domenica 27 aprile 2014

Porfido perfido.


Per chi non conosce il paese mio che sta ai pie’ delle Prealpi do’ una rapida illustrazione sulla citta’ dormitorio dove i ragazzini come passatempo hanno l’alternativa tra il rovesciare il gabinetto di Piazza Agora’ o l’incendio dei cestini plasticati stradali finta imitazione di quelli in ferro battuto posti in quel di Assisi tracciando come pollicino la via del ritorno sulle fiancate delle auto parcheggiate nei controviali col classico chiodo arrugginito che solitamente si ritrova nella ruota anteriore sinistra del mezzo di trasporto.In questo quadro prevotazionesco elettorale l’imbarazzo dell’Emblema Borgarese passa dall’Orologio ad Acqua che di certo non e’ servito per marcare il tempo, al Monumento Ferroso finta ruggine al… babaaam recupero delle vie della citta’ vecchia che delimita il camminamento pedonale con dissuasori art motiscassolacar e con il rivestimento della pavimentazione di Cubetti di Porfido tipo old Rome.  Questi  cubetti di porfido hanno sempre avuto uno status ambivalente.. creatura della terra, inerte sotto i nostri piedi, e creatura dell’aria, pronta a volare alta nel cielo durante le manifestazioni da parte dei fratelli cresciuti dei ragazzini di cui sopra. L’ultima generazione di amministrazione cittadina ha  ritenuto che, visto il consolidarsi della pace sociale, il cubetto di porfido potesse tornare protagonista nelle pavimentazioni urbane. Inutile negarlo, rispetto alla grigia banalita’ dell’asfalto, il Sampietrino da’ al fondo stradale una patina di aristocratico distacco, un tocco di nuovo, o forse d’antico. Peccato che la posa del porfido debba essere effettuata a mano, cubetto dopo cubetto, sopra un fondo di sabbia accuratamente livellato, riempiendo gli interstizi con pazienza certosina e non con cicche di sigarette. Peccato inoltre che il fondo in porfido dovrebbe essere rifatto piu’ spesso del trucco della Belen e che si riempia di buche piu’ di una forma di gruviera in fase di maturazione. Peccato quindi che un selciato in porfido, tra posa e manutenzione, debba costare come un figlio in un collegio svizzero. Possiamo ancora permetterci di imbellettare le strade, quando facciamo morire gli ospedali, la scuola pubblica, le poste, la polizia urbana? Dico «imbellettare» perche’, se e’ vero che in alcuni casi il porfido completa il ricordo della Borgaro vecchia in altri non e’ che una cravatta di seta indossata su una camicia piena di toppe.  Quale potere magico avra’ mai una striscia di porfido per riconciliarci con queste brutture? Mi domando se non fosse stato meglio usare sti soldarelli per altre forme di investimento… a parte l’Ipad dei ragazzi della seconda elementare e dell’orto sassoso per pensionati? Penso sarebbe opportuno stabilire delle Priorita’ Caro Futuro Sindaco Borgarese? Cerca di pensarci bene, prima che qualcuno riscopra l’uso del cubetto di porfido ma non sui campi di bocce.