Essere
2.0 vuol dire essere nel
21esimo secolo,
essere connessi, non a caso questo millennio inizia per “20″ , un
grande passo avanti rispetto al precedente “19″.
Per ora questo passo,
questa grande differenza non si esprime tramite cambiamenti “reali”
come una diversa redistribuzione sociale della ricchezza o del
lavoro, o tramite nuovi modelli di conoscenza, ma nella presenza di
nuovi sistemi di
comunicazione,
globali e veloci, in strettissima relazione tra di loro.
Il mondo 2.0 e' diretta conseguenza dei limiti presenti nel mondo reale.
La nuova societa', espressione di questa prima parte di ventunesimo secolo, di quel 2.000 che essendo agli inizi e' per ora “solo” 2.0, e' connessa, veloce, semplice, partecipe ed estremamente poco riflessiva.
Il mondo 2.0 e' diretta conseguenza dei limiti presenti nel mondo reale.
La nuova societa', espressione di questa prima parte di ventunesimo secolo, di quel 2.000 che essendo agli inizi e' per ora “solo” 2.0, e' connessa, veloce, semplice, partecipe ed estremamente poco riflessiva.
La generazione 2.0 e'
stanca del modello precedente, stanca di essere solo diligente
spettatrice.
La rete e' cassa di risonanza di tutto cio' che in modo intangibile ci rappresenta... il nostro pensiero, la nostra attenzione, le nostre forme di espressione, la nostra coralita'.
La rete e' cassa di risonanza di tutto cio' che in modo intangibile ci rappresenta... il nostro pensiero, la nostra attenzione, le nostre forme di espressione, la nostra coralita'.
Ci stiamo
progressivamente spostando dal mondo reale, soffocato da elementi
tangibili e selettivi, verso un nuovo e piu' semplice mondo
virtuale.
Una fuga dalla realta' verso un mondo di facili pensieri, incorporeo, talvolta anche scadente, ma sempre in grado di fornire nuove possibilita' di integrazione.
Una fuga dalla realta' verso un mondo di facili pensieri, incorporeo, talvolta anche scadente, ma sempre in grado di fornire nuove possibilita' di integrazione.
Essere 2.0 o
due punto zero qual dir si voglia significa vivere nel terzo
millennio, significa non avere pazienza, significa vivere utilizzando
quotidianamente internet, molte volte al giorno, significa clikkare,
postare, twittare, visualizzare, feedare, taggare, selezionare,
cercare, commentare, …
La società del “troppo” ha lasciato il passo alla società del “subito”, si tratta di un enorme cambiamento, non di un “passo in avanti” ma di un “grande passo” le cui infinite peculiarita' sono tutte da analizzare.
Nuove banalita' globali sostituiscono ingessati, esclusivi ed imperscrutabili centri di conoscenza e forse di potere.
La società del “troppo” ha lasciato il passo alla società del “subito”, si tratta di un enorme cambiamento, non di un “passo in avanti” ma di un “grande passo” le cui infinite peculiarita' sono tutte da analizzare.
Nuove banalita' globali sostituiscono ingessati, esclusivi ed imperscrutabili centri di conoscenza e forse di potere.
Nuove eteree
amicizie diventano
sintetiche antagoniste del prendersi per mano.
Non a caso chi e' nato in questo secolo, la cui data di nascita inizia per 2 e 0, riesce a cogliere al meglio lo spirito e le dinamiche virtuali di questo nuovo palcoscenico, proprio perche' privo delle antecedenti vecchie infrastrutture, spesso espressione della società “1.9″, moderna e postmoderna.
Di una cosa dobbiamo esser certi ovvero che siamo solo agli inizi.
Non a caso chi e' nato in questo secolo, la cui data di nascita inizia per 2 e 0, riesce a cogliere al meglio lo spirito e le dinamiche virtuali di questo nuovo palcoscenico, proprio perche' privo delle antecedenti vecchie infrastrutture, spesso espressione della società “1.9″, moderna e postmoderna.
Di una cosa dobbiamo esser certi ovvero che siamo solo agli inizi.