martedì 11 giugno 2024

Favola del giorno.

 

 


Sono approdato al blog dopo anni di internet attraverso le chat e posta elettronica.

Mi ha subito appassionato il discorso del “diario” e dello scrivere quello che si viveva di giorno in giorno.

La chat e’ stata per me molto deludente, li’ si cercavano solo storie e incontri, poca voglia di amicizia e di scambi di opinioni,invasioni di buongiorno buonasera buona tua sorella e poi coltellate da tutte le parti.

Invece nel mondo del blog (me ne sono rimasti sette) ho scoperto degli amici, certo diversi dagli amici della vita reale (ma il blog non lo e’?), ma forse anche per questo piu’ obiettivi.

Li’ ti si conosce per cio’ che dici e che pensi, per le tue opinioni e le tue idee, i sentimenti, gli sfoghi, le incavolature di tutti i giorni.

Li’ ti metti a nudo, al di la’ della fisicita’, senza pensare a come apparire, ma mostrando la tua essenza “senza pelle”.

Ho iniziato per gioco diversi lustri fa’, cominciando a pensare al titolo da dare, all’impaginazione, allo sfondo, alle frasi da inserire, a come descrivere i fatti del giorno, anche queste cose sono comunicazione.

Penso che il blog sia come una propria casa, da arredare e completare di giorno in giorno, e come la casa si evolve con te, cambia aspetto, disposizione dei mobili, quadri appesi, libri nella libreria.

I bloggers sono i vicini del grande condominio che e’ questa famiglia, dove ci si impara a scoprire giorno dopo giorno, dove ti si da’ il consiglio che ti serve, dove puoi sfogarti senza temere di sembrare noioso, dove tutti possono dire la loro lasciando una piccola traccia sotto un post.

Grazie al blog ho preso coscienza di tante cose che non sapevo, ho trovato tante persone che la pensano come me o al contrario di me, persone che hanno passato le cose che ho passato io, persone che hanno i miei stessi interessi, che mi hanno spiegato come cambiare il template, come aggiungere le foto o la musica, come rendere piu’ accogliente la mia casetta virtuale… che poi tanto virtuale non e’’.

E soprattutto mi hanno fatto capire molte cose di me che neanche io pensavo di avere.

Tralascia la facebocche end tuitteristica mania sostitutive del vecchio mispace dove cani e porci, senza offesa per questi ultimi, hanno trovato spazio nel bene e nel male. 

Basta, con ste riflessioni e parliamo di faccende amene, la conoscete la vera storia di Mago Merlino, il vendicativo?

Della bella Ginevra, di Re Artu’, Camelot.. bene io la prendo e la distorco cosi’, alla maniera classica del vostro togotuentinain


Camillot Ammazzadraghi era un cavaliere di Re Artu’ e aveva una particolare ossessione per le bellissime tette di Ginevra, ben sapendo che se le avesse toccate sarebbe stato messo a morte (o come dice una mia amica mandato presso gli Evirati Arabi).
Un giorno Camillot rivelo’ il suo desiderio segreto a Mago Pirlino.. oppss ..Merlino che ebbe una soluzione per soddisfare il suo lussurioso e godereccio desiderio, ma gli disse che gli sarebbe costato 1000 monete d’oro.

Cammillot accetto’ senza esitazione!

Il giorno dopo, mago Merlino preparo’ un sacchetto di polvere urticante e ne mise un po’ nel reggiseno (a coppe rinforzate in quanto la Pip non protesizzava ancora)  della regina Ginevra mentre lei stava facendo il bagno nel latte d’asina.
Non appena la regina si rivesti’ inizio’ a sentir prudere sempre di piu’!
Re Artu’ che ne aveva le palle piene di sentir grattare ste tette, convoco’ il Mago Merlino per chiedergli un rimedio e questi rispose che solo una speciale saliva applicata per 4 ore poteva curare questo terribile prurito e i test svolti dal Mago rivelavano che solo la saliva di del prode guerriero Camillot Ammazzadraghi avrebbe funzionato.
Il Re chiamo’ fece convocare al suo cospetto il prode Camillot, che da furrrbo si era appena messo in bocca l’antidoto alla polvere urticante…
E cosi’ Camillot Ammazzadraghi lecco’ per ore le tette che aveva sempre sognato e venne pure festeggiato dalla corte come un eroe!
Prima di tornare alle proprie stanze Camillot venne fermato da Merlino che gli ricordo’ il debito di 1000 monete d’oro.
Camillot, ormai soddisfatto, si rifiuto’ di pagare, perche’ tanto il Mago non avrebbe potuto confessare in quanto complice del suo inganno. Ebbene…
Il giorno dopo il mago Merlino mise un bel po’ di polvere urticante nelle mutande del Re…