Senza tema di smentita, siamo in crisi, e’ crollata la fiducia, senti in giro e dicono che le banche non si fidano piu’..ma non di di noi ma delle stesse banche..le altre..sempre le altre..
La cosa ci fa pensare e come conseguenza ecco la diffidenza.. galleggiare che e’ un termine da non sottovalutare.
Il diffidente e’ la piu’ brutta e impestata persona che puoi incontrare, quello vive male e fa vivere male pure gli altri, raccoglie informazioni da tutte le parti, non gli bastano mai.. cazzo e poi non sa a quali fonte deve credere.
Ad
es.. uno che compera prodotti elettronici, guardalo li, lo vedi
entrare in tutti i negozi e comparare prezzi e prestazioni col suo
bravo notis perche ha paura di non ricordarsi le caratteristiche, poi
se ne becca uno che ha un forte sconto..e’ finita, si domanda come
cazzo mai costa cosi’ poco..la ditta ha chiuso o sta per fallire e
se e’ cosi’ addio pezzi di ricambio e assistenza, oppure costa
cosi’ perche sta uscendo un modello nuovo?
Come fare per
scoprire, semplice..si va sul motore di ricerca in Internet, qualcosa
trovi sempre e cosi’ ricominci da capo e non hai ancora concluso
‘na mazza senza contare tempo perso, spostamenti costi di benzina e
rottura di sferisterio.
Il diffidente vuole sapere tutto degli altri ma non vuole rivelare niente di se’.
Manda avanti gli altri a chiedere, gli amici, i parenti.
Se sta pensando di comprare o affittare un appartamento, vuole sapere tutto degli inquilini del piano di sopra, se hanno bambini vivaci, se fanno vita sociale nel senso se scopano in casa per lavoro, se litigano, se suonano uno strumento se il sole quando fa il giro all’inverno si nasconde dietro l’albero che non puoi abbattere o se sti tipi ti strappano i peli dalle palle uno ad uno con guantoni da box, per farne mazzetti da dieci da vendere al semaforo..
A chi chiedere tutte queste informazioni senza destare sospetti e senza svelare le sue intenzioni altrimenti aumenta il prezzo di acquisto? Bisogna frequentare il quartiere, fare acquisti nei negozi, sedersi sulle panchine e attaccare discorso, parlare con le vulvivendole che lavorano nei chiavisteri di zona, i portieri, gli umarell cantieristici.
Salvo
poi scoprire, quando gia’ sta facendo ridipingere le pareti
dell’appartamento dove andra’ ad abitare, che gli inquilini del
piano di sopra, due coniugi anziani e silenziosi, traslocano e al
loro posto si installera’ un medico condotto che lo usera’ come
studio o una famiglia di casinisti brasiliani che hanno tre figli,
due che studiano canto e uno che suona la batteria con il vezzo delle
riunioni settimanali per il collettivo della parrocchia di
Fatemalesorelle.
Una prova che il livello di sfiducia sta
salendo e’ dato dalla decisione del ministero della Pubblica
istruzione di incoraggiare l’uso degli sms alle famiglie per
segnalare che lo studente ha tagliato la lezione. La conseguenza
sara’ che i ragazzi, sentendosi inculati dal sospetto e dai
controlli, si chiuderanno sempre di piu’ nel loro universo
parallelo, fatto di messenger e di chat di youtube, dove nessun
adulto puo’ penetrare in quanto impegnato blog dei saluti.
In
ultima analisi se vogliamo mettere in difficolta’ una persona che
pratica l’arte della sfiducia, fammogli un regalo.
Senza alcun motivo, non sotto feste pre Pasquali o sotto un anniversario, ma del tutto gratuito.
Bene
non vivra’ piu’, si tormentera’ nel sonno si interroghera’
per capire dove ha sbagliato, se gli trombiamo la moglie o la figlia
o tutte due, ogni volta che ci incontrera’ si attendera’ che noi
gli chiediamo qualcosa in cambio, preparando dentro di se’
le
ragioni per giustificare la mancata richiesta che noi
bastardi non faremo.
Basta poco per diffondere l’infelicita’.
Ma saremo dei bastardi o no? Su dai fatemi un regalo..io non vado tanto per il sottile..e godetevi la striscia dello Stefano (pare che il novax si sia arreso..ssssss)