sabato 6 marzo 2010

No alla confisca dell'auto


Sono uno studente universitario di Torino, ho 26 anni, prossimamente laureato, incensurato. Ti scrivo per raccontare l'esperienza negativa accadutami alla fine di luglio. Dopo aver cenato a casa di amici per una festa di laurea, mi stavo avviando verso casa a bordo della mia auto. Giunto nei pressi dell'abitazione, sono stato coinvolto in un sinistro a causa di un'altra vettura che mi ha tagliato la strada ad alta velocità e si è eclissata. Per evitarla sono andato a battere contro il bordo del marciapiede. Per fortuna andavo piano e non mi sono fatto nulla, anche la mia auto non ha subito grossi danni se non la rottura del paraurti anteriore e qualche ammaccatura. In vicinanza transitava una volante della polizia in borghese la quale, dopo avermi trovato già fuori dalla mia vettura spenta mentre provavo a chiamare il carroattrezzi, ha sollecitato l'intervento della polizia municipale. Sono stato sottoposto al test dell'etilometro nonostante il mio racconto dell'accaduto ed alla totale assenza di segni di ebbrezza (avevo bevuto qualche bicchiere di vino cenando). L'etilometro è risultato positivo e mi è stato contestato l'articolo 186 comma 2c. Sono stato privato della patente di guida, l'auto mi è stata portata via a forza e trasportata in un autorimessa a pagamento. Mi hanno assegnato un avvocato d'ufficio e la vettura (che ora è sotto sequestro preventivo da parte della polizia giudiziaria) mi verrà CONFISCATA (in quanto intestata a ME) e venduta all'asta. Inoltre sarò sottoposto a processo e mi verrà decretata una sanzione amministrativa sommata ai giorni di arresto convertiti in ammenda, oltre ovviamente a 10 punti sulla patente. Senza considerare il fatto che, non avendo testimoni, non posso dimostrare di essere stato piratato e quindi rischio pure l'aggravante per incidente stradale con pena aumentata secondo comma 2bis. Sono incensurato e ritengo d'essere un cittadino onesto, sono un bevitore molto occasionale, sò di essere stato sciocco ed ingenuo a mettermi alla guida, nonostante fossi solo nel quartier e vicino al mio, ma non credo di meritarmi una punizione così esagerata. Mi sento impotente e oppresso da un governo ed una giustizia autoritaria e forcaiola il cui scopo non è quello di garantire la sicurezza del cittadino, ma di fare cassa ed appropriarsi di un bene privato confiscandolo, atto anticostituzionale tipico non di una democrazia ma di un regime totalitario. Al proprietario inoltre a seguito di confisca, viene interdetta la possibilità di ricomprare all'asta l'auto, che solitamente viene piazzata in pacchetti da 5-10 auto a blocco per favorire i demolitori e i carrozzieri. Sono studente e senza lavoro, una confisca dell'auto mi costa tantissimo umanamente ed economicamente, senza considerare la sospensione della patente che potrebbe compromettermi proposte di lavoro prossime. Molte persone sono nelle mie condizioni o molto peggiori, perdono il lavoro, si vedono confiscato il mezzo magari da 40.000 euro che stanno ancora pagando a rate dal concessionario, che serve alla famiglia, a portare magari qualche malato in ospedale. Al ddl sicurezza del governo questo non importa nulla, importa solo fare cassa per ripianare i debiti dello stato. Per questo ti scrivo, sperando che possa pubblicare la mia lettera e che possa magari aprire una delle tue "battaglie" contro la confisca dell'auto. Molti amici ci stanno provando con una raccolta firme, scrivendo ai parlamentari, fondando gruppi su facebook. Ci serve il tuo ed il vostro aiuto, perchè come è successo a me potrebbe succedere in qualsiasi momento a qualcuno di voi. Non permettiamo che lo stato ci privi dei nostri beni privati, acquistati con sudore, lavoro e sacrifici. Il link per la raccolta firme è il seguente:
NO ALLA CONFISCA DELL'AUTO