mercoledì 27 gennaio 2016

Cappuccetto Rosso.



Questa e' la versione originale della bimbetta chiamata Cappuccetto Rosso (alias profilattico comunista).
Tale red cappuccet camminava per il bosco con il suo cestino di vimini recuperato dalla differenziata col navigatore impostato in quel della casetta dove sua nonna ex esodata Fornerata, trascorreva l'esistenza in attesa della pensione di riversabilita' del marito decuiussato da parecchio tempo.
L'aria era tersa quasi quarta, gli usignoli cinguettavano allegramente saltellando di ramo in ramo e il gufo ovviamente gufava lumando la partita toro ariete ascendente juve.
"Che giornata ganza !"
esclamo` Cappuccetto Rosso tutta felice mentre continuava per la sua strada cantando l'allegra canzoncina col motivo di e' morto un biscaro..
La mamma le aveva raccomandato di stare attenta ai brutti incontri nel bosco datosi che a volte loschi figuri si nascondevano dietro agli alberi per insidiare le tenere fanciulle come lei.
"Non preoccuparti mammina," disse la Cappuccetto Rosso,
"chi mai potrebbe volere far del male ad una bimba, nel nostro ridente paesello del mulino bianco ?"
E cosi` si era incamminata, per portare alla nonna una cosa di cui ella aveva estremo bisogno.
Mentre seguiva il sentiero degli innamorati eccoti un lupo feroce e cattivo sbucare da dietro ad un albero..
"Ciao cara figliola di rosso vestita, cosa fai qui?"
Cappuccetto Rosso stava per dire: "Vaffanculo, lupo!" ma si trattenne non per educazione ma per lumaggio.
Aveva infatti notato l'attrezzo riproduttivo di considerevoli dimensioni che dondolava tra le gambe della belva.
"Yum-yum"
penso' Cappuccetto Rosso gettandosi avidamente sul lupo a scopo violentatorio..
"Aiuto, aiuto", grido` il lupo, mentre Cappuccetto Rosso slurpava il minchisterio a bocca spalancata.
Divincolandosi il lupo riusci`a liberarsi dalla presa e afferrato un nodoso ramo, colpi` alla nuca la fanciulla, tramortendola.
Poi, fuggi` disperato, finche` non arrivo` ad una casetta isolata, dove penso` di poter trovare rifugio... busso` alla porta.
"Chi e`?"
chiese una tremula voce da dietro alla porta.
"Incaricato Eni per la letture del gas"
disse affannosamente il lupo.
"Un uomo!" penso' la vecchia, che altri non era che la nonnina adorata di Cappuccetto Rosso e subito lo fece entrare.
Non appena il lupo fu entrato, la vecchia gli balzo` addosso con sorprendente agilita` e comincio` a baciarlo sulla bocca.. poi si denudo` e gli disse: "Lettore gasista ispeziona questa tubatura, che mi pare perda gas ...he he”
Il lupo si senti` svenire alla vista del pube della vecchia novantenne e corse verso la porta ma la vecchia gli fece una presa al collo da lottatrice wrestlinghiana professionista, e lo fece cadere al suolo.
La nonna di Cappuccetto Rosso a tutti gli effetti, era una ninfomane di 94 anni, ex-prostituta che operava sia in un bordello di Mappano che sulla strada da Borgaro alla Falchera.
Il lupo passo` momenti terribili e riusci` a sottrarsi alle sue voglie solo sfasciandole sul cranio un pesante posacenere in marmo con la scritta "Ricordo di Riccione" recuperato dai pensionati di Villa Tapparelli, castigato durante le ferie di gruppo nel duemilaequindici nell'hotel 4 stelle e una cometa.
Wolf stava per uscire dall'alcova, quando udi` bussare alla porta.
"Chi e`?" chiese imitando la voce tremolante della vecchia.
"Sono io nonnina, Cappuccetto Rosso"... senti' rispondere il lupo con grande sgomento.
Immediatamente chiuse la vecchia nel gabinetto, si mise la sua cuffia in testa e si infilo` nel letto, da cui grido`:
"Avanti" alla fanciulla.
"Eccomi nonnina", disse Cappuccetto Rosso avvicinandosi al letto ed infilando la mano nel cestino...
"Ti ho portato la lavanda vaginale che avevi richiesto col sms" disse estraendo dal paniere un enorme strumento di gomma di foggia strana.
"Oh, ehm, grazie." rispose il lupo.
"Ma, nonnina, che mani grandi che hai!"
disse sgranando occhioni la dolce fanciulla.
"Davvero? Beh, perche` non torni a casa prima che faccia buio?" "E che bocca grande che hai!"
"Si, e` perche` ho tolto la dentiera...ma ora vai, su....muoviti!"
"E che uccello grande che hai!" disse scostando il lenzuolo e fissando il membro del povero malcapitato e si getto` su di lui, facendosi impalare dall'attrezzo lupesco.
"Ahhh mi hai schiacciato il testicolame..." urlo' il lupo,
nel contempo la porta del gabinetto si spalanco` e ne usci` la vecchia, che subito si sedette sulla faccia del lupo.
"Mmmmph....fmmfmm..." borbotto` il lupo, ormai stremato, quando dalla porta di ingresso della casupola entro` un cacciatore.
"Mio dio, un lupo!" grido`, ed estraendo un fucile mitragliatore Kalashnikov fece fuoco sulle due ninfomani, riducendole a gruviera. "Grazie", disse il lupo al suo salvatore
"non so come ringraziarti."
"Oh, il modo ci sarebbe...." rispose il cacciatore, soppesando il minchiame del lupo tra le sue mani;
"Baciami stupido!"
Il lupo e il cacciatore si allontanarono nel tramonto mano nella mano, e vissero per sempre felici e contenti.
Larga e' la foglia , stretta e' la via e questa sopra e' una gran fesseria.