mercoledì 7 marzo 2012

Equo Compenso..altra infornata.

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 Con sentenza 2159/2012 il TAR del Lazio ha respinto tutti e otto i ricorsi presentati contro il famigerato decreto Bondi, ovvero la norma mediante cui e’ stato indotto il meccanismo dell’equo compenso sul prezzo effettivo dei supporti adibiti alla memorizzazione dei file audio e video (ad esempio i DVD, i flash drive USB, le SD Card etc.) basandosi sul discutibile principio secondo cui tenendo conto del fatto che questi potrebbero essere impiegati per eseguire la copia di contenuti protetti da copyright appare giusto aumentarne il costo, proporzionalmente alla memoria in dotazione, come forma di risarcimento.
 La norma, nonostante sia stata attaccata a piu’ riprese per il modo ben poco meritocratico ed estremamente semplicistico con la quale viene applicata, e’ stata comunque confermata e pienamente legittimata dalla giurisprudenza.

Questo a riconferma che in italia, al solito rigorosamente minuscola ci sta un magna magna unico… a parte che da tempo compero in altri paesi e me li faccio spedire sotto mentite spogliee poi permettetemi io ci posso tenere tutto quello che cazzo voglio in un DVD o altro mezzo di memorizzazione file e perche’ devo pagare in piu’ qui in italia? Solo perche’ dei cani avidi e succhia cazzi e soldi dicono che si potrebbero memorizzare dei brani o video? Ok ok  allora perche’ non ci fanno pagare l’affitto del nostro cervello? Funziona quasi come essi, possiamo ricordare le canzoni e video… tranquilli che presto ci vieteranno pure questo… guai a ricordare le nostre canzoni preferite.
Forza, metteteci in cella perche’ siamo potenziali criminali e magari anche evasori fiscali e liberate stupratori maniaci almeno avremo la speranza che vengano a rompervi il culo che tra l’altro sara’ di certo non integro.
Si dice in America.. colpirne uno per educarne cento.
Si traduce in italia.. colpirne uno per incularne cento.
Il bello e’ che viene definito EQUO COMPENSO… dove minchia sta’ l’EQUITA’?
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