Ebbene si.. utilizzo il blog per riflessioni di carattere leggero o sociale, per condividere esperienze personali o per consigli tecnologici che ci passiamo sulla rete, cerco virus e me li sparo dentro, ci gioco mi incazzo quando sdereno il pc..l'incazzo e' con me stesso ma mi affascina lottare e davvero cerco a volte una strada, non per altri, ma per me stesso e del resto che alternativa ho..guardare la manfrinata in casa vipponi? O fare seggiole coi tappi dello champagne?. Fondamentalmente pero’ il godimento australe sarebbe quello di presentarmi come un miscuglio di pensiero ed azione perche’ considero che dall’immaginazione nasca la realta’ in quanto voluta e costruita in linea col seme della verita’, la mia verita’ ovviamente anche nel parlare in terza persona non disdegnando magari sacre scritture senza dissacrarle al di la’ del senso religioso e senza prendere posizioni ed offrire spunti interpretativi sorprendenti e per me altamente significativi su come vivere, pensare ed agire nel mondo mediatico.
Mi
ricordo agli albori scolastici subito dopo il risorgimento, come i
miei compagni recepivano discorsi di Socrate, Epicuro, Platone,
Aristotele, Eraclito e dimentico altri ma non dovuto ai quasi sedici
lustri, ma al non interesse sui ricordi, li rammento solo perche’
quando son sul cesso che faccio cruciverba vengono richiesti come
definizioni.. erano pesanti perche’ anacronistici ma ripeto solo
per altri in quanto io li vivevo a modo mio, ho un modo di prendere
le notizie alla mia maniera ed e’ per quello che nei miei discorsi
salto di frasca in palo.. quante volte me l’hanno ripetuto sin
dall’infanzia e visto col senno del poi pero’ devo dire che chi
mi rimproverava non era proprio un perfetto docente e non voglio dire
che non capiva un cazzo per non offendere l’organo riproduttivo,
non lo era docentuoso ma seguiva solo un tracciato e quei “fuori
tema” che mi appioppavano, per me erano il mio tema e non quello
che gli altri mi volevano far fare ed e’ li che e’ nata la
faccenda che non mi frega nulla di quello che gli altri pensano di me
in quanto a me interessa solo quello che penso io degli altri e forse
nemmeno quello e mi rammento il fatto di quello chiamato pazzo che
attaccato al cancello chiedeva alla gente che passava… e voi li
dentro come state?
Tanto per fare un esempio salto sulle prox
festivita’..il Natale..la notte di questo giorno ci invitera' a
superare qualche cosa.. considero questa festa come festa di
rassegnazione.. tutte quelle luci sull’albero, sono una sfida alla
notte che regna sulla terra, il bambino nella culla rappresentera' la
nostra speranza del tutto nuova. Il destino e’ vinto insomma.. ma
per destino lo considero come una notte sui nostri pensieri, perche’
non e’ possibile che si pensi se si e’ convinti, che tutto e’
imposto e regolato dal consumismo, persino il nostro pensiero.
Sarebbe meglio non pensare a nulla e mettersi solo a giocare alla tombola o a carte o fari ghirighiri al criceto. L’origine sociale antica cancellava il tempo.. i figli imitavano i gesti del papa’, sia democristiano, comunista o cinquestellista, sia interista, milanista, era gia’ o quasi juventino, quello che sarebbe stato nel futuro…l’ereditarieta’ esisteva nella societa’ prima ancora di entrare nei nostri convincimenti.
Ma sapere per ricominciare non necessita davvero sapere…Insomma il pensiero o e’ riformatore o si spegne nella massa, questo accade se noi agiamo meccanicamente senza la luce e la luce viene a disturbarci masturbando tutte le nostre idee illuminando le seghe mentali.
Tutto quello che capitava nel sonno dell’umanita’ era preventivamente conosciuto..guerra, carestie, pestilenze, covidismo..
Tutto questo era atteso ed e’ per quello che i bambini nascevano vecchi.
L’oriente ci insegna che la salute spegne il pensiero e non ci insegna cio’ che fu’.
Non sono pensieri distorti e non sto’ andando fuori riflessione perche’ l’apparenza ha un grande peso perche’ il figlio imita il padre o peggio ancora imita quello che vede in TV su Tik Tok, lui vuol fare il tronista, vuol fare il calciatore che si toglie la maglia o partecipare al grande fratello svip, lei idem, vuol fare la velina e si reputa grassa e diventa anoressica, vuol fare la Belen di turno farfalla compresa, vuol emergere scrivendo sms con la k e corredandola di emoticon o faccine qualdirsivoglia..
Secondo la buona creanza ogni pensiero e’ considerato scandaloso, e’ il vecchio che sa’.. puo’ fare di meglio?
Boh.. Questa anche se non scritta e’ una legge potente.
Cio’ che vi e’ di giovanile viene costantemente svalutato dagli antichi, dove si vede la giovinezza che dopo un sorprendente avvio, chiedere ben presto perdono agli Dei barbuti e calvi e farla diventare vecchia prima del tempo e non e’ il mio caso dovuto alla sindrome di Peterpan ed e’ qui che esco dalla massa degli insegnamenti imposti.
La notte di Natale che sta arrivando ci invita ad adorare l’infanzia, l’infanzia in lei e l’infanzia in noi. Col negare ogni macchia, ogni segno, ogni predestinazione e in quel corpo nuovo intende farlo Dio al di sopra di ogni Deo. Che non sia facile a credere, lo ammetto e sono il primo a non credere ma se il Bambino credera’ il contrario imprimera’ su di se’ l’elemento ereditatorio come un tatuaggio.
Ecco
perche’ occorre e bisogna assolutamente appigliarsi all’altra
idea, vale a dire ADORARLO senza intermediari, un filo diretto con
Voi stessi e nel mio caso e’ cosi’ io sono il mio Dio perche’
parlo con me stesso che non sono io.
Abbiate fede o increduli e le
prove verranno.
Era ammesso come vero che non si poteva fare a meno degli schiavi, ma era la schiavitu’ stessa che ne forniva le prove.
Anche la guerra e’ la sola prova contro la pace, l’ineguaglianza e’ l’ingiustizia prova di se stesse in quanto ci sono e le riscontro ogni giorno, e per questo si giustificano.
Dacche’
la forza regna, risulta che bisogna difendersi, ma si ha un circolo
chiuso di azioni malfatte, non esiste una spiegazione logica e quindi
pensare e’ rifiutare, non nel senso sniffare diverse volte ma di
respingere.
Cominceremo dunque da capo? (questo lo chiedeva
Socrate il vecchio fanciullo).
Ma i vecchi pensavano come il loro berretto o secondo il loro berretto (testa) e i giovani si davano l’aria da vecchi per meritarsi il berretto.
La fede degli antichi distoglieva dal volere, la nuova fede invece comanda per prima cosa volere, quindi di sperare, perche’ l’una non va’ senza l’altra.
E siccome il bello significa qualcosa, tale e’ il senso della bella immagine e adesso come disse lo specchio, basta riflettere apro un’altra bottiglia di grappa rigorosamente alla genziana e mi faccio i gargarismi, le riflessioni vengono meglio… uno due ..uno due.. basta riflessioni ed auguro a mio cognato di trovare serenita' nel luogo dove sta andando..Amen