiferi marini gia' inguaiati nelle bolge del rischio di estinzione, in questo mare si affolla. ingenuamente sta razza di pesci e' convinta di essere al riparo dagli uomini bastardi e dall'economia, un arca di Noe', orche, i delfini che seguivano la nostra vela e balene, orche e tartarughe..Il guaio mioo e' che pure dove ho la residenza italiana al mare stanno facendo ricerche petrolifere. Ci sono cmq i soliti fuoriditesta di Greenpeace che hanno fiutato che la faccenda vada a finire in un disastro e parlano di dossier sicurezza molto insufficienti assai..abbasso il petrolio, abbasso le compagnie petrolifere, abbasso anche il prefetto di Bouches du Rhone.. abbasso Casalbordino e tutti prezzolati e figli n'drocchia. Pesci, tenete duro perche' chi l'ha duro la vince.

Hyeres