domenica 28 febbraio 2016

Little bastard.


A volte si dice che certe cose portano sfiga a chi le possiede e stavolta parliamo dell’auto di James Dean..Lui la battezzo’ “Little Bastard”, piccola bastarda e forse non aveva tutti i torti. Sulla Porsche Spider 550 l’attore ci lascio’ le penne il 30 settembre del 1955 e, dopo la sua morte, l’auto non ha portato altro che sfiga a chiunque si avvicinasse. 
Cominciamo con l’elenco che e’ degno di un copione da romanzo mozzafiato stile Stephen King come in “Christine”. 
Dopo la morte di James la macchina fu acquistata da George Barris, famoso in tutto il mondo per le sue incredibili creazioni di effetti cinematografici. Alloora..mentre veniva rimorchiata da un camion si sgancio’ dai sostegni e spezzo’ una gamba ad un meccanico.. e non e’ che l’inizio perche’in seguito il motore della Piccola bastarda fu venduto ad un medico, pilota dilettante, che lo installo’ sulla sua auto da corsa. 
Durante una competizione il medico perso il controllo dell’autovettura, investi’ ed uccise uno degli addetti al controllo della gara. 
Il medico rimase gravemente ferito. 
Continuiamo con un altro pilota che aveva montato sulla sua auto un semiasse proveniente sempre dalla Little Bastard ed ebbe un gravissimo incidente stradale. 
Poi un altro corridore utilizzo’ i suoi copertoni e rischio’ di morire causa esplosione di uno degli stessi. Insomma tra verita’ e leggenda, sempre legate alle parti del motore della Porsche, si sono verificate altri strani incidenti. 
I veri episodi possono essere verificati solo tramite i giornali dell’epoca ed e’ trascorso oltre mezzo secolo ma la scia delle disgrazie non finisce qui ovviamente. 
Mentre i pezzi del motore distribuiti tra diversi piloti continuavano a provocare morti e disgrazie, il corpo principale dell’auto “maledetta” la scocca, era nel deposito di Barris. 
Qualcuno racconta che un ragazzino che si intrufolo’ all’interno dell’auto per rubare un pezzo come ricordo e si taglio’ un braccio sul telaio in un modo talmente grave che i medici furono costretti ad amputargli l’arto. Ed ancora. 
La carrozzeria ed il telaio del Porsche, nonostante che fossero solo rottami, furono utilizzati in una mostra viaggiante per una campagna sociale contro la velocita’, per la sicurezza sulla strada a Los Angeles e in tutti gli Stati Uniti. 
Pagando 50 centesimi i visitatori potevano sedere al posto di guida e leggere una targa sulla quale era scritto “Questo incidente poteva essere evitato”. Una iniziativa meritoria , ma che presto si trasformò in un cerchio vizioso di “strani” incidenti. 
A Sacramento il telaio dell’auto senza alcun preavviso si stacco’ fracassando l’anca di un visitatore. Alla tappa successiva della mostra il camion che trasportava i rottami contorti della Piccola bastarda fu tamponato violentemente. 
Nell’urto i portelloni si aprirono e l’auto slitto’ all’esterno travolgendo ed uccidendo un uomo a bordo di un’ altra auto che viaggiava dietro l’autoarticolato. 
Giunto nell’Oregon il freno a mano del camion si ruppe all’improvviso e il mezzo frantumo’ una enorme vetrina di un vicino negozio. 
Ultimo episodio... a New Orleans, senza alcuna causa apparente la Porsche si distrusse in 11 pezzi per l’incredibile cedimento dei sostegni della pedana sulla quale era poggiata. 
Agli organizzatori della mostra itinerante comincio a bruciare il culo e quindi decisero di togliersi dalle palle i rottami e li rispedirono a Los Angeles.
2015 al mio amico avvocato di Casalcoso col suo Carrera..aveva nel libretto la foto della little bastard, embe' il suocero e' morto in un incidente e lui con la car ereditata si e' diviso dalla moglie (ma forse per lui e' andata di culo) e la macchina e' passata alla moglie e mo' so' fatti sua.
La Bastarda del James ad ogni modo fu caricata su di un treno, ma non e’ mai arrivata a destinazione. 
Svanita nel nulla. 
Puff…Per ritrovarla furono ingaggiati investigatori privati e fu promessa una taglia di un milione di dollari
Nada ..zero di negativo. “Little Bastard” non c’e’ piu’, come il suo biondo ed inquietante padrone, il mito, il ribelle, il sogno americano della gioventu’ bruciata, lui, James Dean ora basta con le sfigate e diamo spazio a Stefano e le sue dissertazioni politiche ... ehmm dopo le foto della Bastardina