venerdì 17 luglio 2020

io vorrei...


Per me, come per molti altri qui a Casalcoso, non e’ tanto importante che le opinioni siano raccolte sotto un post ma che il post produca un effetto superiore alla somma delle parti.
Quindi nelle mie aspettative c’era quello che io chiamo il «colpo d’occhio», ovvero la capacita’ di avere, solo scorrendo la pagina, un’idea precisa di cosa c’e’ di importante e di che tipo possa essere il Post.
E’ uno dei punti di valore aggiunto indiscutibili del concetto di opinione o passatempo.
Non e’ come leggere un giornale, a volte il Post non e’ immediatamente comprensibile soprattutto se scritto in togolese, ogni cambiamento del tipo di lettura richiede abitudine e forse dobbiamo solo abituarci a questa formula.
Ogni volta che c’è un cambiamento, si richiede un adattamento e questo e’ un problema grosso da risolvere e di certo non per chi lo scrive ma per chi lo legge e stavolta come tema iniziale redatto in una giornata tipicamente invernale dove uno non sa che cazzo fare, pongo un desiderio.. che ho soggettato in
..IO VORREI ..
son solo due parole ma ne esce un post senza pretese perche’ e’ molto semplice, basta solo lasciar correre la fantasia.. e mentre stringo il sole scomparso tra le dita penso a cio’ che vorrei…


Vorrei tornare fanciullo con la molletta a sostegno del ciuffo dei capelli ancora castani.
Vorrei sentire l’odore della miscela del mio Motom 48 a benzina, ovverossia un quattro tempi che dava la pastina alla concorrenza in quanto superava i 100 Km/h.
Vorrei spremere il dentifricio nel vasetto della crema notte di Lella, quello che per acquistarlo occorre fare una trasfusione e firmarre due etti di cambiali senzosso.
Vorrei togliere il mastice dal vetro appena messo e fare le palline da tirare alla Gabriella che cazzia la Sumia.
Vorrei fare altre palline con la mollica del pane e poi a tavola coi parenti far finta di aver tolto il cappero dal naso e buttarlo nel piatto di Linuccio che schifa se trova un capello ma si mangia pesce crudo.
Vorrei poter rompere i vecchi termometri ormai introvabili, far uscire il mercurio e divertirmi con le gocce che escono si congiungono e si dividono.
Vorrei mettere lo zucchero nel serbatoio della moto del figlio di Peppino del ferrodicavallo che lascia acceso il motore mentre prendo il sole nel terrazzo vistamare e mi inquina la respiratoria. Vorrei rifare la mia impronta sul marciapiede di cemento fresco (l'ho fatto a Sulmona per sbaglio) e far godere come un selvaggio il Carlucci.
Vorrei mettere i chiodi tipo quelli che usa Dario il tappezziere per le sedie, nella ruota del pirlapassoechiudo che parcheggia nei posti non suoi e anche per traverso e non si accorge nemmeno se gli si sgonfiano le gomme.
Vorrei fare un rutto modulato lungo 10 secondi e superare il mio record dei 6.
Vorrei evitare di invecchiare ma tanto lo sono gia' e me ne fotto.
Vorrei che fosse sempre estate ma senza covid19.
Vorrei credere che l’astronauta sia un lavoro da poter fare anche di giorno perche’ di giorno non ci sono le stelle e non si sa dove atterrare.
Vorrei credere che un amico rimanga amico e non tradisca mai.
Vorrei credere che la Ferrari possa nuovamente vincere.
Vorrei che i bagnini smettessero di osservarmi mentre infilo le onde.
Vorrei che Valentino possa aver la forza di evitare di fare figure di merda.
Vorrei che Facebucche la smettesse di inserirsi sui miei blog.
Vorrei che il comune di Bugliano esistesse davvero.
Vorrei infine smettere di scrivere quello che vorrei che tanto non servira’ a un belino di niente.