venerdì 30 ottobre 2009




OPERA DEGRADATA – NESSUN DIRITTO

Come da Consulente Legale Informatico dell’Avv. Valentina Freudiani

LUCIANA LITTIZZETTO




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Specchio specchio delle mie brame, qual e’ la piu’ pirla del reame? Eccola qua. Con la faccia sbacalita del tonno quando il marinaio gli dice che sta mangiando sua suocera… l’avete vista quella pubblicita’ del cazzo che passava in tv quest’estate? Col marinaio nella cambusa che masticando il tonno in scatola consolava un gruppo di pescioni attoniti dicendo….Son sempre i migliori che se ne vanno…. Una roba cosi’ macabra che faceva venire la pelle d’oca alle anatre… Cosi’ mi sento. Un po’ tonna. Per fortuna che abbiamo visto la Belen salire le scale con quel culetto a mandolino per la gioia dei nostri pirletti. No, perche’ in Italia e’ uno scandalo via l’altro. Non riesci a starci dietro. I politici fanno a gara uno a metterla in quel posto all’altro. E non solo in senso metaforico. Apri gli armadi e piovon giu’ cataste di scheletri. Ormai la mano sul fuoco non la metterei per nessuno.

Le mani piuttosto me le metterei da altre parti. Tipo una davanti e una di dietro che non si sa mai. L’unico su cui giurerei e’ Napisan. Anzi per la verita’ prima erano due. Napisan e Barbapapa’. Mapare che sia saltato fuori un video in cui Barbapapa’ salta sulle piume al Gabibbo. Invece su Napisan son sicura. Lui e’ veramente uno al di sopra delle parti. Anche delle parti del corpo. Quello che stupisce e’ anche dove trovino il tempo. No, dico. Noi che facciamo mestieri piu’ o meno normali siam sempre di corsa. Trafelati. Afana’ (affannati perchi legge da lontano). Noi bagiane non abbiamo neanche tempo di andare a fare la tinta e voi badola di sedervi dal barbiere a farvi fare la barba come si deve. Questi qua, i politici dico, che noi paghiamo profumatamente, invece han del gran tempo da perdere. Delle mezze giornate per coltivare i vizi. Poi ci mancherebbe. Il privato, lo dice la parola stessa, e’ privato...

Uno puo’ fare quel che gli pare. Anche fare l’amore con un rinoceronte o con un palo del divieto di sosta per quel che mi riguarda. E non credo nemmeno che sto gusto per la tromboiserie fuori dai canoni possa interferire sulle prestazioni lavorative. Anzi. E vorrei dire anzi. Forse sei persin piu’ carico. La cosa che stupisce pero’ e’ che quando si rivolgono a noi, i politici, parlan sempre di fiducia. Vogliono la fiducia degli elettori, chiedono la fiducia al governo. Ma come? Proprio voi? Ormai non si fa piu’ niente, neanche una legge sulla stagionatura delle scamorze, senza chiedere la fiducia. Quando l’approvazione di una legge e’ complicata, tocca mettere d’accordo tanti pareri, si rischia di non avere la maggioranza, si chiede la fiducia ed e’ bell’e fatta. Si usa la fiducia come il Guttalax, per costringere il Parlamento a scodellare le leggi senza troppi sforzi, fiducia ad effetto lassativo. Ma scusa. Io credevo che fosse Galbani, che voleva dire Fiducia. Non Cota e Alfano.

Ma come si fa ad andare avanti a colpi di fiducia? A casa mica facciamo cosi’? Non e’ che se tuo marito ti dice …Stasera esco, dove sono i preservativi?.. e tu gli chiedi..dove cazzo vai.., lui ti dice..abbi fiducia...Di solito si discute. Se mai poi gli si mettono le mani addosso e i preservativi in quel posto con tutta la scatola, ti pare? Che poi se vogliamo mettere i puntini sulle I. Se avessero veramente fiducia, farebbero il dibattito in Parlamento e la votazione normale, non ti pare? Invece proprio perche’ non si fidano, fan che mettere la ..fiducia... Perche’ sanno di tradirla loro per primi. Fiducia e non rompete i Maroni. Inteso come ministro e come balle. Allora senti. O la eliminiamo dal vocabolario o, se proprio non riusciamo a governare senza, non chiamiamola piu’ fiducia almeno. Chiamiamola..Votacchio…,il voto a cacchio o votazzo il voto a…..