Questa
e' la versione originale della bimbetta chiamata Cappuccetto Rosso
(alias profilattico comunista).
Tale red cappuccet
camminava per il bosco con il suo cestino di vimini recuperato dalla
differenziata col navigatore impostato in quel della casetta dove sua
nonna ex esodata Fornerata, trascorreva l'esistenza in attesa della
pensione di riversabilita' del marito decuiussato da parecchio tempo.
L'aria
era tersa quasi quarta, gli usignoli cinguettavano allegramente
saltellando di ramo in ramo e il gufo ovviamente gufava lumando la
partita toro ariete ascendente juve.
"Che
giornata ganza !"
esclamo`
Cappuccetto Rosso tutta felice mentre continuava per la sua strada
cantando l'allegra canzoncina col motivo di e' morto un biscaro..
La
mamma le aveva raccomandato di stare attenta ai brutti incontri nel
bosco datosi che a volte loschi figuri si nascondevano dietro agli
alberi per insidiare le tenere fanciulle come lei.
"Non
preoccuparti mammina," disse la Cappuccetto Rosso,
"chi
mai potrebbe volere far del male ad una bimba, nel nostro ridente
paesello del
mulino bianco ?"
E
cosi` si era incamminata, per portare alla nonna una cosa di cui ella
aveva estremo bisogno.
Mentre
seguiva il sentiero degli innamorati eccoti un lupo feroce e cattivo
sbucare da dietro ad un albero..
"Ciao
cara figliola di rosso vestita, cosa fai qui?"
Cappuccetto
Rosso stava per dire: "Vaffanculo, lupo!" ma si trattenne
non per educazione ma per lumaggio.
Aveva
infatti notato l'attrezzo riproduttivo di considerevoli dimensioni
che dondolava tra le gambe della belva.
"Yum-yum"
penso'
Cappuccetto Rosso gettandosi avidamente sul lupo a scopo
violentatorio..
"Aiuto,
aiuto", grido` il lupo, mentre Cappuccetto Rosso slurpava il
minchisterio a bocca spalancata.
Divincolandosi
il lupo riusci`a liberarsi dalla presa e afferrato un nodoso ramo,
colpi` alla nuca la fanciulla, tramortendola.
Poi,
fuggi` disperato, finche` non arrivo` ad una casetta isolata, dove
penso` di poter trovare rifugio... busso` alla porta.
"Chi
e`?"
chiese
una tremula voce da dietro alla porta.
"Incaricato
Eni per la letture del gas"
disse
affannosamente il lupo.
"Un
uomo!" penso' la vecchia, che altri non era che la nonnina
adorata di Cappuccetto Rosso e subito lo fece entrare.
Non
appena il lupo fu entrato, la vecchia gli balzo` addosso con
sorprendente agilita` e comincio` a baciarlo sulla bocca.. poi si
denudo` e gli disse: "Lettore gasista ispeziona questa tubatura,
che mi pare perda gas ...he he”
Il
lupo si senti` svenire alla vista del pube della vecchia novantenne e
corse verso la porta ma la vecchia gli fece una presa al collo da
lottatrice wrestlinghiana professionista, e lo fece cadere al suolo.
La
nonna di Cappuccetto Rosso a tutti gli effetti, era una ninfomane di
94 anni, ex-prostituta che operava sia in un bordello di Mappano che
sulla strada da Borgaro alla Falchera.
Il lupo passo`
momenti terribili e riusci` a sottrarsi alle sue voglie solo
sfasciandole sul cranio un pesante posacenere in marmo con la scritta
"Ricordo di Riccione" recuperato dai pensionati di Villa
Tapparelli, castigato durante le ferie di gruppo nel duemilaequindici
nell'hotel 4 stelle e una cometa.
Wolf
stava per uscire dall'alcova, quando udi` bussare alla porta.
"Chi
e`?" chiese imitando la voce tremolante della vecchia.
"Sono
io nonnina, Cappuccetto Rosso"... senti' rispondere il lupo con
grande sgomento.
Immediatamente
chiuse la vecchia nel gabinetto, si mise la sua cuffia in testa e si
infilo` nel letto, da cui grido`:
"Avanti"
alla fanciulla.
"Eccomi
nonnina", disse Cappuccetto Rosso avvicinandosi al letto ed
infilando la mano nel cestino...
"Ti
ho portato la lavanda vaginale che avevi richiesto col sms"
disse estraendo dal paniere un enorme strumento di gomma di foggia
strana.
"Oh,
ehm, grazie." rispose il lupo.
"Ma,
nonnina, che mani grandi che hai!"
disse
sgranando occhioni la dolce fanciulla.
"Davvero?
Beh, perche` non torni a casa prima che faccia buio?" "E
che bocca
grande che hai!"
"Si,
e` perche` ho tolto la dentiera...ma ora vai, su....muoviti!"
"E
che uccello grande che hai!" disse scostando il lenzuolo e
fissando il membro del povero malcapitato e si getto` su di lui,
facendosi impalare dall'attrezzo lupesco.
"Ahhh
mi hai schiacciato il testicolame..." urlo' il lupo,
nel
contempo la porta del gabinetto si spalanco` e ne usci` la vecchia,
che subito si sedette sulla faccia del lupo.
"Mmmmph....fmmfmm..." borbotto` il lupo, ormai stremato, quando dalla porta di ingresso della casupola entro` un cacciatore.
"Mmmmph....fmmfmm..." borbotto` il lupo, ormai stremato, quando dalla porta di ingresso della casupola entro` un cacciatore.
"Mio
dio, un lupo!" grido`, ed estraendo un fucile mitragliatore
Kalashnikov fece fuoco sulle due ninfomani, riducendole a gruviera.
"Grazie", disse il lupo al suo salvatore
"non
so come ringraziarti."
"Oh,
il modo ci sarebbe...." rispose il cacciatore, soppesando il
minchiame del lupo tra le sue mani;
"Baciami
stupido!"
Il
lupo e il cacciatore si allontanarono nel tramonto mano nella mano, e
vissero per sempre felici e contenti.
Larga
e' la foglia , stretta e' la via e questa sopra e' una gran fesseria.