Domenica
4 dicembre 2016 andremo a votare SI o NO per la riforma di circa 40
articoli componenti la Carta Costituzionale .
10
anni fa nel 2006 ci fu il Secondo Referendum Nazionale su
iniziativa del centro-destra inerente ad una vasta modifica
costituzionale e la maggioranza fu per il NO.(38,71% e 61,29%).
Il
Primo
fu nel 2001 per il Titolo V e la maggioranza fu per il SI al 64,2%.
Perche'
e per cosa voteremo?
Condivido
con Giorgio La Malfa e Massimo Andolfi che:
La
nostra Costituzione e' fatta in due parti separate..
la
Prima parte con valori da non toccare..
la
Seconda parte riguarda la macchina dello stato che deve essere
aggiornata secondo i i tempi in cui viviamo.
La
Prima parte indicherebbe le destinazioni
la
Seconda il veicolo che dovrebbe portare gli italiani verso di esse.
Le
destinazioni sono la lotta di Liberazione da cui e' nata la
Costituzione e dovrebbe essere intoccabile, sul veicolo si potrebbe
intervenire senza correre rischi.. ma qui e' il dilemma e si rischia
di sbagliare perche' nulla sancisce la distinzione tra queste due
parti.
Per
70 anni tre elementi hanno protetto la carta..
-
L'equilibrio tra i poteri dello stato.
-
L'utilizzo dell'art 138
per operare revisioni di singoli aspetti della costituzione non per
una riforma di essa e cioe' esercitando un potere costituito e non
costituente che spetta al popolo.
-
Il rigetto, infine, dell'idea che la maggioranza politica di turno
(che e' sempre una minoranza del paese) possa alterare la nostra
democrazia.
Il
voto che ci e' richiesto contrasta con i criteri citati ed apre un
gruppo di modifiche costituzionali destinato ad essere aperto per
anni.
Chi
ci garantisce l'intoccabilita' della prima parte, una volta che
cambieremo questi 40 articoli?
Vuol
dire che se cambieremo questi 40 articoli la porta sara' aperta e chi
arrivera' al governo potra' fare tutto cio' che vuole, alla faccia
della Costituzione del 48.
Spero
di non rivivere gli orrori del nazismo ed e' per quello che votero'
NO.