venerdì 21 settembre 2012

Horror Movies.

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Ho un desiderio. Profondo. Almeno una volta nella vita poter vedere un film dell'orrore in cui l'eroina non sia una demente incutita. Non dico un film interpretato da Rita Levi Montalcini o dalla Cristina Trivulzio di Belgioioso, mi accontento di un film in cui sta protagonista non ragioni come un celenterato in menopausa o come la Immacolata quella del ristorante vicino al barbiere. Insomma, in una pellicola classica il mostro assassino comincia a perseguitare la disgraziata dopo pochi secondi. E noi spettatori del belino lo identifichiamo gia’ dal primo fotogramma. Lei invece la trucida, l'ottusangola, non se ne accorge. E dire che non e' difficilissimo. Il maniaco combinazione ha tre mani, sopracciglia cespugliose come il parco della rimembranza o le gambe della Giovanna quella dell’oreficeria del prosciutto, due canini esagerati e quasi sempre insanguinati, ha amici licantropi e sviene tutte le volte che sente pronunciato il nome "Maria". La protagonista si chiama Maria ovviamente, che te lo dico affa', ma non quella Maria..Quella con la Q ipermaiuscola e’ la numero uno e apro una parentesi..quando scendi sulla spiaggia di Casalbelino non puoi sbagliare.. basta che dici Ave o Maria e hai salutato l’80 per cento delle sign’ore stese al sole. Ad ogni modo continuando sul tema delle incutite, e' passata mezz'ora e la scimunita, ignorando in che guaio si stia cacciando, accoglie con fervore lo psicopatico in casa a braccia aperte. "mo’ fermati a cena che faccio la pizza.. perche' non vieni alle nozze di diamante della mia prozia... porta pure mia figlia di 6 anni al catechismo e poi insegnale a nuotare nella spiaggetta isolata del Sangro.... intanto gli indizi terrificanti si complicano. Quando il maniaco passa ..il cactus nell'ingresso perde le spine...il persiano comincia ad abbaiare.. il pendolo o la pendola boh...si ferma..l'uccello si ammoscia.. canarino intendo.. i tappeti volano...Al 90° minuto scoprono la colf strangolata, con le mutande a brandelli. La sciagurata esalando l'ultimo respiro ha pronunciato una sillaba.. ERN. Notare che il maniaco si chiama Ernesto. Niente. Tutti nel film pensano che sia morta per un attacco d'ERNia. L'unica che ha capito l'antifona e' Priscilla la seconda cugina da parte di madre.. purtroppo e' muta. nel frattempo l'eroina invece di togliersi le ragnatele che le imbozzolano i neuroni, trasloca in una villa isolata nel bosco, con le pareti di vetro e le porte senza serrature. Il maniaco intanto non perde tempo. Ha il suo bel da fare, impiccare il cocker all'altalena, cucinare i bengalini con la polenta, appendere la suocera al parafulmine, violentare il lombrico in giardino.. e varie. A questo punto la protagonista ha un lieve sentore. C'e' qualcosa che non le quadra... e a chi confida i suoi sospetti? Ovvio dai..all'assassino. E quale luogo sceglie? Tendenzialmente l'orlo di un burrone, l'ultimo piano di un grattacielo senza balaustra o parapetto come si dice da noi (poi perche' parapetto che arriva all'altezza dei marroni..semmai..vabbe' avete capito).. o anche come luogo ci sta una riva del fiume impestato da piranha (come si scrive? Dai sono i pesci cannibali). Torniamo al film horror..l'importante che ci sia da qualche parte un'ascia. Altrimenti non vale neanche la pena o pene al femminile… sta grappa la devo proprio buttare, l’ho nuovamente corretta al peperoncino ed e’ ridiventata imbevibile..hick.