Finito l'anno bisesto ne comincia uno nuovo che non promette di vedere la luce in fondo al tunnel per vari motivi e cominciamo con le sorprese per gli utenti WhatsApp che stanno ricevendo o riceveranno l'avviso dell'aggiornamento dei dati sulla privacy e la sicurezza che dovranno essere approvati entro l'8 febbraio pena disattivazione dell'account... questo msg sta mettendo in allarme gli utenti, causa dubbio di potenziale pericolo per la sicurezza dei propri dati.
Per chi non l'avesse ancora ricevuto il msg e' questo:
«WhatsApp sta aggiornando i propri termini e l'informativa sulla privacy». E prosegue «Toccando “accetto”, accetti i nuovi termini e l'informativa sulla privacy, che entreranno in vigore l'8 febbraio 2021. Dopo questa data, dovrai accettare questi aggiornamenti per continuare a utilizzare WhatsApp. Puoi anche visitare il centro assistenza se preferisci eliminare il tuo account e desideri ulteriori informazioni».
I castigatori giocano in casa quando succedono questi avvenimenti (vedi precedenti post del dicembre 2017) ma per continuare a whatsappare dovrete eseguire necessariamente l'aggiornamento dei dati.
Questo aggiornamento mira proprio a tutelare Facebook che continuera' a usare i dati in arrivo dall'app di messaggistica istantanea, e a condividerli anche con Messenger e Instagram.
In tutto questo, pero', per noi Italiani e per il resto d'Europa cambia ben poco rispetto alle condizioni attuali in quanto questo aggiornamento non avra' effetti.
Questo e' l'inizio relazione con la privacy da parte di Facebook, che pochi anni fa ha comprato WhatsApp.
I raid delle pubblicita' sui social, a volte stranamente fin troppo attinenti non solo alle ricerche online ma anche alle conversazioni in chat, unito a questo nuovo avviso, sta facendo migrare parecchi utenti presso altre applicazioni analoghe (vedi Telegram e Signal) meno invasive.
Lo dimostra il fatto che nella prima settimana 2021 WhatsApp con 10,5 milioni ha perso l'11% di iscritti rispetto la settimana precedente e Telegram ne ha guadagnati 7,2 milioni.
Esistono incrementi anche per Signal a tal punto che i server sono andati in tilt causa l'impennata delle iscrizioni che hanno impedito l'invio dei codici di verifica.
Quindi Sia Telegram che Signal si differenziano per una maggiore sicurezza per la privacy, a partire dalle chat criptate.. Signal in particolare utilizza una diversa e piu' sicura gestione dei dati sensibili, come data e ora di invio dei messaggi, i numeri di telefono del mittente e del destinatario e la loro localizzazione.
Per confrontare le sicurezze tra WhatsApp e Telegram lumate questo post.
Ora si tratta di valutare se queste nuove regole di WhatsApp debbano farci preoccupare o meno e a giudicare questa enorme migrazione penso sia opportuno aggiungere un'app alternativa anche in considerazione del problema delle condivisione dei dati con la piattaforma madre Facebook per quanto riguarda la WhatsApp.