martedì 19 febbraio 2019

Scorreggia.



Il post odierno e' dedicato ai Petomani e senza offesa alcuna prendo esempio dal Divino che nell'ultimo verso del canto XXI dell'inferno della sua commedia citava il fatto che il diavolo Barbariccia come segnale di avvio per i suoi accoliti trombettava e precisamente elli avea del cul fatto trombetta.
Detto cio' mi rimembro una poesia goliardica dedicato alla scorreggia e trascrivo paro paro.

Sin da quando il mondo aveva
ben viventi Adamo ed Eva
era in voga in tutti quanti
di coprirsi il davanti,
mai nessuno penso’, strano,
di coprirsi il deretano.
Le scorregge più discrete
conturbavano la quiete
ed allor i dolci suoni
non urtavano i calzoni
La scorreggia di gran gloria
si e’ coperta nella storia
Sin da quando i sodomiti,
di scorregge assai periti,
per eccesso di misura
si otturavan l’apertura,
i Romani allor sommessi
non frenavan gli eccessi.
Pur Augusto Imperatore
scorreggiava a tutte l’ore
e la corte assai perfetta
scorreggiava in etichetta
e persino in casi gravi
scorreggiavano gli schiavi
Si racconta che Tiberio
scorreggiasse serio serio
che Caligola il tiranno
scorreggiasse tutto l’anno
e più d’una ogni mattina
ne facesse Catilina
Marco Tullio in Campidoglio
le lasciava come l’olio
e non eran certo poche
domandatelo alle oche;
e perfino le Vestali
ci spegnevano i fanali
Cicerone per ore intere
chiacchierava col sedere
quelle poi di Cariolano
si sentivan da lontano
e con schiaffo sulla trippa
scorreggiava pure Agrippa
Muzio Scevola e Porsenna
ne portarono per strenna
alle feste d’Imeneo
ove il console Pompeo
e più ancora il gran Lucullo
scorreggiavan per trastullo
Scorreggiava Roma intera
da mattina sino a sera,
scorreggiava in gran stile
anche il sesso femminile;
mentre invece Cincinnato
le faceva in mezzo al prato
Scorreggio’ Napoleone
anche al rombo del cannone
“La battaglia non si perda”
e Cambrone rispose “merda”,
ch’è la cosa più sicura
se c’è in mezzo la paura.
Scorreggiava come un tuono
fin Cleopatra dal suo trono
in contrasto con Agrippina
che facevale in sordina
e Cornelia ai suoi gioielli
ne faceva dei fardelli
Le faceva senza posa
Messalina silenziosa
scorreggiava assai felice
la dolcissima Beatrice
ed il sommo padre Dante
le annusava tutte quante
Le scorreggie del Boccaccio
ti rendevano di ghiaccio
Scorreggiava pure Tasso
imitando il contrabbasso.
Mentre invece il Machiavelli
sradicava gli Alberelli
Il gran Volta con Pila
le faceva sempre in fila,
di Archimede dir si suole,
che oscurasse pure il sole
mentre a colpi di pennello
le faceva Raffaello
Dopo quanto e’ stato detto
non si può chiamar difetto
se noi pure qualche volta
le facciamo a briglia sciolta
perciò è logico e prescritto
che scorreggi il sottoscritto.