martedì 28 agosto 2012

Sogno di mezzestate..ma di giorno

Sogno di una notte di mezza estate.JPG


Tu m'attrai, duro cuore di calamita ...

ma cio’ che attiri non e’ ferro volgare che’ questo cuore

e’ puro come acciaio. Sospendi la tua forza d'attrazione

ed io non avro’ più la forza di seguirti.



Ve lo ricordate Uilliam Scachespaire cosa diceva Elena a Demetrio? Bene ma nn c’entra un tubo sulla mia elocubrazione di mezzestate.. Meno turisti quest’anno, hanno ridotto la vacanza passando dalla mesata del tempo che fu’ al momento della lira ai 15 giorni degli scorsi anni euretini.. poi dai 15 giorni alla settimana poi solo al WE poi solo alla visita ai parenti e sono rimasti quindi i turisti mordi e fuggi locali della domenica… Il Casalese o abitante di Casalbordino Su, della domenica e' una locusta in uno sciame di locuste, un tarlo divoratore che segue un percorso assolutamente casuale nel suo piccolo, ma facilmente prevedibile nella sua polimorfa e caotica unicita'.. il tracciato di uno zigzag planetario simile nei minimi particolari dai planning delle agenzie di viaggio o, piu' facilmente dallo sviluppo delle grandi arterie di comunicazione, le Autostrade Nel Sole e mi ricordo dei viaggi che si facevano per venire qui al mare.. socchiudo gli occhi steso sul lettino sdraiato al sole con MP4 all’orecchio con sottofondo di musica italiana e mi ci vedo mentre la macchina rallenta, il caldo vento dell'inizio estate smette di sferzarmi la faccia attraverso il finestrino aperto, mi fermo all’autosgrillettato.. bei tempi quando si avvicinava il tipo con la faccia da castigatore e la solita domanda. "Ehi amico, ti serve un Ipad nuovo?". Scarto l'amico dealer e mi trovo davanti il classico camionista che fortuitamente e' rimasto senza benzina e senza portafoglio che propone l'acquisto del rolex che lui vuol fare fuori datosi che e’ un ricordo della sua ex quindi e' un di piu' e che per uno come me e' l'abbinamento ideale con i miei Ray-Ban e difatti faccio vedere il mio e come Daytona originale mi dona proprio, sono un figo eccezionale consapevole che non devo andare a Napoli altrimenti addio Rolex e addio braccio, quindi considerando anche che casualmente la mia faccia da pirla passo e chiudo che mi da l'aspetto di uno che non puoi convincere facilmente, mi perdo anche l'occasione del camionista cornuto rolexoso e mi tuffo nel fresco precotto dell'area di servizio.. goduria selvaggia nell’isola di pace, ristoro, ritrovo, il Grande Spirito dell'Autogrill mi accarezza la schiena e mi asciuga di colpo il sudore, scatenando il primo brivido, la prima emozione, la quasi certezza del mondo migliore.

Secondo brivido, stessa intensiva.. le pizze, appena sfornate, mi guardano, la margherita addirittura, mi implora "Quero tu labios rojos, tu boca carnosa. Prendimi e saro' la tua pizza!", Forse il flashback era di una vecchia pubblicita' di birra ma fa istess, faccio un giro nella vetrina adiacente ed anche un paio di "Positano" ed una "Rustichella" ci provano. Mi guardo attorno, migliaia di occhi mi guardano.. l'orso Barry all'ingresso della zona ristorante, i tuttifrutti plastificati in confezione multicolor, gli yogurt da bere, i culatelli, le lonze, i tranci di parmigiano reggiano rigorosamente terremotati e persino dallo scaffale dei barattoli un ragu' al cinghiale mi fa l'occhiolino e mi imbarazza in quanto il mondo intero sa che sono vegetariano e non tradisco (per la serie del ..se tradisci non perdono..). Gli altoparlanti nascosti nel soffitto diffondono una canzone da diabete di una cantante americana, poi il rauco lamento di un idolo italiano.. i grandi successi si succedono (bisticcio di parole fortuito) cosi', come una serenata fuori orario per un flirt fuori luogo, fino a quando l'antifurto all'uscita pigola un allarme di circostanza e giuro che non ho castigato nulla. No problem era un falso allarme programmato, alle casse si guardano svogliati e fanno segno di andare affanculo, tutto scorre verso la siesta, i signori e le signore in coda aspettano di pagare i souvenir gastronomici, le sigarette e le gomme senza zucchero che sostituiscono il dentifricio e nascondono l’alito che ammazza. Finita la margherita sorseggio un the alla pesca in lattina sarebbe meglio un bel bicchiere di vino di quello tosto ma i punti patente non me lo permettono e se per caso mi dovessero far dare un’alitata nel palloncino son membri amari. E' bello stare ancora un po' li' a ciondolare tra gli scaffali anzi, approfitto dell'andamento flaneur di altri come me per sbirciare le copertine dei rotocalchi piu' in voga e qualche giornaletto preporno con la Belen scarsamente che mostra farfalla e patata. lo Spirito dell'Autogrill mi manda segnali per comprare una raccolta tre-per-uno con cellophane nero a riprova del vero hardcore, ma ormai la porta e' aperta e la mano bollente del parcheggio mi agguanta con forza. Sono quasi tentato di aprire l’Ipad per vedere chi ci sta in neretto sulla chat ma l'autostrada sfreccia di nuovo appiccicosa sotto di me spegnendo i miei ricordi autostradali e quindi mi sveglio dal sogno a occhi aperti.. e’ ora di fare un giro agli scogli e castigare un poco di cozze considerato che quelle a riva non sono commestibili e poi stanno prendendo il sole… meglio sole che male accompagnate..boh..