lunedì 4 maggio 2015

Diversamente Giovani Lavoratori.

 
G.D.L Giovani Diversamente Lavorativi.


Ecco lo stacco dall'attivita' trabacatoria e questa e' la storia di Simone, un giovane laureato da 110 e lode con bacio a lingua in bocca, impegnato a macinare carriera dentro una multinazionale.
Simone ha un collega di 55nne, Lino, che si e' appena dimesso per problemi con l’azienda in quanto gli sono state imputate lentezza e incapacita' di adattamento al nuovo o alle nuove tecnologie.
In realta', Simone e' il vero problema di Lino che con vent’anni di meno e di stirpe Marchionnana si e' ritrovato a vessarlo in veste di suo superiore.
E' che da quando Lino si e' licenziato per causa sua, Simone non dorme piu' la notte perche' sa di essere diventato uno squalo come gli altri.
Ci vorrebbe una pagina, forse un libro intero, per sviscerare le questioni relative al significato moderno del lavoro che la confessione di Simone porta in superficie.
In questo breve post mi accontentero' di sfiorarne un aspetto.
Detto tutto il male possibile dei pelandroni e dei cialtroni, si puo' chiedere a un uomo di mezza eta', con energie in calo e familiari a carico, di avere la bava alla bocca di un trentenne concentrato soltanto sulla carriera?
Si puo' immaginare un modello unico di societa' in cui la legge della giungla viene applicata indifferentemente a tutte le generazioni?
Con il prolungamento della vita e l’inaridirsi delle pensioni ad effetto Fornero il sistema produttivo del futuro non potra' piu' permettersi il lusso di rottamare i «diversamente giovani» ai primi cenni di cedimento.
A meno di procedere ad esecuzioni di massa Isefiane, sara' costretto a riformare uno schema che accanto a quello dei giovani squali preveda ed esalti, in ruoli e con modalita' diverse, il contributo del saggio Togolano..ano per gli amici.